DOTTO: “Mi sono addormentato vedendo la Roma”, GIANNINI: “Assenza di Pallotta assordante, Totti alzi la voce”

SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.
Giancarlo Dotto a Tele Radio Stereo: “Ho provato noia e malinconia nel vedere la Roma. Mi sono addormentato nel guardarla e non mi era mai successo. E’ una squadra opaca e priva di estro, rabbrividisco nel pensare che qualcuno faccia una campagna per trattenere Ranieri. Non lo voglio per la mia Roma. Preferisco tentare l’azzardo che morire di noia. Alla fine se non arriva Conte e fai un discorso serio a Gasperini lui ci viene. Addirittura richiamerei Spalletti a Trigoria se dovesse finire la sua esperienza all’Inter“.
Federico Nisii a Tele Radio Stereo: “Sono naufragate ieri gran parte delle possibilità di arrivare quarti. Io non sopporto che ci siano giocatori che vanno in campo nel modo che abbiamo visto e che non capiscano il valore di un singolo pallone in un momento di una partita e di una stagione. Queste cose non devono spiegartele allenatore o mental coach, se non lo capisci da te vuol dire che il mark è quello. Se venisse Conte, o uno come lui, la prima cosa che deve andare a stanare è capire come sia possibile che ci sia questo marciume nell’anima dei singoli giocatori. Sono preoccupato e atterrito per ciò che ci aspetta nel futuro”.
Giuseppe Giannini a Centro Suono Sport: “Credo ancora al quarto posto, ho giocato a calcio per tanti anni e interpreto certi segnali: il rigore sbagliato da Sanabria, che avrebbe potuto condannarci, ti può dare ancora una chance per lottare, ma correre, non camminare, come si è visto per diversi minuti a Marassi. L’assenza del presidente, che manca da Roma da un anno, è assordante: perchè non si presenta e sbatte i pugni sul tavolo? Totti? Capisco che abbia un contratto, che deve rispettare i ruoli di tutti, ma è arrivato il momento di prendere in mano la situazione. E’ l’unico garante dei tifosi romanisti, è l’unico rappresentante di un intero popolo. Dovrebbe essere più spietato, farsi sentire, andare davanti alle telecamere, alzare la voce. Nella Roma mancano riferimenti, idee chiare, c’è troppa confusione e i calciatori respirano questo clima, scendendo in campo svogliati come accaduto ieri: mi sto giocando la vita e a due minuti dalla fine marco a zona su un calcio d’angolo? Follia totale…”.
Checco Oddo Casano a Centro Suono Sport: “A Genova una Roma aleatoria e anonima, come per buona parte di questa infausta stagione. Ti stai giocando il quarto posto, sei costretto a vincere ed entri in campo spaesato, disordinato, con la testa altrove, senza grinta e cattiveria. La Roma non merita di andare in Champions e soprattutto ha sempre creduto di arrivarci per grazia divina, dimenticando forse che c’era da allenarsi e giocare con un’intensità e una voglia totalmente diverse. Qui viene vissuto tutto come normale: 50 infortuni muscolari, giocatori che insultano i tifosi, altri che non riescono a fare due passaggi di seguito a 4 metri, allenatori cambiati ogni 18 mesi, un presidente fisicamente assente da oltre 1 anno. E’ veramente uno scenario amaro, nel quale nessuno sa a chi o cosa aggrapparsi. Spero vivamente che la Roma ingaggi Conte, unico personaggio in grado di accorciare i tempi di quella che sarà l’ennesima rifondazione. Se la Roma dovesse ripartire dai preliminari d’Europa League, sarebbe una sorta di ritorno al futuro, all’inizio dell’esperienza americana con Luis Enrique in panchina. Un tragicomico gioco dell’oca”.
Max Leggeri a Centro Suono Sport: “Si respira un clima di depressione sportiva, come se tutto fosse stato perso ieri a Marassi. Ma per il resto della stagione dove eravate? Una serie di delusioni senza soluzione di continuità, a cui si è aggiunta l’ultima perla di Genova. Ho letto che ieri si è infranto il sogno Champions… io mi sono disperato l’anno scorso per la semifinale persa contro il Liverpool, non per un miserabile strapuntino come il quarto posto, che quasi certamente è sfumato a causa dell’ennesima scialba, ignobile, vergognosa prestazione stagionale. Mi ritengo un fortunato: negli anni 80′ ho fatto il tifo per la Roma di Liedholm la squadra più forte al mondo. Ci piacerebbe sognare in grande, invece assistiamo alla disgregazione della Roma, che grazie all’operato di un inetto, è crollata dagli 87 punti ai 59 attuali in due anni. Uno scenario apocalittico, che questa tifoseria non merita e c’è qualcuno che con il solito fare da radical chic, ancora difende l’indifendibile…”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio Pomeriggio: “Vi riferisco di un Pallotta molto stizzito e anche nei confronti dei suoi: voleva il cambio di Eusebio Di Francesco dopo Bologna-Roma e anche dopo Fiorentina-Roma 7-1. Non lo ascoltarono, poi hanno fatto il cambio e si vede che Ranieri ha potuto incidere fino ad un certo punto, anzi se vogliamo essere pignoli ha inciso in negativo: su 9 partite, la media punti è di 1,66 contro 1,69 di quella precedente. La Roma è anche indietreggiata e quindi Pallotta non riesce a capacitarsi”.
Franco Melli a Radio Radio Pomeriggio: “Non possiamo passare la vita a dire bene di un allenatore una settimana ed un’altra settimana a parlarne male. Pallotta arrabbiato? Stava meglio se non avesse venduto i giocatori migliori”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio Pomeriggio: “Una partita molto brutta con errori da una parte e dall’altra. Ieri l’Atalanta ha conquistato la Champions e mi sembra anche giusto, visto che gioca meglio di Lazio e Roma. Ieri, salvo clamorose sorprese, abbiamo avuto un verdetto”.
Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “La notizia di questa stagione è quando la Roma gioca bene. Quello che abbiamo visto ieri è l’andazzo di tutta la stagione: una squadra che fatica, farriginosa, che poi ha dei lampi grazie ad alcune individualità”.
Marco Cassetti a Tele Radio Stereo: “Lascio l’1% di possibilità che la Roma possa arrivare nelle prime quattro. Mi aspettavo una partita interpretata in modo diverso, il Genoa, con tutti i suoi limiti, ha dato tutto ciò che aveva. La Roma ha agevolato il Genoa in tutto per tutto, in uno stadio tra l’altro vuoto. La squadra è venuta a mancare nel momento clou. Peccato”.
Dario Bersani a Tele Radio Stereo: “Non è il caso di disperarsi perché l’Atalanta le partite deve giocarle e vincere, ma qualcosa è successo: la Roma non doveva perdere punti, ora ne deve fare 9 e sperare che i nerazzurri incampino due volte su tre e che non torni sotto il Milan vincendo stasera. C’è grande amarezza, pensavamo di averla vinta, ma nel calcio non è finita finché non è finita. Bisogna ricaricare le pile, provarci comunque con un morale sicuramente diverso rispetto a prima della gara di ieri”.
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Hanno provato a vincere con le plusvalenze, ma quante volte lo abbiamo detto: “Attenzione, che con la politica delle plusvalenze, un anno ti può andare male, basta sbagliare qualche scelta”. Lo abbiamo detto tante volte. Si sono creduti più bravi degli altri ma non lo sono mai stati”.
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Loro ancora credono nella strategia delle plusvalenze, altrimenti non avrebbero contattato Campos dopo Monchi. Quando si parla di Petrachi e Conte io continuo a pensare e sperare che ci sia qualcosa o qualcuno dietro”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “La partita di ieri mi sembra il completamento di una stagione deludente. Questa non è una squadra in grado di condurre un’annata in porto. Non ha lo spessore, la preparazione fisica. Ci sono degli errori evidenti, anche dei giocatori. Se i calciatori ieri ridono significa che non c’è dietro una società che gli fa capire l’importanza di arrivare in Champions. Se la Roma fosse una squadra ieri la partita l’avrebbe vinta anche se non meritava. A Roma se non arriva Conte non va bene nessuno. Tuchel? Magari”.
Marione a Centro Suono Sport: “E’ difficilissimo parlare della partita di ieri. Era stata controllata dalla Roma fino al gol preso con Fazio, Nzonzi e Schick che guardavano. Ma questi sono giocatori che in questo momento non possono giocare a calcio e nella Roma. Questa squadra è moscia, ci ha provato ma ha giocatori che non si possono guardare, che non sono cattivi, sono scarsi, scarsissimi”.
Ubaldo Righetti a Tele Radio Stereo: “La società deve incidere di più sulla mentalità dei giocatori. Ecco perché la Roma sta cercando una figura vincente come Conte, perché lui non fa solo un lavoro di campo. Con lui tutto l’entourage dirigenziale deve mettersi le scarpe da ginnastica, pronto ai cambi di direzione. Parlare di Genoa-Roma è una noia, la Roma ha avuto un atteggiamento passivo. Non si è visto nemmeno l’impegno che chiedeva Ranieri a questa squadra”.
Riccardo ‘Galopeira’ Angelini a Tele Radio Stereo: “Il quarto posto era l’obiettivo minimo della Roma. La storia di questa squadra è così, la Roma non vince. Manolas ogni volta che incontra un attaccante scarparo fa fatica. Il greco non ama il contatto fisico. Quando Manolas e Pellegrini giocano bene la squadra gira, altrimenti va in difficoltà. Zaniolo sta pagando tutto quello che lo ha investito. Non era il salvatore della patria prima e non è scarso adesso. Petrachi non può cambiare le sorti di una società, non è lui che porta Conte. La crescita passa dalla credibilità: non si sa chi decide, non si sa quale sia il progetto. Vedere la Roma così mi deprime e mi fa star male. Quello che a mi deprime è la mancanza di capacità e di crescita. Non si può passare da Monchi a Petrachi, c’è qualcosa che non va”.
Daniele Lo Monaco a Tele Radio Stereo: “Il gol di El Shaarawy poteva essere un segno del destino e invece non lo è stato. Prendere gol al 90′ in quella maniera non lo comprendo: 3 giganti della Roma non prendono la palla e Mirante esce a vuoto. Avevamo tutti la speranza che fosse cambiato qualcosa nei giocatori. I danni commessi in questa stagione costeranno cari alla Roma. Ci sarà inevitabilmente un ridimensionamento finanziario della Roma. Ranieri è il meno colpevole di tutti, ma non è riuscito a cambiare qualcosa in maniera sostanziale. Ieri abbiamo visto un Manolas imbarazzante, Fazio lo ha salvato un paio di volte. Se la Roma arriva quinta è un fallimento. Zaniolo? Si sta sprecando il potenziale di questo ragazzo, è penalizzato dal fatto che non gioca nel suo ruolo”.
Alessio Nardo a Tele Radio Stereo: “Zaniolo prima giocava bene in qualsiasi posizione, adesso c’è un calo da parte sua”.
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Nelle ultime partite si era avuta l’idea di una squadra più solida e tranquilla. Il Genoa ha provato a reagire e ha trovato un meritato pareggio. Può essere uno stop decisivo per la Roma, sono due punti pesantissimi. Ora dire che Ranieri ha sbagliato tutto non mi sembra vero, i risultati però sono quelli che decideranno il futuro della squadra e dell’allenatore. Le partite degli ultimi tempi sono tutte molto simili, avevi la garanzia di non prendere gol e invece stavolta è andata così. Juve-Roma? I giallorossi dovranno dimostrare di avere fame di vincere, alla Juventus basta poco per fare un gol. Ci vorrà un’altra Roma”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Se l’Atalanta va in Champions, molti direttori generali e ds degli altri club dovrebbero dare le dimissioni, o essere mandati a casa”.
Fernando Orsi a Radio Radio: “La Roma ha creato tanto ma ha pure subito molto. Se non sei concentrato al 90′ su un calcio d’angolo è giusto che non ci vai. E’ difficile pensare che la Roma possa andare in Champions dopo questo risultato. Il gol al 90′ di Romero è lo specchio di questa stagione”.
Mario Mattioli a Radio Radio: “La Roma ieri ha rischiato anche di perdere, perché in genere nei rigori il pallone finisce dentro. Le è andata bene. Squadra molle, i giocatori sembrano impiegati ministeriali che fanno solo il minimo. In Champions vanno Juve, Napoli, Inter e Atalanta”.