Fermo Immagine, Bayer Leverkusen-Roma: Alea Iacta Est

Redazione RN
18/05/2023 - 23:07

Continua l’appuntamento con la rubrica di Paolo Marcacci al termine delle partite della Roma. Ogni post-gara un commento su quanto mostrato dagli uomini di Josè Mourinho.

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Fermo Immagine, Bayer Leverkusen-Roma: Alea Iacta Est

BAYER ROMA MARCACCI – Continua l’appuntamento con la rubrica di Paolo Marcacci al termine delle partite della Roma. Ogni post-gara un commento su quanto mostrato dagli uomini di Josè Mourinho.

Alea Iacta Est

Nella mecca calcistica della farmacologia mondiale la Roma di Mourinho sale con gli anticorpi del gol di Bove all’andata; la BayArena avvolge e sospinge gli uomini di Alonso che traducono dal primo giro di lancetta le loro velleità di qualificazione in intensa pressione territoriale. 

Roma a tratti schiacciata, nel primo tempo, spesso sovraesposta sui lati; al tempo stesso disposta a grappolo attorno al vantaggio dell’Olimpico. Protegge la palla Matic, riempie gli spazi il più possibile Bove. 

Primo tempo con la porta romanista presa spesso di mira, ma non bombardata, al punto tale che la più bella parata Rui Patricio la deve esibire nel finale; con Wijnaldum per Belotti (mai servito, in pratica), c’è maggiore respiro in mezzo ai rischi, che continuano a fioccare, ma mai supportati dalla precisione che porterebbe le Aspirine al vantaggio. 

Triturato dalle interruzioni, con il ritorno di Smalling come un fiore spontaneo che cresce sul muro, il secondo tempo comincia a vedere svuotarsi la clessidra dei rischi: Demirbay e compagni iniziano a prendere contezza circa il fatto che il meglio della loro intensità è trascorso. Il settore ospiti dietro Rui Patricio è già fornace d’orgoglio, ogni malizia per prendere un respiro in più Pellegrini e compagni se la giocano appena possono. 

Il condottiero è seduto nel bunker della sua panchina: il piano di battaglia ha preso corpo nutrendosi dell’animosità avversaria; dopo un recupero dilatato come l’elastico di una fionda, la Roma arriva a Budapest con l’intensità di una sassata sul vetro della propria sofferenza. 

Paolo Marcacci

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