• FACCIA A FACCIA. Menez-Di Natale

    19/11/2010 - 0:00

     
    Roma e Udinese si affidano soprattutto a loro per portare a casa i tre punti. Due calciatori che hanno dieci anni di differenza ma che parlano la stessa lingua calcistica, quella della fantasia e dell’imprevedibilità. Andiamo per ‘anzianità’ ( o, forse, sarebbe meglio dire esperienza) e partiamo dalla storia di Antonio Di Natale. Scopriremo che quella di Jérémy Ménéz è ‘agganciata’ alla sua.
    VIA DA CASA – Antonio Di Natale nasce a Napoli il 13 ottobre 1977. Si allontana da casa molto giovane ed entra nel settore giovanile dell’Empoli. Gira qualche piazza, Iperzola, Varese e poi arriva il Viareggio in C2 nella stagione 1998/1999. Il giovane Totò, punta molto tecnica e dall’ottimo dribbling, impressiona tutti mettendo a segno 12 gol in 25 partite. A quel punto l’Empoli lo rivuole tra le sue fila e diventa uno dei punti fermi della squadra toscana. Nella stagione 2001-2002 la conquista della Serie A. L’anno dopo Di Natale è inarrestabile e con le sue 13 reti porta gli Azzurri alla salvezza. Ancora un campionato nella terra in cui è cresciuto calcisticamente, poi le strade si dividono e Totò percorre quella che porta in Friuli. Intanto, un’altra favola prende corpo. L’anno dell’esplosione viareggina di Di Natale, la Francia vince il Campionato del Mondo e c’è, nella periferia parigina, un giovanotto di 11 anni che comincia a sognare. Vuole anche lui la Maglia dei Bleus. Sarà difficile, ma con il talento che si ritrova tra i piedi, l’impresa non sembra così impossibile. Per amore del calcio anche lui si allontana presto da casa per giocare nel Sochaux tra il 2003 e il 2006. Poi un paio d’anni nel Monaco. Quindi l’avventura in Italia.
    TRIPLETTE – Nel 2004 inizia l’avventura bianconera di Antonio Di Natale. Una storia d’amore che va avanti ancora oggi, nonostante la corte serrata della Juventus nell’ultima finestra di calciomercato. All’arrivo costituisce un grande trio d’attacco con Vincenzo Iaquinta e David Di Michele, quello che porta i fiulani al quarto posto che consente di disputare i preliminari di Champions League. Nella stagione 2005/2006 Totò è l’unico calciatore italiano a segnare in quattro competizioni diverse: Campionato, Coppa Italia, Champions League e Coppa Uefa. Gli altri due compagni d’attacco lasciano Udine, lui resta. Ed incanta. Nel Campionato 2009/2010 sorprende ancora tutti. Mette a segno 29 reti e si laurea Capocannoniere della Serie A. Memorabili 2 sue triplette: nel 4-2 dell’Udinese contro il Catania e nel 3-1 contro il Napoli. Tre gol nella stessa partita, poi, anche nell’ultimo match disputato, quello contro il Lecce di domenica scorsa. Parli di triplette e non puoi non pensare a Jérémy Ménéz. Il fantasista giallorosso, infatti, ne mette a segno una, il 22 gennaio 2005, nella partita che il Sochaux disputa contro il Bordeaux, che gli vale i commenti positivi degli addetti ai lavori e un record. A nemmeno 18 anni, infatti, è il giocatore più giorvane nella storia della Ligue 1 ad aver realizzato 3 centri nella stessa gara. La cosa da sottolineare, inoltre, è che lo fa in soli sette minuti. Questo è ‘Jerry’.
    OGGI – Antonio Di Natale è ancora la luce per l’Udinese. Dopo un inizio choc in questo campionato, i bianconeri sono ripartiti ed anche grazie a lui, che, con 5 reti, è il capocannoniere della squadra in questo momento. Gioca più vicino alla porta rispetto a Ménéz ed è forse più votato la gol del giovane francese, che, in questa stagione, è andato a segno solo una volta, contro il Basilea in Champions. L’estro di Jérémy, però, è ormai indispensabile per questa Roma. Nel 4-3-1-2 di Ranieri, oggi come oggi, è importantissimo. Su questo sono d’accordo tutti. E, soprattutto, dopo un lungo girovagare in varie zone del campo (principalmente come esterno) sembra aver trovato la sua dimensione alle spalle delle due punte. Segnerà poco, ma le sue giocate sono manna per i suoi compagni.
    NAZIONALE – Di Natale esordisce in Nazionale nel novembre 2002 in un’amichevole contro la Turchia, sotto la gestione Trapattoni. Dopo una ‘pausa’ diventa insostituibile per Donadoni che lo convoca per l’Europeo di Austria e Svizzera, competizione in cui l’Italia arriva ai quarti contro la Spagna che poi vincerà il torneo. La partita termina 0-0 e si va ai rigori. Di Natale ne sbaglia uno così come De Rossi. Totò, però, entra anche nelle grazie di Lippi, che lo porta al Mondiale sudafricano dove gioca con la maglia numero 10. Chissà se Prandelli gli darà una nuova chance? La storia di Ménéz con la Nazionale francese, invece, è tutta da scrivere. ‘Jerry’ veste le maglie di tutte le nazionali giovanili e vince l’Europeo Under 17 con i Bleus nel 2004. Il 5 agosto 2010 viene convocato con la Nazionale maggiore da Blanc ed esordisce contro la Norvegia. Dopo i primi impegni di qualificazione di settembre ad Euro 2012, non rientra più nella lista dei convocati. Ma Jérémy non aspetta in silenzio. Dalle colonne di un noto giornale francese racconta la sua delusione. Non è tempo, però, di disperare. La continuità con la Roma può riportarlo presto nell’ ‘Equipe de France’.
     
    Claudia Fraschetti

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...