• Falsa partenza in Europa. Altri due gol presi e seconda sconfitta consecutiva: ecco cosa non va nella Roma

    GSpin
    08/09/2022 - 21:42

    Inizia con una sconfitta il cammino della Roma in Europa League. Analisi del momento no degli uomini di Mourinho alla seconda sconfitta consecutiva.

    Foto Tedeschi
    Falsa partenza in Europa. Altri due gol presi e seconda sconfitta consecutiva: ecco cosa non va nella Roma

    Inizia con una sconfitta il cammino della Roma in Europa League. Mourinho aveva promesso alla vigilia che gli avversari si sarebbero accorti di quanto la Roma fosse arrabbiata dopo l’umiliante 4-0 di Udine, ma l’impegno assunto è stato mantenuto solo in parte. Si è palesato il peggiore degli incubi, la seconda sconfitta consecutiva e un esordio nella coppa con zero punti nella classifica del Gruppo G. Una sorta di nemesi con i giallorossi che si presentano nella nuova competizione da vincitori della Conference League e cadono al cospetto di un avversario che sulla carta si presentava abbastanza agevole. I bulgari infatti avevano perso tutte le precedenti quattro partite contro squadre italiane nelle competizioni europee (Milan nel 2017/18 e Inter nel 2019/20) e non vincevano da18 incontri in Europa League (4 pareggi, 14 sconfitte), la striscia più lunga senza vittorie nella storia della competizione!

    Campo pessimo, turn over e il gol di Shomurodov che non ti aspetti

    Passino le attenuanti del caso: si gioca alla Ludogorets Arena di Razgrad, un campo in pessime condizioni a causa di un fungo che nei mesi scorsi ha devastato il terreno di gioco creando buche e zolle; le assenze di Abraham e Zaniolo per infortunio; il mini turn over con il debutto di Svilar in porta. Ma l’imperativo per la Roma era dimenticare il pesante ko con l’Udinese. Anche perché in Europa League è fondamentale vincere il girone, visto che le prime classificate di ciascun girone accedono direttamente agli ottavi, mentre le seconde vanno agli spareggi contro le terze che arrivano dai gironi di Champions. Peccato per Shomurodov: il suo ingresso per uno spento Belotti, sarebbe potuto diventare la cover story della serata, con il gol del pari arrivato proprio dal giocatore che per quasi tutto il mercato è stato il più lontano da Trigoria. Lui che doveva essere “la pedina di scambio” per far approdare Belotti. Entra al suo posto e segna. Un gol purtroppo inutile.

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    Cosa non va nella Roma

    La Roma continua a farsi trascinare dagli eventi, proprio come successo domenica alla Dacia Arena contro l’Udinese. Quando riesce a dominare, va sotto per una sbavatura e non è più capace di mantenere freddezza e lucidità. Il gioco è slegato, la squadra è lunga e non riesce a mantenere compattezza. Gli attaccanti sembrano abbandonati a sé stessi e sembrano aver perso la concretezza vista nelle prime partite stagionali di campionato. Mancano le giocate e l’imprevedibilità, favorendo gli avversari che si trovano davanti una Roma prevedibile e scolastica. Anche la fase difensiva, che dovrebbe essere uno dei punti forza della compagine di Mourinho, con le tante e ripetute amnesie dà segnali inequivocabilmente preoccupanti. Segnali trainati evidentemente da un centrocampo che non copre, non filtra, non lega i reparti e non imposta. Poi c’è l’emotività. Il portoghese ha spiegato che la seconda rete del Ludogorets è “una conseguenza emotiva” di una squadra che pareggia e vuole continuare a giocare e attaccare per vincere. Ai fatti rimane la falsa partenza in Europa che speriamo non incida sulle sorti del girone.

    Gspin

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    1. Continua il non gioco mourinhano ! Tutti in difesa, cioè la gran parte della squadra, affidandosi. a qualche contropiede fortunato o ai calci d’angolo. Ma funziona sempre meno. Tutti ormai lo sanno e soffocano la Roma nella sua metà campo attenti a qualsiasi tentativo di ripartenza. Lo fanno anche squadre. di bassa classifica o di povero lignaggio. Altro che Rometta, mi sembra una Romina piccina piccina. Tutto l’entusiasmo pompato e rimarcato tradito da povertà di idee e da un sistema di gioco più che sorpassato. E dire che avevamo ampia possibilità di scelta fra tanti bravissimi allenatori italiani, gli stessi che ci bistrattano con lezioni di calcio che il guru portoghese non è in grado di apprendere, tanto meno di praticare.

    2. Cosa non va alla Roma è evidente, anche ad un profano:
      1)Smalling, grande stopper, marcatore sull’uomo avversario, non può passare la palla a Ibanhez pretendendo che gli altri costruiscano il gioco, mentre unico in italia, indietreggia di 10 metri come un gambero, anziché accorciare la squadra in avanti;
      2)con questi giocatori la difesa non può che essere a 4, per cui i 4 centrali a disposizione (giocando 2 alla volta) sono sufficienti;
      3) le 2 tartarughe non solo non possono giocare assieme, ma nemmeno in una squadra titolata a vincere un campionato;
      4) il centrocampo, tutto da rifare necessita di un veloce smistatore di palloni, come DOUGLAS LUIZ e 2 centrocamoisti come Frattesi e Wijnaldum (che disponiamo, per costruire il gioco;
      5) i 4 attaccanti (magari più Solbakken) e i 2 trequartisti (Pellegrini e Dybala sono più che sufficienti. Poco ma necessario e poi condizione atletica che oggi è al 30%_

    3. A livello di gioco siamo i peggiori in Europa. La squadra gioca a caso, senza uno schema. Quasi tutte le partite sono brutte, anche quando si vince perché siamo comunque sempre costretti a soffrire fino al triplice fischio pur trovandoci di fronte squadre in campionato neo promosse oppure in Europa semi sconosciute. La squadra non ha identità né carattere. È il solito film che vediamo da un anno intero. La vittoria della Conference League ha mascherato tutte le prestazioni pessime della scorsa stagione. Se si fanno passare per grandi e indispensabili giocatori come Mancini, Cristante, Ibanez allora il problema è molto più serio. Essere seri ed atletici è importante, ma il gioco del calcio presuppone di saper calciare il pallone. Sono anni che questi tre ad ogni partita fanno errori e sbagliano passaggi elementari. Ma sono titolari inamovibili…

    4. Discutere Mourihno non è da Romanisti quando hai Cristante-Mancini-Matic- Belotti-Pellegrini -Dybala – Spinazzola fuori condizione. l’unico neo che gli faccio è che dovrebbe dare piu’ spazio a Bove come incursore per avere piu’ dinamicità a centrocampo in questo momento.

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