Ex di turno. Pjanic ‘odi et amo’: una scelta imperdonabile

Redazione RN
12/01/2020 - 15:55

Foto Getty
Ex di turno. Pjanic ‘odi et amo’: una scelta imperdonabile

EX DI TURNO – Tutte le strade portano a Roma. Ce ne sono altre, però, che conducono lontano dalla Capitale. La rubrica di Romanews, “Ex di Turno”, propone un focus proprio sui calciatori che hanno percorso queste ultime, salutando il Colosseo e lo Stadio Olimpico per dirigersi altrove e indossare maglie diverse da quella giallorossa. Salvo poi trovare nuovamente la Roma sulla propria strada, stavolta da avversaria. In occasione di Roma-Juventus l’ex di turno sarà Miralem Pjanic, tanto amato dai tifosi romanisti quando vestiva la maglia dei capitolini quanto odiato, una volta passato ai rivali bianconeri.

Da Lione a Roma: anni di magie e di crescita esponenziale

Fiore all’occhiello della prima campagna acquisti della nuova Roma a stelle e strisce, Pjanic arrivò a Roma nell’estate del 2011 con l’obiettivo di alzare il livello tecnico della rosa di Luis Enrique. 11 milioni per strapparlo al Lione, col quale aveva assaporato la Champions League e si era fatto conoscere dal grande pubblico con un gran gol al Bernabeu contro il Real Madrid. Nonostante i soli 21 anni di età è già evidente tutto il potenziale del bosniaco. Potenziale che non faticherà a dimostrare a pieno in giallorosso. Il primo anno a Roma si chiude con 30 presenze, 3 gol e 9 assist. Numeri che ripeterà l’anno successivo nonostante l’inspiegabile quanto contestata scelta di relegarlo spesso in panchina da Zeman. Ma la vera esplosione la ha sotto la guida sapiente di Rudi Garcia. Con il francese in panchina Pjanic diventa il faro del centrocampo giallorosso. In due stagioni (2013/14, 2014/15) mette a segno 11 gol e 17 assist, oltre a giocate di rara tecnica e punizioni calciate in modo sublime che lo rendono inamovibile nell’undici giallorosso ed esaltano i romanisti. Con l’arrivo di Spalletti il bosniaco a volte subentra dalla panchina ma ciò non gli impedisce di incidere. Nell’ultima stagione alla Roma segna 10 gol e offre 10 assist ai suoi compagni, numeri da attaccante che attirano l’interesse delle big europee.

Una scelta mai perdonata

Alla fine a spuntarla però è la Juventus. I bianconeri lo strappano alla Roma pagandolo 32 milioni e consentendo tutto sommato un’ottima plusvalenza per un giocatore non intenzionato a rinnovare. Il problema però è che nel calcio, quello strettamente legato ai tifosi, le plusvalenze contano quasi zero. Il bosniaco è passato agli arcirivali, in un momento storico che vedeva la Roma mai così vicina alla Juventus, in termini di classifica negli ultimi anni. Inevitabilmente da coccolato e idolatrato l’ex stella giallorossa diventa il bersaglio più facile da odiare. Ogni ritorno a Roma equivale a bordate di fischi e insulti, carichi di risentimento e figli di una scelta che il popolo giallorosso non può proprio perdonare. ‘Avrebbe potuto tranquillamente scegliere un top club all’estero’ il senso dei discorsi che accomunano molti tifosi romanisti..’ma la Juve no’. Pjanic lo sa bene. Quando torna all’Olimpico, sembra quasi non riuscire neanche ad alzare lo sguardo verso chi aveva amato lui e il suo modo di trattare la palla. Negli anni si afferma come uno dei migliori centrocampisti del panorama europeo. Arretra leggermente il suo raggio d’azione, diventa un fantastico regista e riempie il suo palmares personale con Scudetti e Coppe Italia. Sfiora anche la Champions League con la Juventus, sconfitta in finale dal Real Madrid. Tutto già scritto già da quando vestiva la maglia giallorossa, erano evidenti a tutti le sue qualità sopra la media e sebbene abbia cambiato la sua posizione in campo il rendimento non ne ha risentito. Ma c’è qualcosa che probabilmente non cambierà. Anche in questo Roma-Juventus, quando batterà gli angoli sotto la “sua vecchia curva”, difficilmente riuscirà a guardarla…

Pietro Mecozzi

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  1. Complimenti per l articolo anche se non dovessi pubblicare il commento, veramente complimenti. Scrivo questo perché penso sia veramente stato scritto l articolo con maestria e ciò che è scritto incarna sentimenti e realtà. Miralem è veramente un gran giocatore peccato sia andato via. Lo stimo per le sue qualità calcistiche, meno per la scelta di cambiare club e non restare nella squadra che amo! Il secondo è ultimo mio giudizio è dettato dal cuore, quello mio! Forza Magica Roma.

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