Savelli: “Non mi risulta che verrà adeguato il contratto a Nainggolan”

SENTI CHI PARLA A… RETE SPORT – La rubrica di ROMANEWS.EU “Senti chi parla a… Rete Sport”. Ogni giorno, in questo spazio, potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti sui 104.2 e raccolti dalla nostra redazione.

Iacopo Savelli (Ore 18.10-18.35): “A me non risulta che verrà adeguato il contratto di Nainggolan. La Roma non ha motivo di aumentare l’ingaggio al belga, visto che pochi mesi fa gli è stato già aumentato. Il calcio non è uno sport individuale: è la squadra che conta. Io inserirei non solo i bonus ma anche i malus. Se l’obiettivo della Roma è a in Champions e non viene raggiunto si abbassano gli stipendi. Secondo me Manolas ha ragione a volere un ingaggio maggiore per quello che ha dimostrato in campo. Se lui vuole prolungare il contratto ben venga, ma se invece vuole solo un aumento per i tre anni che restano per essere poi libero di andare via non va bene”.

Massimo Caputi (Ore 17.15-17.30): “Non essere qualificati direttamente alla Champions ha un peso, fa tutta la differenza del mondo. In questo momento la campagna acquisti non entusiasma, perché a tutti piacerebbe essere protagonisti. Credo sia una campagna acquisti mirata, che ha come obiettivo quello di puntellare quelle zone dove c’erano carenze. Manolas? Ha un contratto, ma è evidente che il ragazzo abbia alle spalle chi soffia nel fuoco, ossia l’Olympiakos e l’agente. E’ come una partita a poker, tutto può accadere”. 

 Paolo Franci (Ore 16.05-16.30): “Perché alla Roma devono durare così tanto le questioni sui rinnovi? La cosa drammatica è che Raiola ha detto una banalità epocale. E’ un disco fisso, tutti dicono la stessa cosa. La Juventus ha costruito il proprio successo su una difesa che è la stessa da 6 anni. Vendere i talenti migliori non appartiene all’idea di un progetto vincente. Non si può smontare ogni anno per costruire una squadra di calcio vincente”.

Alessandro Cristofori (Ore 14.00-17.00): “Mi piacerebbe se le parole di Pjanic fossero da sprone per la Roma. La Juventus invidio la struttura societaria e la mentalità”

Fabrizio Aspri (Ore 15.05-15.30): “La mia follia per la Roma? Ho dormito tre volte di fila in macchina al Tre Fontane per vedere l’allenamento. Secondo me Manolas non parte, avallare la clausola dell’Olympiakos che ora vuole venderlo è stato un errore. Bisognava considerare le potenzialità del calciatore. Rimarrà, secondo me con il mugugno, ed è una sensazione sgradevole per uno che deve prendere in mano una difesa. Mi dispiace che la Roma spesso si debba trovare in queste situazioni, ma non è una cosa imprevedibile, era una cosa nell’aria. Si poteva ovviare alla questione mettendogli vicino uno forse più bravo al fianco, facendolo sentire meno protagonista. Darmian? E’ un nome che sale, ma bisogna aspettare le scelte di Mourinho. Piace moltissimo a Spalletti. Su Diawara ho qualche dubbio, nonostante le parole dell’agente. Non mi risulta del tutto che la Roma faccia questa corsa folle a Borja Valero, piace ma non è nella famosa lista del mister. La Roma non lo sta rincorrendo in modo forsennato. Paredes? Mi sembra un po’ strano che uno così corteggiato possa non interessare alla Roma, la cosa mi lascia un po’ perplesso. Nainggolan? Secondo me non parte, nonostante la qualificazione o meno in Champions, penso che il matrimonio almeno per il prossimo anno non si romperà. Manolas? In mattinata ci sarebbe stato un confronto importante, tranquillizzante, tra Spalletti e Manolas in quest’ottica. Un chiarimento che mi risulta sia stato positivo. Spalletti sta facendo i miracoli”. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Valerio Arrichiello, il Secolo XIX (Ore 14.35-14.45): “Castan l’ho visto bene fin dal primo giorno, si vede che ha entusiasmo e voglia di giocare. Sta affrontando tutto nella maniera giusta e con l’entusiasmo di un bambino. Ci ha detto che la piazza di Roma e la società gli sono stati sempre vicini, la famiglia è stata fondamentale. Giampaolo lo sta trattando come gli altri calciatori, se c’è da sgridarlo lo fa e questo lo inorgoglisce. Il tecnico ci sta stupendo come metodo di lavoro”.

Ugo Trani (Ore 13.00-13.10): “Manolas? La Roma ha fatto un errore enorme ad accettare di inserire una clausola sulla percentuale da dividere in caso di vendita del giocatore. Non avrebbe dovuta farla al 50% almeno. Si è scelto di accettarla per pagare di meno il cartellino. Il contratto al giocatore poi, andava rinnovato lo scorso anno. Purtroppo poi in queste situazioni si vuol far passare il calciatore per il cattivo di turno, ma non è così. La Roma non può permettersi di venderlo perché si indebolirebbe troppo”. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Xavier Jacobelli (Ore 12.10-12.30): “Spalletti è una garanzia per la Roma. Il tecnico sta seguendo con ottimismo il ritorno di Strootman che secondo me potrebbe essere veramente un nuovo acquisto per i giallorossi. Guardando la situazione complessiva rimango abbastanza ottimista per la Roma. Se Manolas vuole andare via i giallorossi devono sedersi attorno ad un tavolo e cercare di trovare un accordo che accontenti tutti. Il braccio di ferro non  giova a nessuno. Sabatini è l’uomo giusto per un top club. Gerson? Devo pensare sia pronto. L’importante con i giovani è avere pazienza anche nel periodo di discontinuità. Mario Rui secondo me risulterà un ottimo acquisto”. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Daniele Trecca (Ore 11.30-11.50): “La Roma non è intenzionata a riconoscere a Manolas un ingaggio a livello del  Chelsea, i giallorossi stanno cercando di rinviare il più possibile il rinnovo e vorrebbe trattare a settembre. Qui nascono i dubbi del difensore greco: c’è la paura che se la Roma non dovesse passare il preliminare di Champions, i  treni importanti potrebbero non passare più, sia nel corso delle ultime settimane d’agosto sia nella finestra invernale. La Roma sta cercando di aggirare la clausola che dovrebbe garantire una percentuale sulla vendita all’Olympiakos. Su Szczesny è tornato l’ottimismo, le parti sono sempre più vicine. Spalletti potrebbe averlo a disposizione per la tournée americana e sarebbe l’unica vittoria sul fronte mercato per il tecnico“. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Massimo Cecchini (Ore 10.30-11.00): “Molte speranze della Roma passano per Strootman. Gerson è ancora una speranza: il brasiliano rappresenta un colpo eccezionale in prospettiva da poter rivendere a cifre importanti. In questi ultimi 15 anni abbiamo sentito parlare tante volte di nuovo Pele o nuovo Zico, quindi ci vuole molta calma. Nessuna squadra in Serie A ha due portieri titolari, Spalletti ha detto quello che doveva dire, ma non credo sia contento di questa situazione. Il turnover dei portieri è fantascienza non funziona“. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Luca Valdiserri (Ore 10.00-10.30): “Florenzi ha un valore affettivo ma non vale 30 milioni a differenza di Manolas e Nainggolan. Purtroppo dobbiamo ragionare su quali giocatori darà via la Roma. Ormai siamo entrati in quest’ottica.  La Roma per il momento ha perduto un certo livello internazionale: magari Mario Rui diventa meglio di Digne, ma poi ci sono certi dati di cui non si può non tenere conto: ad esempio Pjanic a 18 anni aveva già delle presenze in Champions”. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Massimiliano Magni (10.00-13.30): “Quando ci sono queste situazioni c’è sempre il giochino di attribuire responsabilità a qualcuno. Le società spesso provano a scaricare le responsabilità sui giocatori, vedi il caso Napoli e non è bello. In questo caso però bisogna dire che non si possono dare tutte le colpe alla Roma. Per quanto mi riguarda non ci deve interessare di chi è la responsabilità di questa situazione, ma su quali uomini potrà contare la Roma all’inizio della stagione”.

Daniele Lo Monaco (Ore 9.00-9.30): “Manolas è una grana cui parliamo da diversi giorni. Oggi torna con una particolare evidenza resta una sostanza di fondo: i giocatori alla Raiola quando vogliono far vedere che non si trovano bene mostrano pubblicamente il loro malessere. In una sua eventuale cessione ci guadagnerebbero tutti tranne la Roma. Non so cosa succederà, di certo la Roma non ha mai fatto vedere di essere una società forte e non ricattabile. Avere due portieri titolari di pari livello potrebbe rappresentare un problema: ora è una risorsa. A lungo andare è come avere due attaccanti come Higuain e Dzeko. Giocherebbe sempre l’argentino e Dzeko chiederebbe di andare via. La nascita della Roma? La vera data è il 7 giugno, il 22 luglio rappresenta il primo ordine del giorno e a quella data i giallorossi avevano già disputato tre partite, raccontate tra l’altro da Il Messaggero“. (CLICCA QUI PER L’AUDIO)

Francesca Ferrazza (Ore 7.00-10.00): “Ho paura che la Roma non abbia lo spessore per trattenere giocatori di una certa caratura. Al 22 luglio non puoi arrivare con questo caso. Pjanic-Manolas? Non avevo dubbi su chi cedere”.