Di Francesco: «Prendiamoci gli ottavi»

Redazione RN
05/12/2017 - 6:33

Di Francesco: «Prendiamoci gli ottavi»

LEGGO (F.Balzani) – Basta vincere (o addirittura un pareggio) contro il piccolo Qarabag. Insomma, basta poco a Di Francesco per diventare il 3° allenatore della storia della Roma a giocare gli ottavi di Champions dopo Spalletti e Ranieri (ovviamente escluso Liedholm che arrivò in finale di Coppa Campioni). Un traguardo che al momento del sorteggio sembrava quasi impossibile vista la presenza di due top club come ChelseaAtletico Madrid, ma che stasera dovrebbe diventare realtà a meno di un suicidio sportivo contro gli azeri ultimi in classifica. Un obiettivo che porterebbe nelle casse della Roma quasi 15 milioni tra incassi, market pool e premio qualificazione. Per questo Di Francesco metterà in campo la migliore formazione possibile. L’unico dubbio riguarda l’attacco con Perotti favorito su Schick. In difesa spazio a Florenzi («L’ho rischiato con la Spal perché lo vedo in progresso», ha detto Eusebio) mentre a centrocampo torna Nainggolan. «Si è allenato senza problemi sarà a disposizione così come Kolarov che però ha sofferto per un affaticamento dopo la partita con la Spal», ha spiegato il tecnico in conferenza stampa.

Guai a chi parla di qualificazione anticipata: «È una partita che va aggredita dall’inizio, con la nostra mentalità Cercheremo di non far respirare il Qarabag, che non è la squadra che abbiamo visto con il Chelsea. In trasferta hanno rischiato di vincere a Madrid. Noi sappiamo che se giochiamo al massimo possiamo prevalere. Il pessimismo a Roma c’è sempre stato, questo passaggio darebbe più forza al lavoro che stiamo facendo ma noi siamo sempre stati ottimisti. Primo posto? Non penseremo alla gara del Chelsea. Il destino è nelle nostre mani e penseremo solo alla nostra partita». DiFra nei giorni scorsi tramite i social ha provato a chiamare a raccolta i tifosi, ma stasera all’Olimpico non si andrà oltre i 35 mila spettatori. Di Francesco dedica pure un pensiero al campionato: «Sarri dice che l’Inter senza Champions fa un altro sport? Io credo che ognuno di noi vorrebbe giocare in Champions, è il nostro lavoro. Non mi pongo il problema, cerco di ottimizzare al meglio gli allenamenti, voglio andare avanti e giocare ogni tre giorni, sapendo che può toglierci qualcosa ma darci anche soddisfazioni. Oggi vorrei contendere lo scudetto proprio all’Inter».

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