FIGC, Gravina: “Cori antisemiti una ferita lacerante, le società ci aiutino a individuare i colpevoli “
Le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina sui cori antisemiti lanciati da qualche tifoso della Lazio nel derby
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, a margine del Museo del Calcio di Coverciano al Salone d’Onore del Coni a Roma, ha espresso il proprio pensiero sui cori antisemiti (sui quali c’è un’inchiesta aperta) lanciati da alcuni tifosi della Lazio in occasione del derby: «Episodi come questo si contrastano con forme di repressione ed educazione a cominciare da famiglie e scuole – le sue parole riportate da Calcioe Finanza – Al di là della discriminazione razziale o territoriale, è una ferita lacerante nella nostra socialità.
Mi rattrista vedere ragazzi di 12-13 anni festeggiare con quei cori beceri – ha concluso Gravina -. Possiamo interrompere tutto questo solo con un processo di educazione. con la presidente dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ndr), Noemi Di Segni, stiamo creando percorsi collaborativi. L’obiettivo è reprimere, educare e soprattutto prevenire. Chiediamo collaborazione anche alle nostre società per identificare subito i soggetti responsabili».
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Inizate a chiudere gli stadi delle società che inneggiano a tali cori (è solo una) poi vedete che i tifosi la smettono.
Non chiudete solo la curva perchè la società in questione ha uno stadio che riempie al 20% se chiudete la curva i tifosi si spostano di settore e non cambia nulla.
Diciamo che ci stanno girando intorno da tre giorni, se li avessero fatti in curva sud, adesso c’erano le interrogazioni parlamentari.