• Fonseca-Juric, nuovo anno stesse panchine: partire bene per scacciare subito le incertezze

    Redazione RN
    19/09/2020 - 8:35

    Fonseca-Juric, nuovo anno stesse panchine: partire bene per scacciare subito le incertezze

    FACCIA A FACCIA JURIC FONSECA – Manca davvero poco per l’inizio della Serie A: a un mese dall’ultima gara ufficiale della Roma contro il Siviglia, i giallorossi tornano in campo sabato 19 alle 20:45 al Bentegodi per affrontare il Verona di Juric. I capitolini si troveranno di fronte una squadra che lo scorso anno ha fatto molto bene, tanto che per un certo periodo è stata anche in corsa per un posto in Europa League; gli scaligeri poi hanno chiuso il campionato in nona posizione, ma non si può dire che non sia un ottimo risultato. La situazione post-Covid ha fatto sì che il calciomercato slittasse di qualche mese e che fosse aperto proprio durante la ripresa della Serie A, e così le squadre si avvicinano al primo impegno stagionale con molti punti interrogativi riguardo la rosa. Per la Roma c’è sicuramente il rebus attaccante, con il domino Dzeko-Milik che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro. Ma non solo; difensore centrale e terzino destro, queste le priorità al momento di Fonseca, che vorrebbe riabbracciare il prima possibile il suo Smalling.

    Ivan Juric

    Al termine di un campionato sicuramente da ricordare per il Verona, con la nona posizione in tasca e una lotta timida per l’Europa League, Ivan Juric ha rinnovato il suo contratto con i gialloblù fino al 2023. Il tecnico è riuscito a non coinvolgere il suo club neanche per una giornata nella zona retrocessione e sempre sotto la sua gestione sono esplosi alcuni giocatori come Amrabat e Kumbulla fra tutti. Proprio di questi calciatori gli scaligeri saranno privati in questo campionato; il primo è partito per Firenze, il secondo per Roma. Ivan Juric, dopo molti anni come calciatore, ha intrapreso quasi subito la carriera da allenatore. Inizialmente come vice di Gasperini all’Inter e al Palermo, poi si è messo in proprio sedendo sulla panchina del Genoa Primavera, sua ex squadra quando indossava gli scarpini. Poi è arrivata la prima vera esperienza, quella in Serie C con il Mantova. Nel 2015 torna da allenatore al Crotone in Serie B firmando un contratto biennale. A fine campionato, dopo il pareggio per 1-1 in casa del Modena, porta il Crotone ad una storica promozione in Serie A. Nel 2016 torna al Genoa, stavolta come allenatore della prima squadra. A febbraio del 2017 comincia il tira e molla con il Grifone, che lo porterà più volte a salutare e riabbracciare la panchina rossoblù, fino all’esperienza col Verona. Al debutto è arrivato un pareggio contro il Bologna, cacciato via alla seconda di campionato con i 3 punti sul Lecce. Con gli scaligeri chiude il campionato con 11 vittorie, 12 pareggi e 13 sconfitte, per un totale di 45 che valgono il nono posto. La media punti per partita è di 1,25. Il rendimento contro Paulo Fonseca è negativo: ha perso le partite sia d’andata che di ritorno, anche se quella all’Olimpico è stata interpretata molto bene dai suoi ragazzi, non trovando per un pelo il pareggio.

    Paulo Fonseca

    Paulo Fonseca è stato riconfermato sulla panchina della Roma dalla nuova proprietà. L’allenatore portoghese è arrivato lo scorso anno in Italia dallo Shakhtar Donetsk e le premesse sembravano molto buone; ad eccezione dei due pareggi al debutto contro Genoa e Lazio (dove però la squadra non era ancora al completo), il lusitano dopo qualche alto e basso era riuscito a intraprendere la strada giusta, anche se il passaggio ai gironi di Europa League è arrivato in extremis e in modo rocambolesco, con un pareggio contro il Wolfsberger già eliminato e che non aveva nulla da chiedere alla competizione. Il miglior momento della Roma è stato sicuramente nei mesi autunnali; i risultati positivi sono terminati con l’arrivo del nuovo anno. Dalla sconfitta per 2-0 contro il Torino sono arrivati 5 insuccessi su 7 gare. Fonseca ha rischiato la panchina in quel periodo, ma le buone vittorie contro Lecce (4-0) e Cagliari (3-4) gli hanno concesso più tempo prima della decisione fatale. Di tempo però ne è passato tanto a causa della lunga sosta per il coronavirus, che ha bloccato il campionato per quasi quattro mesi. Ad eccezione delle tre sconfitte consecutive rimediate contro Milan, Udinese e Napoli, il post-Covid è stato molto positivo per Fonseca che ha sbalordito tutti trovando la quadratura del cerchio con il nuovo modulo per la difesa a tre, valorizzando molti calciatori come Bruno Peres e Ibanez su tutti. La Roma chiude al quinto posto, ossia Europa League diretta senza passare per i gironi, con 21 vittorie, 6 pareggi e 10 sconfitte per un totale di 69 punti, con la media di 1,86 a partita. Ma il lavoro dell’allenatore portoghese non ha convinto proprio tutti. Si è parlato molto di un suo sostituto, ma il passaggio di proprietà ha fatto scorrere il tempo e subito dopo il closing era già il momento di riprendere con la preparazione per il campionato. Il tempo è stato amico di Fonseca e gli ha dato un’altra chance per il futuro. Chance che non dovrà perdere, costi quel che costi. Ora la prima prova è contro il Verona; nello scorso anno la Roma ha vinto entrambe le gare contro gli scaligeri. La prima al Bentegodi per 3-1 con le reti di Kluivert, Perotti e Mkhitaryan, la seconda per 2-1 all’Olimpico con i gol di Veretout e Dzeko.

    Claudia Belli

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