22 Settembre 2023

La Roma scopre come si ottiene il massimo con il minimo sforzo grazie a qualità e panchina

La coppia Dybala-Lukaku sveglia la squadra dal torpore, Mourinho indirizza il match con lo Sheriff grazie ai cambi. Renato Sanches di nuovo ai box.

Getty Images

Paulo Dybala

La Roma torna in Europa League 113 giorni dopo la finale di Budapest e inizia la nuova avventura europea con un successo pesante in casa dello Sheriff. La vittoria la decidono Paredes, tornato al gol in giallorosso dopo 5 anni e Lukaku, alla 12esima rete consecutiva in Europa League, (16 totali con Everton, Inter e Roma), prolungando quella che era già la serie realizzativa più lunga per un giocatore nella storia nella competizione. Impressionante!

Vincere giocando male

Per tutti i 97 minuti di gioco la Roma non fa stropicciare gli occhi. In particolare, la prima frazione la rappresenta timida, non troppo decisa nei contrasti e con poca fluidità di possesso. La squadra di Mourinho, lenta e senza aggressività, sembra una lontana parente di quella che ha battuto l’Empoli 7-0 nello scorso turno di campionato. Non attacca mai la profondità con gli esterni e gioca sotto ritmo lasciando piena iniziativa agli avversari che ci mettono del loro facendo sudare Cristante e compagni con un pressing che toglie spazi e tempi all’impostazione giallorossa. E’ quasi un miracolo se prima dell’intervallo il punteggio dice 0-1 per la Roma, fortunata a trovare la deviazione degli ospiti sulla punizione di Paredes.

La qualità e la panchina per scuotere la Roma dal torpore

Mourinho vede i suoi poco concentrati, abulici e senza ritmo, incapace di incidere contro un avversario che non aveva chissà quali armi per poter impensierire. Così lo Special One, che in avvio aveva optato per un sostanzioso turn over, dà una scossa alla squadra con i pezzi forti seduti in panchina.

Nel corso della ripresa la luce arriva con l’ingresso di Dybala, velocità e idee al servizio della squadra. La qualità fa la differenza, il resto lo fa Lukaku, titolare anche a Tiraspoli alla ricerca della forma migliore. E il belga, totalmente assente nel primo tempo per mancanza di rifornimenti, si ritrova decisivo per conquistare i tre punti e inaugurare nel migliore dei modi il nuovo cammino in Europa League.

L’unica nota stonata della serata per il tecnico portoghese, rimasto in tribuna per scontare la squalifica Uefa, è il nuovo infortunio di Renato Sanches, costretto a chiedere il cambio al 27mo minuto per un problema muscolare, anche se, va detto, l’ex Psg è stato completamente estraneo al gioco fino a quando è rimasto in campo.

La Roma si gode così la vittoria in vista del prossimo impegno contro il Servette del 5 ottobre, un bottino di tre punti importante per evitare i play off.

GSpin

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3 commenti

  1. Lambert ha detto:

    Abbiamo una squadra forte questo anno ma bisogna migliorare nel gioco altrimenti non andremo lontano il quid in più non può essere sempre e solo Dybala Lukaku

  2. Paolo ha detto:

    Ma quale Lukaku!!!! Se non fosse per Cristante ma dove si va??? Il mercato dei parametri zero non porta a nulla! E speriamo rientri presto il Capitano, che tra Paredes e gli altri nessuno è alla sua altezza.

    • leo ha detto:

      eh si, c’e’ bisogno di pellegrini per giocare in 10 con coscienza.l altezza di pellegrini ?? l’hai visto nella playstation mi sa.