17 Aprile 2023

Dimmi Bove e quando

Cristante spedisce il rigore sul palo, sulla ribattuta il più veloce ad arrivare sulla sfera è il centrocampista appena ventenne, lesto e lucidissimo a stoppare e tirare, segnando l’1-0.

GETTY IMAGES

Edoardo Bove

Tra Cristante e Pellegrini alla fine la spunta Edoardo Bove. Chi l’avrebbe immaginato. Lorenzo, incoraggiato con uno striscione prima del fischio d’inizio dopo le critiche piovutegli addosso all’indomani del rigore fallito contro il Feyenoord, ha passato la mano. Il destino ha voluto infatti che l’arbitro di Roma-Udinese al 35’ fischiasse penalty per i giallorossi per un fallo di mano concedendo una nuova occasione al numero 7. Pellegrini tuttavia dopo l’errore in coppa e il pallone infranto sul legno, non se l’è sentita. Ha ceduto alla pressione, ai giudizi, alle malelingue, insomma ha passato la mano. Dopo la partita rivelerà che si è trattato di una scelta di Mourinho.

Cristante è di legno, Bove ribadisce il concetto

Tocca a Cristante e ineluttabilmente anche lui sbaglia dal dischetto. Di destro apre troppo il piatto e centra il palo alla sinistra di Silvestri. Questa volta però c’è l’uomo della provvidenza, anzi il ragazzo del 2002. Sulla ribattuta, il più veloce ad arrivare sulla sfera è proprio il centrocampista appena ventenne lesto e lucidissimo a stoppare e tirare, segnando l’1-0. Una favola finita bene e cominciata malissimo, una storia nella storia, quellla di un ragazzo che non ha ancora trovato la sua dimensione ma che quanto a determinazione e corsa ne ha vendere.

E se Cristante è al suo secondo penalty tirato e anche sbagliato – la prima volta sempre contro l’Udinese – Bove è al primo gol in questo campionato. La rete di Edoardo allunga la striscia lunghissima di partite in cui la Roma ha trovato il gol all’Olimpico in questa serie A, ben 9.

PELLE d’oca

Non è mica finita qui. Dicevamo del destino e nel match che consegna a Pellegrini la 100esima fascia da capitano della Roma, arriva anche il gol. La rete del 2-0 che rimette a posto le cose, che riconcilia quella parte di popolo giallorosso che al numero 7 di casa non perdona mai nulla. Pace fatta dopo quel rigore pesantissimo spedito sul palo a Rotterdam, pace fatta dopo quella che ai più è apparsa una rinuncia a riprovarci contro l’Udinese, una resa. Anche se a scegliere è stato l’allenatore.

Mourinho intanto esulta e impacchetta una gran bella vittoria costruita tatticamente schierando un centrocampo a 5 con Wijnaldum mezzala e il solo Pellegrini alle spalle di Belotti (a proposito complimenti per il primo assist giallorosso). E il capitano quando è libero da altri compiti, vede la porta sicuramente con più lucidità. Qualcosa vorrà pur dire se è solo al secondo gol, su tre totali in campionato, arrivati su azione in questa stagione.

E poi c’è tempo anche per il ritorno al gol, un gran gol, di Abraham, spuntato a sorpresa in panchina a seguire il match. A un quarto d’ora dalla fine Mourinho lo spedisce in campo per testarne la tenuta in vista del ritorno di Europa League di giovedì, dopo la lussazione alla spalla. L’inglese La Roma ha sorpreso Sottil con una grande pressione che ha messo in affanno i friulani, per giunta spuntati visto il forfait last minute di Beto.  Ma tanto con la solita e solida, impenetrabile linea difensiva di Smalling e colleghi il clean sheet sarebbe stato prenotato comunque. Chiedere a Rui Patricio!

GSpin

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1 commento

  1. Giorgio ha detto:

    Bove può diventare una mezza specie di Ancelotti, no al Sassuolo