Ex di Turno, la nuova vita di Toloi: tra chilometri macinati e ostacoli superati

Redazione RN
24/09/2019 - 19:11

Foto Getty
Ex di Turno, la nuova vita di Toloi: tra chilometri macinati e ostacoli superati

EX DI TURNO – Tutte le strade portano a Roma. Ce ne sono altre, però, che conducono lontano dalla Capitale. La rubrica di Romanews, “Ex di Turno”, propone un focus proprio sui calciatori che hanno percorso queste ultime, salutando il Colosseo e lo Stadio Olimpico per dirigersi altrove e indossare maglie diverse da quella giallorossa. Salvo poi trovare nuovamente la Roma sulla propria strada, stavolta da avversaria. La squadra di Fonseca è reduce da tre successi consecutivi, due dei quali in campionato, contro Sassuolo e Bologna. Per consolidare la posizione ai vertici della massima serie, però, i giallorossi dovranno fare bottino pieno contro l’Atalanta di Gasperini, la cui retroguardia è difesa da Rafael Toloi, brasiliano con un passato nella Capitale.

TOLOI – Baluardo della Dea da ormai quattro anni, il centrale difensivo classe 1990 si è ormai affermato come un insostituibile della difesa a tre di Gasperini, divenendo protagonista dei tanti record di squadra infranti dall’Atalanta sotto la direzione del tecnico piemontese. La fisicità e la predisposizione alle incursioni dietro le linee nemiche, in area avversaria, hanno reso quella di Toloi una presenza imprescindibile nell’undici di partenza dei bergamaschi. Tuttavia, la carriera del classe 1990 non è stata priva di ostacoli e, purtroppo, anche dolori personali, contraltare delle tante soddisfazioni professionali degli ultimi anni.
A soli 13 anni, Toloi saluta i genitori e il proprio paese natale, Glória d’Oeste, comune di appena tremila anime, per dirigersi a Goiana, capitale dello Stato del Goias abitata da un milione e mezzo di persone, e inseguire il sogno di diventare calciatore. Proprio con il Goias, Toloi comincia ad assaggiare la massima serie brasiliana, prima di essere acquistato dal San Paolo, squadra con la quale riesce ad attirare le attenzioni della Roma di Sabatini, che nel gennaio 2014 decide di portarlo nella Capitale per occupare il posto lasciato vacante da Burdisso. Sotto la guida di Garcia, essendo chiuso da Benatia e Castan, Toloi riesce a trovare poco spazio, concludendo la sua prima stagione italiana con sole 5 presenze. Nonostante questo, le prestazioni del brasiliano convincono il direttore sportivo giallorosso, che però non riesce ad abbassare la richiesta del San Paolo di 5,5 milioni di euro, facendo saltare l’affare. Toloi torna così suo malgrado in Brasile, dove rimane fino al 2015, finché nella sessione estiva di calciomercato l’Atalanta non lo riporta in Serie A. 131 partite dopo, Toloi si è ormai imposto come uno dei difensori più affidabili del campionato. Ad impreziosire il suo rendimento ci sono anche ben 7 gol realizzati, di cui l’ultimo, scherzo del destino, proprio contro la Roma. Il colpo di testa del brasiliano ha contribuito alla rimonta compiuta il 27 gennaio di quest’anno, quando l’Atalanta, in svantaggio di 3 gol all’Atleti Azzurri d’Italia, è riuscita ad ottenere un insperato pareggio contro la squadra all’epoca allenata da Di Francesco.
Nonostante la carriera di Toloi permetta al calciatore di sorridere ripensando ai grandi successi ottenuti, come il doppio trionfo contro l’Everton e la vittoria di Dortmund contro il Borussia, il brasiliano ha dovuto anche superare delle tragedie personali. Pochi attimi, infatti, hanno separato lo storico trionfo per 3-0 dei bergamaschi sulla Juventus, nella gara di Coppa Italia del gennaio scorso, da un profondo dramma personale. Attraverso il proprio profilo Instagram, a poche ore dal triplice fischio dell’arbitro, il calciatore stesso ha raccontato dell’interruzione della gravidanza della moglie, in attesa del loro secondo figlio.

ALTRI EXToloi non sarà l’unico ex della gara. Oltre ai giallorossi con un passato nella Dea, come Cristante, Spinazzola e Mancini, quest’ultimo però squalificato per la sfida contro il suo recente passato, nell’Atalanta milita un altro ex romanista, Simon Kjaer. Il danese, compagno di reparto di Toloi, ha vestito giallorosso nella stagione 2011/12, la prima della proprietà americana. Similmente al brasiliano, Kjaer non è riuscito a convincere Sabatini a spendere la somma necessaria per riscattarlo, in questo caso pari a 7 milioni, intraprendendo così un lungo itinerario che lo ha condotto a vestire la maglia di Lille, Fenerbache e Siviglia, prima di tornare in Italia, dove ha già vestito, oltre a quella della Roma, anche la maglia del Palermo.

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  1. la cosa simpatica che i soloni dell’epoca e molti di questi frequentano qg lo avevano già etichettato come un gran pippone…..ma già qui ci sono i migliori direttori sportivi del mercato internazionale…

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