I Friedkin cambiano lo statuto della Roma e aprono ad altri soci

Foto Tedeschi

Sono tanti i tavoli aperti dalla Roma in questo 2022. Uno di questi riguarda il nuovo assetto societario. I Friedkin hanno scelto per l’uscita dalla Borsa che è stato perfezionato il 14 settembre ed hanno anche approvato il cambio di denominazione il 18 ottobre.

Il capitale è suddiviso in quote

La nuova Roma è declinata come un “unicum” nel mondo delle società italiane. Secondo Il Messaggero, è ammessa anche la presenza di soci con il ‘pedigree’. Il 18 ottobre si è svolta un’assemblea straordinaria nello studio del notaio Luca Amato di Roma alla presenza anche dell’ad Pietro Berardi. Il club giallorosso è controllato dall’unico socio Neep Roma Holding che è posseduta dalla Romulus and Remus Investmente Iic finanziata da Dan Friedkin. È stato approvato il cambio di statuto con la trasformazione da spa a srl modificando anche i precedenti aumenti di capitale fino a 520 milioni entro il 2024. La struttura organizzativa è stata ridimensionata anche per gli adempimenti formali. Il capitale è suddiviso in quote e non più in azioni. Spicca quanto scritto nell’articolo 6.5 dello statuto: “Possono essere create categorie di quote che non attribuiscono diritti di voto o che attribuiscono al socio diritti di voto in misura non proporzionale alla partecipazione da questi detenuta, ovvero diritti di voto limitati a particolari argomenti o subordinati al verificarsi di particolari condizioni non meramente potestative“. I Friedkin sarebbero anche alla ricerca di altri soci per la costruzione del Nuovo Stadio della Roma che ha un costo fissato a 582 milioni.