DERBY, PIZZUL: “La Lazio non è stata concreta. Adriano scommessa persa”
DERBY – L’ex giornalista e storico telecronista della Rai, Bruno Pizzul, ha parlato oggi ai microfoni di Roma Caffè in onda su Radio Power Station. Il derby è stato uno degli argomenti più toccati:
“La Lazio forse ha giocato meglio, ma non è stata molto concreta. La Roma, invece, con l’ingresso di Vucinic e Menez è riuscita ad invertire la rotta e il risultato gli ha dato ragione. Insomma, una partita sicuramente degna. Mi ha lasciato perplesso lo schieramento iniziale di Ranieri, che ha preferito lanciare Borriello e Adriano dal primo minuto. Il brasiliano non è al top e ha faticato parecchio. Questo giocatore era stato preso come una scommessa, ma si sta rivelando una scommessa persa. Metterlo in campo è stato un azzardo. Se la Roma avesse perso, chissà quante polemiche si sarebbero scatenate intorno a Ranieri.”
La chiave di volta della partita?
“L’ingresso di Menez ha fatto la differenza. Ha rotto la partita, saltando l’uomo e generando superiorità numerica. Il francese mi ricorda Gigi Meroni. Ha un estro e un’imprevidibilità che mi fanno venire in mente l’ex granata”.
A proposito di Francesco Totti, merita di giocare?
“E’ una situazione delicata da gestire, se io avessi un organico un calciatore così, lo farei sempre giocare. Ci vuole un bel coraggio a lasciarlo fuori. C’è qualcosa di simile con quello che accade alla Juventus con Del Piero. Il capitano della Roma è una bandiera e come tale va salvaguardato”.
Infine, un ricordo di Dino Viola:
“Ha fatto vincere lo scudetto alla Roma, ha trasformato la “Rometta” in Roma. Ma a parte questo, l’ingegnere era un vero e proprio gentiluomo. Ha lasciato una traccia profonda nella storia della società giallorossa, ma del calcio italiano. Di personaggi così se ne sente sempre la mancanza”.