Dybala, rincorsa verso la finale: la Roma aspetta e Mourinho studia la strategia
Verso la finale di Europa League Siviglia-Roma: l'argentino ha recuperato e punta al match di Budapest. Ecco la strategia di Mourinho
Getty Images

ROMA DYBALA FINALE – Dal primo minuto o no? Questo è il problema. Ieri si è registrata la svolta definitiva in merito alla presenza a Budapest di Paulo Dybala. L’argentino sta meglio, il dolore alla caviglia è passato e la Roma potrà contare su di lui in vista della finale di Europa League: calcio d’inizio domani alle 21.
Resta solo da capire quale tipo di gestione deciderà di adottare Mourinho. Oculata e meticolosa, dato che l’ultima presenza del numero 21 risale ad inizio maggio con l’Inter, oppure schierarlo addirittura titolare. La cosa certa è che contro il Siviglia la squadra potrà giocarsi anche la carta del suo diamante prezioso.
Dybala ci prova, le ultime in vista della finale
L’ultima partita dall’inizio l’ha giocata il 13 aprile scorso, a Rotterdam, nel catino infuocato del De Kuip, dove la Roma si giocava l’andata dei quarti di Europa League. Poi un problema muscolare lo ha messo fuori causa dopo appena 26 minuti, ma da quella partita lì ad oggi sono già passati ben 47 giorni, scriva La Gazzetta dello Sport.
Paulo Dybala vuole provarci davvero, a tutti i costi, anche rischiando qualcosa più del dovuto se necessario. Del resto, una finale europea val bene anche qualche rischio e qualche ansia in più. E la Joya non è certo uno che si tira indietro, da questo punto di vista. Magari Dybala sarà disponibile per una mezzora, magari riuscirà ad essere decisivo anche solo con un semplice spezzone di gara.
Dybala, dopo quella partita con il Feyenoord, ha giocato poi solo quattro spezzoni di partita. Proprio a Bergamo, contro l’Atalanta, al problema muscolare si è aggiunto poi quello alla caviglia sinistra, dopo il brutto fallo subito da un altro argentino, Palomino. Per giorni Dybala ha sentito dolore, soprattutto quando andava a calciare il pallone.
Adesso, però, anche grazie alle tante ore di fisioterapia ed al lavoro dello staff di José Mourinho, Dybala avverte sensazioni migliori rispetto a quelle precedenti. Ieri, ad esempio, la Joya si è allenato con il gruppo e questa mattina dovrebbe fare esattamente lo stesso, prima di partire poi nel pomeriggio con la squadra da Fiumicino (ore 15) alla volta dell’Ungheria.
Il problema del dolore, ovviamente, è superabile, sostanzialmente per due motivi. Il primo perché le dolenzie per l’argentino sono minori rispetto ai giorni precedenti e il secondo perché in caso di necessità ci sono sempre gli antidolorifici. Insomma, sul dolore ci si gioca su, soprattutto poi se in ballo c’una partita che vale un trofeo così importante come l’Europa League.
Il vero problema, invece, è la sua condizione atletica, lo stato di forma, la brillantezza con cui Dybala arriva (o no) a questa sfida. E da questo punto di vista, ovviamente, i segnali non possono essere certo incoraggianti. Il fantasista argentino non gioca una partita vera (e intera o giù di lì) dal match in casa del Torino. A meno di clamorosi colpi di scena, Dybala domani dovrebbe partire dalla panchina, per poi entrare in corsa e cercare di lasciare il marchio.
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