Gudmundsson, dribblo dunque sono. Zalewski, ritrovare la tranquillità
Terza trasferta consecutiva per la Roma di Mourinho, ospiti in casa del Genoa: ecco il faccia a faccia tra Gudmundsson e Zalewski

GENOA ROMA FACCIA FACCIA – Altro giro, altra trasferta. Tiraspol, Torino e adesso Genova. Prima di tornare tra le mura amiche, la Roma completa il suo personale tour di tre partite fuori casa al Luigi Ferraris. Il pareggio amaro contro i granata ha rallentato la rincorsa in classifica degli uomini di Mourinho, reduci da due vittorie consecutive tra campionato e coppe. Adesso ad attenderli c’è la squadra di mister Gilardino, subentrato durante la scorsa stagione in Serie B e confermato in panchina dopo la promozione nella massima serie.
Fin qui, il ruolino di marcia dei rossoblù è stato abbastanza altalenante: dall’esordio shock contro la Fiorentina fino agli exploit contro Lazio e Napoli, passando per l’ultima sconfitta a Lecce. In particolare, il Grifone ha dato una prova di forza autorevole affrontando le big: successo in casa dei biancocelesti e pareggio, con qualche rimpianto, strappato agli azzurri campioni d’Italia. Dalle parti di Trigoria, invece, lo Special One ricomincia dalla prestazione di Torino: “Abbiamo fatto una buona partita, ma sono due punti persi”, ha dichiarato dopo il match.
In casa giallorossa rimangono alcune incognite. La più impellente è quella legata agli infortuni. Renato Sanches e Smalling sono infortunati, mentre il capitano Pellegrini ha recuperato almeno per la panchina. Con Aouar e Azmoun non esattamente al top, il tecnico portoghese deve fare la conta in vista della prossima gara. C’è bisogno di lanciare un segnale all’ambiente romanista e non solo. Prima della sfida all’Inter (29 ottobre), il gruppo affronterà in ordine Genoa, Frosinone, Cagliari e Monza. Due parole, anzi tre: vietato sbagliare ancora.
Genoa, Albert Gudmundsson
Albert Gudmundsson è tornato in Serie A, e questa volta vuole centrare l’obiettivo salvezza. Arrivato in rossoblù nel mercato invernale 2021-2022, prima di scendere temporaneamente in cadetteria, ha siglato il suo unico gol ‘italiano’ contro la Juventus. Poi, un anno di Purgatorio, in cui l’islandese è stato uno dei maggiori artefici della risalita. Capocannoniere della squadra con 11 gol e 5 assist, l’attaccante è stato votato dai tifosi come miglior giocatore della scorsa stagione.
Per le sue movenze e qualità, l’ex AZ è considerato un vero e proprio giocatore di culto. Nonostante sia ancora a secco di reti in campionato, ha incantato comunque il pubblico genoano. Dopo cinque giornate, infatti, è il giocatore ad aver completato più dribbling (13) di qualsiasi altro. Nella rosa di Gilardino, inoltre, occupa la prima posizione per quanto riguarda passaggi chiave effettuati (10) in 450 minuti totali. In attesa del primo gol, il classe ‘97 continua ad affinare la propria mira: su 6 tiri provati fin qui, nessuno è andato verso lo specchio della porta.
In attacco, Gudmundsson affianca un centravanti di peso e lotta come Retegui, formando quindi una coppia in puro stile anni ‘90. Si tratta di due calciatori complementari. Da un lato, l’oriundo mette in mostra quel mix di potenza ed esuberanza fisica peculiare del cosiddetto ‘tanque’. Dall’altra parte, l’agilità tecnica di Albert rappresenta il fattore sorpresa in mezzo al campo, a prescindere dalla posizione. Ala destra, sinistra oppure trequartista non fa differenza.
Roma, Nicola Zalewski
È difficile, anzi difficilissimo. Per Nicola Zalewski, l’inizio di stagione è stato tutt’altro che esaltante. Sono passati due anni dall’esordio con la Roma. Lanciato per la prima volta da Fonseca (2020-2021), nell’annata successiva (2021-2022) il ragazzo ha avuto un impatto positivo, lasciando una sensazione di crescita costante per il futuro. Invece, questo processo si è momentaneamente bloccato. L’ultima uscita ufficiale contro il Torino, subentrato ad una ventina di minuti dal termine, racchiude in qualche modo il limbo in cui si è cacciato il 21enne.
Confusionario, frettoloso e troppo spesso impreciso. Il laterale giallorosso sembra aver smarrito la bussola. In questo campionato è già partito titolare in due occasioni (vs Hellas Verona e Milan). Oltre ad una accuratezza nei passaggi del 75%, il calciatore è andato in totale 10 volte al cross. Di questi, solo il 10% è stato effettivamente preciso. Ciò vuol dire che su un certo numero di palloni messi in mezzo, il nazionale polacco li ha sbagliati quasi tutti. Numeri poco convincenti per un esterno plasmato dallo Special One.
Ciò nonostante, risulta il quarto giocatore della rosa per palloni rubati (7) dopo Llorente, Cristante e Mancini. Parlando della prestazione di Aouar a Tiraspol, Mourinho aveva utilizzato l’espressione di ‘ritmo della paura’ per descrivere come il centrocampista giocasse con il timore di un nuovo infortunio muscolare. Su Zalewski, invece, si potrebbe dire che la melodia in campo si è bruscamente interrotta. Nulla di irrecuperabile, l’età è della sua parte e c’è tutto il tempo per riacquisire fiducia. In primis, però, bisogna ritrovare la tranquillità. E in tutto questo dovrà aiutare anche il mister portoghese.
Marco Guerriero