A Firenze sconfitta ‘al centimetro’. E Badelj ricorda Bonucci

Redazione RN
19/09/2016 - 0:27

A Firenze sconfitta ‘al centimetro’. E Badelj ricorda Bonucci

EDITORIALE – La sconfitta di Firenze lascia l’amaro in bocca: la cattiva sorte, le sviste arbitrali e l’imprecisione sotto porta costano caro alla banda Spalletti, che non sfrutta l’occasione per agganciare il Napoli in testa alla classifica. Si torna quindi a casa con zero punti in tasca e con la consapevolezza d’aver gettato al vento per pochi ‘centimetri’ la miglior prestazione stagionale. Perché quando Nainggolan spara sul palo la palla dell’1-0 sono centimetri a dividere il sospiro di sollievo viola dalla gioia romanista. E sono sempre centimetri quelli che invece fanno sorridere Badelj pochi minuti dopo, quando il suo siluro rasoterra il legno lo bacia solamente prima di gonfiare la rete sotto la Fiesole. E’ il gesto tecnico che decide il match: gioco, partita, incontro si direbbe nel tennis. Un gol che ricorda quello di Bonucci in un Juventus-Roma difficile da dimenticare, per il minutaggio in cui arriva, per l’amarezza che lascia e per quei centimetri, tanti in questo caso, che dividono Kalinic dall’ultimo uomo romanista, e che rendono la rete irregolare e la sconfitta più dura da digerire. Ora però bisogna ripartire. Da cosa? Da Strootman tornato ‘Lavatrice’, da Manolas finalmente leader di una difesa in crescita e da una squadra che ha mostrato idee di gioco dopo la prova incolore di Plzen. L’occasione del riscatto è immediata: mercoledì all’Olimpico arriva il Crotone. Serve vincere e convincere. E se possibile anche un gol di Dzeko, che si muove tanto e lo fa bene senza però riuscire mai a “graffiare”, a trovare quel gol così decisivo da ricordare a tutti che la Roma il centravanti ce l’ha in casa e che con lui si può sognare.

Marco Miele

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  1. Colpa di questo, colpa di quello e intanto, ennesima occasione persa per dimostrare chi siamo o forse no, dimostriamo di essere una squadra mediocre, parecchio mediocre. Pallotta, sta dimostrandosi un fallimento su tutta la linea, dagli acquisti, allo staff, fino ad uno stadio che forse nel 2030 inizieranno a costruire. Ma ci rendiamo conto che una squadra come la Roma, non riesce a trovare un sponsor principale da mettere sulla maglia? E’ normale? No. Avanti a portare a casa zeru tituli….

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