• Verso la semifinale Manchester United-Roma, la storia di Ole Gunnar Solskjaer

    Giacomo Emanuele Di Giulio
    28/04/2021 - 6:40

    Verso la semifinale Manchester United-Roma, la storia di Ole Gunnar Solskjaer


    MANCHESTER UNITED ROMA SOLSKJAER – Da attaccante con il gol nel sangue alla panchina del Manchester United, la carriera di Ole Gunnar Solskjaer. Il norvegese affronterà Paulo Fonseca per la conquista della finale di Europa League e la ricerca del primo titolo europeo da allenatore.

    Dagli inizi con il Molde ai dodici anni con il Manchester United con un gol decisivo in finale di Champions

    La sua carriera da professionista inizia al Molde nel 1995 dove rimase per due stagioni segnando ben 31 gol in 42 presenze. Le sue grandi statistiche convinsero Alex Ferguson a puntare su di lui portandolo all’Old Trafford con un esborso di circa 2,5 milioni di Euro. Come spesso accaduto nella storia, il manager dello United fece una giusta scelta con il calciatore che lo ripagò con 126 gol in 366 partite. Il suo palmares con i Red Devils fa invidia a qualsiasi giocatore di calcio: 6 Premier League, 2 FA Cup, una coppa di Lega, 4 Community Shield, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Il momento più alto della carriera è il gol che al minuto 93 permise agli inglese di ribaltare l’incredibile finale di Champions contro il Bayern Monaco dopo il pareggio di Teddy Sheringham al minuto 91 al Camp Nou di Barcellona. Una partita che rimarrà negli annali della competizione e che ha visto il norvegese esserne l’assoluto protagonista di una rimonta storica.

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    La sua vita da allenatore: dal campionato riserve alle vittorie in Norvegia, fino al ritorno con il Manchester United

    Il ruolo di manager del norvegese inizia nel 2008 con la squadra riserve dello United con il quale rimane fino al 31 dicembre del 2010 giocando 25 partite e vincendo anche il campionato. In quella squadra, tra gli altri, un giovanissimo Paul Pogba che già incantava con le sue magie. Una stagione trionfale con soli due pareggi e due sconfitte nelle 16 giornate che hanno portato la squadra ad una netta vittoria del campionato. La sua prima esperienza in una squadra maggiore arriva in Norvegia con il Molde che decide di ingaggiarlo per la stagione 2010/11. Con la formazione scandinava riesce a vincere due campionati consecutivi e la coppa di Norvegia nella sua terza stagione. Nel dicembre del 2013 decide di cambiare aria per andare in Galles ad allenare il Cardiff e tornare in Premier League. Fu una stagione sfortunata che si concluse al 20esimo posto, l’ex punta dello United prese il posto di Kerslake migliorando la media punti da 0,5 a 1,07 che comunque non bastò per raggiungere la salvezza ed evitare il ritorno in Championship. Al termine della stagione scelse di rimanere fermo per una stagione prima di tornare di nuovo al Molde. Nella sua seconda esperienza nel campionato norvegese durò per tre stagioni senza però vincere alcun trofeo prima della grande chiamata dalla casa madre. Il Manchester United, dopo aver esonerato Mourinho, ha chiamato uno dei suoi grandi ex giocatori per sostituirlo e cambiare la rotta.


    L’allenatore del Manchester United: da traghettatore post Mourinho a pilastro dei Glazer

    I Red Devils, in grande difficoltà nel girone d’andata del campionato 2018/19 decidono di cambiare il manico: fuori Josè Mourinho e dentro un’icona come Ole Gunnar Solskjaer. Una scelta che avrebbe dovuto portare la formazione verso un finale di stagione tranquillo prima di un deciso cambio di rotta nella stagione successiva. I risultati però sono stati entusiasmanti con una media punti di 2,32 davvero incredibile. Il sesto posto finale e i quarti di finale di Champions League hanno portato la dirigenza alla scelta di confermare il tecnico anche per la stagione successiva. Nella scorsa stagione ha raggiunto un terzo posto a pari punti con il Chelsea che permise l’ingresso in Champions League, mentre il percorso europeo è stato interrotto solamente in semifinale di Europa League contro il Siviglia che vinse poi la competizione in finale contro l’Inter. In questa annata le cose sembrano andare ancora meglio con la seconda piazza in Premier con 67 punti e ben 12 lunghezze di vantaggio sul quinto posto e saldamente qualificata alla prossima Champions League. In Europa, in un girone di ferro con Psg e Borussia Dortmund, si è classificato in terza piazza retrocedendo in Europa League dove ha sconfitto, tra le altre, il Milan negli ottavi di finale con un fondamentale 0-1 a San Siro contro i rossoneri di Pioli.

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