Giannini: “C’è un aspetto di Mourinho che piace. Mi sbrigherei a riscattare Lukaku”
L'ex capitano giallorosso Giannini ha parlato della Roma, il possibile rinnovo di Mourinho e non solo: ecco le sue dichiarazioni

GIANNINI ROMA MOURINHO – Ospite sulle frequenze di RadioRadio, l’ex giallorosso Giuseppe Giannini ha parlato dell’attuale momento che sta vivendo la Roma di Mourinho, il possibile rinnovo dello Special One e non solo. Ecco le sue dichiarazioni.
Le parole di Giannini sulla Roma di Mourinho
“La Roma è un pochino in sofferenza, ma alla guida ha un condottiero che mancava dai tempi di Totti e De Rossi. L’avvento di Mourinho ha portato chiaramente passione, affetto, carisma all’interno dell’ambiente. È chiaro che vorremmo vedere la Roma più in alto in classifica, però ci sono stati tanti infortuni, qualche giocatore è arrivato tardi a altri ancora acciaccati. Io credo che alla fine Mourinho porterà a casa il risultato”
Quali sono questi risultati?
“Intanto centrare i primi quattro posti. Poi c’è un discorso coppa, dove comunque la Roma tira fuori sempre il meglio”.
Non ti sembra che la Roma debba giocare meglio?
“Non gioca bene, ma vince. Mourinho è un pragmatico che va subito al sodo. L’ha dimostrato a Roma e in tutte le sue altre esperienze in panchina, ad eccezione del Tottenham dove non ha fatto grandissime cose. Io credo che sia un personaggio di una certa entità sotto il profilo psicologico e caratteriale che trasmette alla propria squadra. L’anno scorso ha fatto così e ci riuscirà anche in questa stagione”.
Sembra che a Pellegrini pesi avere la fascia da capitano, tu quale consiglio gli daresti?
“Pellegrini è un ragazzo intelligente che non ha fatto mai polemica. Ci sta che può essere messo in discussione perché tutti noi lo siamo stati. Roma è una piazza importante, di grande affetto e calore, però poi ad essere messo in discussione è lo spessore del personaggio. Adesso è Pellegrini, negli passati sono stato io, Totti e De Rossi in alcuni momenti, Cassano, Bruno Conti, lo stesso Roberto (Pruzzo, ndr). La differenza è nel carattere, essere coscienti di quello che uno ha nelle caratteristiche e nelle proprie doti”.
Un parere sulla crescita di un romano come Bove: cosa gli consiglieresti adesso che a 21 sta giocando il suo primo campionato vero di Serie A?
“Sono contento perché è un ragazzo che è uscito da poco e stava per essere venduto. L’ho incontrato circa un anno e mezzo fa in un centro sportivo. Ho fatto due chiacchiere con lui e mi ha impressionato la sua serietà e calma nel parlare. Sono rimasto sbalordito e da quel momento ho fatto il tifo per lui. Prima lo conoscevo soltanto come giovane giocatore della Primavera, poi ho detto: ‘Sai che c’è? Speriamo possa trovare spazio in prima squadra’. Mourinho è stato bravo a lanciarlo nel momento giusto, e lui ha tirato fuori una grande personalità e grinta, oltre che buona tecnica”.
Faresti uno sforzo finanziario per riscattare Lukaku?
“Io mi sbrigherei (ride, ndr), perché altrimenti più va avanti e più sarà tardi, anche se credo lo sia già. In effetti, dopo tre partite arriva e fa quasi sempre gol. Io credo che sia un giocatore estremamente importante per una squadra. Attaccanti così ce ne sono pochi. Chi ha questa possibilità, se li deve tenere stretti”.
Per rendimento e caratteristiche, accanto a Lukaku vedi meglio Dybala, Belotti oppure El Shaarawy?
“Devo dire che El Shaarawy mi sta impressionando. In queste ultime due uscite ha dimostrato di essere in una condizione atletica e psicologica incredibile, anche se erano spuntate cose non bellissime sul suo conto. Ha dimostrato grande carattere, chiaramente si ritrova a giocare in una posizione, quella da esterno, dove sta facendo bene. A me piace, però metterei comunque Dybala vicino a Lukaku”.
Dove deve migliorare la Roma? Quali sono i punti di forza e deboli di questa squadra?
“Deve avere una sua impronta, ma, come dicevo prima, Mourinho è un pragmatico, non è uno di quellio che magari si sofferma su aspetti come il possesso palla oppure la ricerca di un gioco corale. Lui bada essenzialmente ad arrivare alla vittoria, giocando spesso anche male. Ma lui piace proprio per questo, perché trasmette questo attaccamento, questa voglia di farsi rispettare su tutti i campi, soprattutto a livello caratteriale e i giocatori lo seguono”.
Rinnoveresti il contratto a Mourinho oppure proverebbe un’altra strada come Antonio Conte?
“Prendere Conte vuol dire anche investire con esborsi importanti. Si tratta di allenatori che quando si muovono chiedono giocatori di prima fascia. Non so se al momento la Roma possa affrontare questo tipo di investimento. Avendo Mourinho, che comunque non è l’ultimo arrivato, io ci penserei prima di scaricarlo”.