Fumata grigia per Mancini, ** Mutu, presto la verità

03/07/2008 - 0:00

 
Mancini è ancora un giocatore della Roma. Ed è destinato a rimanere tale almeno per altri cinque giorni. Durante la giornata odierna, Pradè e Branca si sono incontrati a Milano per accordarsi sulle cifre grazie alle quali il brasiliano potrà diventare un giocatore dell’Inter. Il club giallorosso chiede da tempo 15 milioni di euro, quello nerazzurro vorrebbe scendere sotto i 13, inserendo nell’operazione alcune contropartite tecniche, del calibro – scrive l’Ansa – di Crespo o Suazo. L’accordo, quindi, non è stato trovato. Le parti sono distanti, ma non irreparabilmente. Il brindisi sembra solo rinviato. Per ora. I dirigenti si rivedranno nei primi giorni della prossima settimana. Spetterà, dunque, al numero 1 di Via Durini ragionare sul comportamento da tenere. Meglio cedere alle richieste romaniste o rimanere sulle proprie posizioni, rischiando di mandare all’aria l’affare? Pensieri da week-end, per il patron nerazzurro. «Credo di dover vedere in questi giorni quelli della Roma. Prendiamo il tempo per quello che è, non abbiamo tutta questa rabbia e furia nel chiudere le cose e dobbiamo vedere cosa è meglio dal punto di vista economico», il Moratti-pensiero.
 
Una volta incassati i proventi della cessione del brasiliano, il direttore sportivo di Trigoria tenterà l’assalto finale al grande obiettivo del calciomercato in chiave giallorossa: vale a dire la punta. In pole-position parte Mutu, il preferito da Spalletti. Il romeno rientrerà in Italia nei prossimi giorni, non participando – come Totti, del resto – al matrimonio di Chivu. Lo attende un colloquio chiarificatore con Della Valle & Co., forse in agenda il 15 luglio. Il fantasista dovrà scegliere se rimanere in Toscana, rinnovando il contratto e andando, quindi, a guadagnare due milioni scarsi all’anno, oppure accasarsi altrove. A Trigoria gli offrirebbero un ingaggio da tre milioni abbondanti a stagione. Il paradiso, o quasi. L’agente della punta di Călineşti, Alessandro Moggi, in questi giorni a Napoli, attende il suo assistito per definire l’ordine delle pedine da muovere all’interno della scacchiera. Intanto, al Fulvio Bernardini, le piste che conducono ad Huntelaar e Jùlio Baptista sono, per il momento, tenute in stand-by.
 
Pradè ha comunque sfruttato la trasferta meneghina per sistemare altre operazioni. Dovrebbe aver avuto un breve colloquio anche con Zavaglia, procuratore di Aquilani. Del futuro della mezzala di Talenti se ne riparlerà durante i giorni iniziali del ritiro della Roma, intorno al 20/25 luglio. Antunes è richiesto dal Celtic e dal Bologna, ha fatto sapere il manager del portoghese a Romanews.eu. Rosi dovrebbe prendere la via di Livorno, mentre anche Okaka potrebbe vestire la maglia rossoblu dei felsinei.
 
Da registrare le parole Michael Vachon, portavoce di George Soros, in risposta ad un’intervista rilasciata a La Repubblica dall’avvocato Joseph Tacopina. Lo spokeman del magnate di origini ungheresi ha smentito ogni tipo di avvicinamento, presente, passato e futuro, verso la A.S. Roma da parte di Soros stesso. L’avvocato newyorkese aveva invece reso noto che un interessamento nei confronti della società della famiglia Sensi è stato vivo fino alla fantomatica offerta formulata da un gruppo arabo, disposto a sborsare 400 milioni. Discorsi che presto finiranno nel dimenticatoio. Più opportuno, forse, pensare al calcio giocato, ricordando che Mancini è ancora un giocatore della Roma. Almeno per altri cinque giorni.

 
Benedetto Saccà
 

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