• Di Francesco: «Se il gruppo non risponde sono pronto a salutare»

    Redazione RN
    03/03/2018 - 8:13

    Di Francesco: «Se il gruppo non risponde sono pronto a salutare»

    CORRIERE DELLA SERA (L.Valdiserri) – «Il fatto che una persona condivida, spieghi, parli, sia educato, non alzi la voce o lo faccia solo quando è davvero necessario non deve essere frainteso. Confondete la disponibilità o l’educazione con la mancanza di personalità. La condivisione è fondamentale per arrivare a qualcosa di importante. Condividere non significa accettare un sistema di gioco, condividere è credere ancor di più in quello che si fa. Il concetto è questo: noi abbiamo sempre creduto in un determinato tipo di gioco, io credo in un determinato tipo di gioco e, ovviamente, quando parlo con i ragazzi sono anche pronto ad ascoltare. Però, alla fine, decido io. E deciderò sempre io quale è il sistema di gioco e i giocatori faranno quello che dirò. Nel momento in cui vedrò che dall’altra parte non c’è risposta, sarò il primo a dire ciao». C’è tutto Eusebio Di Francesco in questa lunga risposta, dice Luca Valdiserri del Corriere della Sera, data in conferenza stampa prima di Napoli-Roma. Testimonianza di un momento di grande difficoltà, in cui solo i risultati possono ridare certezze al gruppo: «L’ho detto e ridetto: non diamo continuità a determinati movimenti. Se i giocatori non volessero fare ciò che gli chiedo, non lo farebbero dall’inizio. Invece lo fanno e per questo motivo bisogna lavorare sull’aspetto mentale. Solo il campo darà la risposta. Il problema è che alla prima difficoltà andiamo troppo facilmente fuori dalla partita. Non abbiamo quasi mai rimontato uno svantaggio: è un segnale su cui lavorare con più attenzione. Io per primo».

    La squadra, come contro il Milan, sarà schierata con il 4-3-3. Nainggolan resta favorito su Pellegrini, Cengiz Under su Defrel e El Shaarawy su Perotti. Sicuri i ritorni dal primo minuto di Dzeko e De Rossi: «Radja deve ancora smaltire i postumi del dente che ha perso (nello scontro con Kessie; ndr) e della brutta botta che ha preso. Sto facendo delle valutazioni, Pellegrini è comunque a disposizione. Defrel ha avuto qualche problemino negli ultimi 2-3 giorni. Non ho deciso ancora niente». Fuori dalla gara hanno tenuto banco le parole di Mino Raiola, che ha proposto alla Roma – insieme ad altri club – Mario Balotelli a parametro zero: «E io lo allenerei. Ci ho parlato due anni fa, volevo portarlo al Sassuolo. Alla fine, però, non abbiamo trovato le condizioni giuste. È è un giocatore stimolante, al di là del carattere, con grandi mezzi». La tifoseria, sui social, si è già spaccata. Chi vorrebbe scommettere su SuperMario e chi non gli perdona lo sgarbo a Totti che, nella finale di Coppa Italia 2010, gli costò un calcione dal Capitano.

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    1. Vuole Balotelli si interroga se il gruppo lo segue o non lo segue, veramente deprimente.
      Concludiamo questa stagione ormai persa e poi per favore accompagnarlo all’uscita.

    2. Secondo me il problema è semplice: siamo monodimensionali. Cerchiamo di giocare sempre nello stesso modo e non sappiamo adattarci ai vari momenti che inevitabilmente si presentano in una partita e contro avversari differenti (in alcune fasi bisogna sapersi chiudere e soffrire).

    3. Ma che vogliamo che dica in un’intervista? La verità è che la squadra gioca maluccio, così-così o male proprio, dall’inizio della stagione, non da l’altro ieri…Giocatori buoni, mediocri e scarsi che siano, tutti, dico tutti, stanno giocando sotto livello (escluso Alisson ma non dipende da Difra). Che dire? Per ora il giudizio sul tecnico è chiaro…

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