Falsa partenza in Europa. Altri due gol presi e seconda sconfitta consecutiva: ecco cosa non va nella Roma
Inizia con una sconfitta il cammino della Roma in Europa League. Analisi del momento no degli uomini di Mourinho alla seconda sconfitta consecutiva.
Foto Tedeschi

Inizia con una sconfitta il cammino della Roma in Europa League. Mourinho aveva promesso alla vigilia che gli avversari si sarebbero accorti di quanto la Roma fosse arrabbiata dopo l’umiliante 4-0 di Udine, ma l’impegno assunto è stato mantenuto solo in parte. Si è palesato il peggiore degli incubi, la seconda sconfitta consecutiva e un esordio nella coppa con zero punti nella classifica del Gruppo G. Una sorta di nemesi con i giallorossi che si presentano nella nuova competizione da vincitori della Conference League e cadono al cospetto di un avversario che sulla carta si presentava abbastanza agevole. I bulgari infatti avevano perso tutte le precedenti quattro partite contro squadre italiane nelle competizioni europee (Milan nel 2017/18 e Inter nel 2019/20) e non vincevano da18 incontri in Europa League (4 pareggi, 14 sconfitte), la striscia più lunga senza vittorie nella storia della competizione!
Campo pessimo, turn over e il gol di Shomurodov che non ti aspetti
Passino le attenuanti del caso: si gioca alla Ludogorets Arena di Razgrad, un campo in pessime condizioni a causa di un fungo che nei mesi scorsi ha devastato il terreno di gioco creando buche e zolle; le assenze di Abraham e Zaniolo per infortunio; il mini turn over con il debutto di Svilar in porta. Ma l’imperativo per la Roma era dimenticare il pesante ko con l’Udinese. Anche perché in Europa League è fondamentale vincere il girone, visto che le prime classificate di ciascun girone accedono direttamente agli ottavi, mentre le seconde vanno agli spareggi contro le terze che arrivano dai gironi di Champions. Peccato per Shomurodov: il suo ingresso per uno spento Belotti, sarebbe potuto diventare la cover story della serata, con il gol del pari arrivato proprio dal giocatore che per quasi tutto il mercato è stato il più lontano da Trigoria. Lui che doveva essere “la pedina di scambio” per far approdare Belotti. Entra al suo posto e segna. Un gol purtroppo inutile.
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Cosa non va nella Roma
La Roma continua a farsi trascinare dagli eventi, proprio come successo domenica alla Dacia Arena contro l’Udinese. Quando riesce a dominare, va sotto per una sbavatura e non è più capace di mantenere freddezza e lucidità. Il gioco è slegato, la squadra è lunga e non riesce a mantenere compattezza. Gli attaccanti sembrano abbandonati a sé stessi e sembrano aver perso la concretezza vista nelle prime partite stagionali di campionato. Mancano le giocate e l’imprevedibilità, favorendo gli avversari che si trovano davanti una Roma prevedibile e scolastica. Anche la fase difensiva, che dovrebbe essere uno dei punti forza della compagine di Mourinho, con le tante e ripetute amnesie dà segnali inequivocabilmente preoccupanti. Segnali trainati evidentemente da un centrocampo che non copre, non filtra, non lega i reparti e non imposta. Poi c’è l’emotività. Il portoghese ha spiegato che la seconda rete del Ludogorets è “una conseguenza emotiva” di una squadra che pareggia e vuole continuare a giocare e attaccare per vincere. Ai fatti rimane la falsa partenza in Europa che speriamo non incida sulle sorti del girone.
Gspin