Ferdinando Bonessio: “Nuovo stadio della Roma? A breve ci sarà una proposta formalizzata”

Manuela Fais
04/04/2022 - 15:15

Ferdinando Bonessio: “Nuovo stadio della Roma?  A breve ci sarà una proposta formalizzata”

ROMA STADIO BONESSIO – Il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale Ferdinando Bonessio è stato intervistato da “Gli Inascoltabili” su radio New Sound Level fm90. Tra i diversi temi, ha parlato anche del nuovo stadio della Roma. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

“La collocazione per il nuovo stadio della Roma che fu trovata in passato a Tor di Valle nell’ansa del Tevere, aveva tutta una serie di motivi ostativi ambientali che la rendeva inadeguata. L’opzione Pietralata è sicuramente migliore, ce ne sono anche altre. Su questo sta lavorando l’assessore Onorato con la Giunta e col Sindaco quindi credo che a breve ci sarà una proposta formalizzata di cui sarà messa a conoscenza la città e il mondo dell’informazione.”

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  1. L’unico elemento ostativo di Tor di Valle erano gli interessi di Caltagirone. Sono state scritte menzogne su menzogne riguardo all’impatto ambientale di un’ansa del Tevere che è stata bonificata da qualsiasi rischio idrogeologico al tempo del fascismo, nella quale la costruzione dello stadio avrebbe portato riqualificazione ambientale dal degrado attuale, nonché la risoluzione dei problemi di mobilità dell’area e il rendere possibile la fruibilità alla popolazione di un parco fluviale di non poco conto. Pietralata invece viene proposta come una soluzione per lo stesso identico motivo, quando si tratta invece di una delle zone più densamente popolate d’Europa, stretta nella morsa del traffico dei trebudelli costituiti dalla Nomentana, la Tiburtina e la Tangenziale, e in cui l’unica area verde attualmente disponibile alla popolazione è proprio quella dove dovrebbe sorgere lo stadio, una campagna incantata sulle rive dell’Aniene che verrebbe quindi distrutta con l’edificazione dello stadio (mentre invece a Tor di Valle si trattava di un luogo degradato ed abbandonato, impraticabile, che diventava parco fluviale).

  2. Sulla situazione di Pietralata posso anche essere d’accordo ma tu mi sa che non la conosci. Il parco della valle dell’Aniene, che immagino sia l’area verde a cui fai riferimento, si trova sull’altra sponda dell’Aniene nella zona che va da Montesacro a via Ponte Mammolo. Lo stadio sorgerebbe dall’altra parte tra monti tiburtini e diciamo grossomodo quintilliani.

  3. In un realtà sana e positiva lo stadio si progetta, si propone, viene autorizzato e costruito.
    La nostra è la città più bella del mondo, ma purtroppo a tanta bellezza non si affiancano mai amministrazioni virtuose e capaci, amministratori coraggiosi, volontà di articolare progetti alleggeriti dalla asfissiante e ingombrante burocrazia e, soprattutto, dagli interessi nascosti di consorterie varie.
    E poi i vincoli: l’area è troppo popolata, il traffico andrebbe in tilt, non ci sono parcheggi sufficienti, lo stadio impatta troppo con l’area circostante, ecc.
    Se non si esce da questa logica “vincolistica” e non si cambiano le abitudini di “comodità” (allo stadio ci si può arrivare con un combinato tra mezzi pubblici, autovettura e tratti a piedi), lo stadio nella cinta urbana di Roma non si farà mai.

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