La Roma ritrova Okaka: quel tacco che fece sognare lo scudetto

Redazione RN
30/10/2019 - 11:55

Foto Getty
La Roma ritrova Okaka: quel tacco che fece sognare lo scudetto

EX DI TURNO – Tutte le strade portano a Roma. Ce ne sono altre, però, che conducono lontano dalla Capitale. La rubrica di Romanews, “Ex di Turno”, propone un focus proprio sui calciatori che hanno percorso queste ultime, salutando il Colosseo e lo Stadio Olimpico per dirigersi altrove e indossare maglie diverse da quella giallorossa. Salvo poi trovare nuovamente la Roma sulla propria strada, stavolta da avversaria. Dopo il successo contro il Milan, la squadra di Fonseca parte alla volta di Udine. Ad attenderla ci sarà una vecchia conoscenza della squadra capitolina: Stefano Chuka Okaka.

Gli anni in giallorosso, l’esordio e quel tacco contro il Siena

Sono passati quasi quindici anni da quando un giovane di Castiglione del Lago si preparava a scrivere, a suo modo, un paragrafo della storia della Roma. Oggi, Stefano Okaka è ormai un uomo, maturato lontano dalla città e dalla squadra che lo hanno coltivato. Nonostante sia cresciuto con i colori giallorossi addosso, l’attaccante di origini nigeriane ha infatti dovuto lasciare quella che era divenuta la sua casa per provare nuove esperienze e crescere come calciatore. Prima di farlo, però, ha avuto modo di esordire in maglia giallorossa, a partire da quel debutto assoluto nell’incontro di Coppa Uefa contro l’Aris Salonicco, quando ad appena sedici anni Okaka diventava il più giovane italiano a disputare una coppa europea.

A quel primo approccio con il calcio dei grandi e a quel primo record ne sono seguiti altri: da lì a poco Okaka è diventato il più giovane marcatore della storia della Coppa Italia ed ha esordito in Serie A alla tenera età di 16 anni e 125 giorni. Il bilancio di Okaka in giallorosso è di una rete (la prima) in Coppa Italia, tre in Europa League e due in campionato, entrambe, curiosamente, contro il Siena. La prima di queste è giunta quando il centravanti aveva appena realizzato 17 anni, alla seconda giornata della stagione 2006/07.

L’ultima, invece, è quella probabilmente maggiormente impressa nella memoria dei tifosi. Era il gennaio 2010, la Roma, con Ranieri in panchina, era impegnata in una folle rincorsa scudetto, ma bloccata quel giorno dal Siena. Infine il successo giallorosso è arrivato proprio grazie a Okaka, che è riuscito a insaccare con il tacco il cross di Pit, battendo l’ex compagno Curci e regalando i tre punti alla squadra che si apprestava a salutare destinazione Londra.

La carriera dopo la Roma

Attaccante dal fisico prorompente, Okaka ha bruciato le tappe nelle giovanili giallorosse, raggiungendo presto la prima squadra. Le alte aspettative, però, hanno pesato sulle seppur larghe spalle del giovane centravanti giallorosso, tacciato di scarso feeling con la porta avversaria. Con l’etichetta da predestinato sempre più logora, Okaka ha cominciato un tour di prestiti tra l’Italia e l’Inghilterra. Dopo le tappe di Modena, Brescia, Fulham e Bari, ha detto infine addio alla sua Roma per trasferirsi a titolo definitivo al Parma, ma i rossoblu lo girano nuovamente in Serie B, allo Spezia. Le buone prestazioni in cadetteria gli valgono il trasferimento alla Sampdoria.

A Genova Okaka trova continuità e, dopo 9 gol in 45 partite in blucerchiato, per lui si aprono anche le porte della nazionale di Antonio Conte. Dopo un solo anno in Liguria, Okaka fa di nuovo le valige, saluta l’Italia e si trasferisce all’Anderlecht. In Belgio l’attaccante si afferma come uno dei principali bomber della massima serie belga, guadagnandosi la chiamata del Watford di Mazzarri. La seconda esperienza inglese di Okaka è però minata da tanti infortuni, che convincono il club a cercare una nuova sistemazione per l’ex giallorosso.

Il ritorno in patria e la nuova vita ad Udine

Giunto a gennaio in prestito all’Udinese, dopo 18 partite condite da 6 gol, Okaka si è meritato la conferma dei friulani, che allo scadere della sessione estiva lo hanno acquistato riportandolo in Italia a titolo definitivo. In questo inizio di stagione, Okaka ha realizzato tre gol in sette gare, due di queste giunte contro Bologna e Torino. Le prime due realizzazioni del colosso italiano hanno significato 6 punti per l’Udinese, trionfante per 1-0 proprio grazie alle reti del centravanti ex Roma.

La terza firma è giunta invece nell’ultima giornata di campionato e ha portato l’Udinese al momentaneo vantaggio contro l’Atalanta, prima che i friulani venissero superati addirittura per 7-1 dai bergamaschi. Solitamente, però, il gol di Okaka è una sentenza. Anche l’anno scorso, infatti, i suoi gol solitamente significavano tre punti: con il nome di Okaka sul tabellino, l’Udinese ha trovato la vittoria in tre delle quattro partite in cui l’attaccante è andato a segno.

Roma nel cuore

Nonostante sia passato tanto tempo da quando aspettava, emozionato, l’esordio con la maglia giallorossa, Okaka non ha dimenticato né la squadra né la città dove è cresciuto, dove “è diventato uomo”, per sua stessa ammissione. Intervistato a Sky Sport prima dell’ultimo incrocio con la Roma, nel corso del girone di ritorno della passata stagione, Okaka ha infatti ammesso: “Sono un attaccante, quindi vorrei sempre fare gol, ma se lo faccio alla Roma non esulto: è un club che mi ha fatto avere una vita migliore, il rispetto che ho per squadra e città durerà per tutta la vita”. Certi amori non si dimenticano.




 

 

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  1. Da ricordare come il giorno dopo la splendida azione del gol contro il Siena, sia Pit sia Okaka furono ceduti in prestito… niente di nuovo sotto il sole

    1. L’affare era già stato concluso prima della partita con il Siena.
      Fra Okaka e dzeko mi tengo il secondo.
      Forza Roma

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