24 Febbraio 2023

ElSha e Belotti, il lusso di una panchina da quasi 250 gol

L'italo-egiziano e l'ex Torino formano una coppia di riserve di 'lusso'. Mourinho ha fiducia in loro e i risultati si vedono

Non tutte le squadre italiane ed europee possono dire di avere in panchina due attaccanti con un totale di quasi 250 in carriera. La Roma puó. Dopo un avvio di stagione opaco, il 2023 di Stephan El Shaarawy ed Andrea Belotti è iniziato col piede giusto. Il Faraone ha avuto un ruolo da protagonista nelle ultime uscite giallorosse, risultando tra i piú positivi della squadra. Il Gallo ha lottato, sgomitato per raccogliere più minuti possibili e, dopo vari episodi sfortunati, ha trovato il gol che ha aperto le danze nella vittoria col Salisburgo.

La rinascita del Gallo

Non che ci sia tanto da stupirsi se due calciatori cosí, ormai da anni nel giro della Nazionale, riescano ad essere decisivi pur non essendo le prime scelte del loro tecnico. I numeri parlano da sé: tra campionato (Serie A, B e C) e coppe varie, Belotti ha totalizzato la bellezza di 147 gol, 106 solo in A. Cifre di tutto rispetto, per un giocatore che ha compiuto 29 anni un paio di mesi fa e che ha potenzialmente ancora diversi anni ad alto livello davanti a sé. Dopo un inizio di stagione difficile, culminato con il rigore sbagliato contro il ‘suo’ Torino, il Gallo ha saputo resettare e ripartire con una convinzione diversa nel nuovo anno.

La mentalità del Faraone

Anche per Elsha il bilancio è di tutto rispetto, considerato che la posizione in campo non è quella della prima punta e che, anzi, in carriera ha quasi sempre avuto anche il compito di sacrificarsi per la squadra in fase di ripiegamento. Le reti segnate tra campionati (italiani e stranieri) e coppe sono 95, di cui più della metà solo con la maglia della Roma. Un dato importante, ma che da solo non racconta quello che è l’atteggiamento dell’italo-egiziano da quando è arrivato (e poi tornato) nella Capitale: impegno massimo nonostante le tante panchine. Mai un comportamento che potesse danneggiare il clima dello spogliatoio, e mai polemiche plateali con allenatore e compagni. Tutte qualità che non entrano nei tabellini delle partite, ma che rendono un giocatore fondamentale per la sua squadra.

Valerio Bottini

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1 commento

  1. gae 57 ha detto:

    Due grandi professionisti. Poche chiacchiere, niente gossip, tanti fatti. Il pubblico lo riconosce e gli tributa il giusto riconoscimento. Teniamoceli stretti.