Digne e Marcelo, l’allievo a caccia del maestro nella cornice del Bernabeu

REAL MADRID-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Se messi a confronto, i palmares di Lucas Digne e Marcelo rivelano due storie profondamente diverse, fatte di vittorie più o meno importanti, di differente calibro, scandite nel tempo con diversa frequenza. Il giallorosso, più giovane, deve ancora imparare dal palcoscenico europeo, il galactico insegna il mestiere da tempo sul tetto del mondo. Al Bernabeu saranno avversari. L’uno contro l’altro per combattersi i quarti di Champions League.

LUCAS, MIGLIORABILE TITOLARISSIMO – Con 2785 minuti giocati finora, Digne ha già conquistato un surplus di minutaggio rispetto alla scorsa stagione di 791′. Un dato non male per l’ennesimo azzardo di Sabatini, sempre titolare con Garcia e poi Spalletti, ma con un bagaglio tecnico ancora da confermare. I due gol (arrivati entrambi contro il Carpi) sono il manifesto di un giocatore che sa e può ferire, con il dovere di aggiustare qualcosina in fase arretrata. Al Bernabeu l’occasione per mettersi nuovamente in mostra dopo le spezzettate esperienze francesi col PSG. A caccia del riscatto in giallorosso.

MARCELO, CLASSE E PROFONDITA’ – Cresciuto nel Fluminense e arrivato a Madrid con il peso di dover proseguire quanto iniziato da Roberto Carlos (di cui è considerato il naturale erede), Marcelo è oggi tra i primi cinque terzini sinistri al mondo per potenza offensiva, corsa e tecnica. Lo sa Zidane, che sul brasiliano punta e non poca. Lo sa anche Spalletti, che del classe ’88 ha subìto la grande propensione offensiva nel match d’andata. Out nelle ultime due partite di campionato, ha giocato 13′ nel 7-1 al Celta Vigo, pronto per confermarsi in Champions contro la Roma e cercare la seconda Coppa dei Campioni in blanco.

Riccardo Cotumaccio