La felicità di Pellegrini: “Sono capitano di una squadra di uomini veri”
La Roma arriva in finale grazie al carattere e alla capacità di soffrire
PELLEGRINI BAYER LEVERKUSEN ROMA – Lorenzo Pellegrini è inevitabilmente uno dei protagonisti dell’impresa giallorossa. Il capitano, per la squadra, durante la stagione ha stretto spesso i denti, giocando da infortunato, ma sempre con il sorriso di chi per la Roma mette cuore e anima.
La felicità di Lorenzo
È notte da pugni chiusi, da corsa sotto lo spicchio che contiene i duemila tifosi giallorossi, da lacrime da asciugare in fretta perché il bello, forse, ancora deve arrivare. La Roma arriva in finale di Europa League, cercando la scorciatoia più bella per approdare al tesoro della Champions, scrive La Gazzetta dello Sport. Lo fa stavolta grazie al carattere e alla capacità di soffrire.
«Sono un capitano di una squadra fatta di uomini veri – dice Lorenzo Pellegrini. Riconosco il valore dei miei compagni. La Roma può e deve migliorare in tante cose, ma l’identità di sacrificarsi e di gruppo vero non ce lo leva nessuno. Il Leverkusen ha individualità forti e palleggio. Dovevano attaccare, ma come una famiglia abbiamo difeso mettendoci lì a soffrire e abbiamo fatto l’impresa».
Ma il centrocampista giallorosso indica chiaramente quello che per lui è il vero artefice della cavalcata giallorossa: José Mourinho. «Abbiamo centrato due finali europee in due anni. D’altronde, dopo aver saputo dell’arrivo alla Roma del nostro mister, tutti ci aspettavamo questo salto di qualità. Lui è l’artefice della nostra personalità». Parole da capitano che sa farsi scudiero al bisogno. Nel vero spirito della nuova Roma.
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Contro i ladri di coppe di siviglia le possibilita’ non sarebbero molte, ma se scendessero in campo ELSHA, Pellegrini, Smalling, Dybala allora le percentuali di vittoria salirebbero di un 20%.