Il silenzio di Dan: così Friedkin si fa autogol
La proprietà americana continua a muoversi su più fronti per far crescere la Roma, ma il silenzio non sembra aiutare
Foto Tedeschi

FRIEDKIN ROMA – In primo piano la finale di Europa League contro il Siviglia, ma sulla sfondo ci sono diversi temi legati al futuro della Roma. Su tutti, quello di José Mourinho, in attesa di un incontro con i Friedkin per fare il punto. La proprietà americana continua a muoversi per il fronte nuovo stadio e non solo con lo stile sottotraccia che l’ha contraddistinta sin dal suo insediamento a Trigoria. Un metodo, però, che rischia di causare un effetto boomerang.
Il silenzio dei Friedkin non aiuta
A volte i silenzi valgono più di mille parole. A volte però le parole sono necessarie, soprattutto quando quei silenzi generano incertezza sul futuro di uno dei più importanti allenatori della storia del calcio, riporta il Corriere dello Sport.
La Roma rischia un vero e proprio autogol. I tifosi chiedono risposte alla proprietà riguardo le sorti della panchina giallorossa nella prossima stagione. Il silenzio dei Friedkin non sta aiutando. Che il momento giusto sia dopo la finale? A conti fatti, la proprietà sarebbe in ritardo già di qualche mese rispetto alla programmazione della nuova stagione, ormai alle porte.
Tra il silenzio della dirigenza, inevitabilmente anche Mourinho non è mai stato chiaro sulla questione. Così dal primo incontro atteso a dicembre, quando a Mou era stata offerta prima la panchina del Portogallo, poi quella del Brasile, sono trascorsi cinque mesi.
Mezza stagione di duro lavoro, di rincorse in campionato e di lotte per qualificarsi alla finale di Europa League. Nessun incontro con i Friedkin che qualche giorno fa erano al Festival di Cannes per presentare la loro ultima produzione, “Killers of the flower moon” di Scorsese e che presto saranno a Roma per seguire l’avvicinamento alla gara di Budapest.