Delfino in rete: **Spalletti ha ragione, **il dopo-Totti va programmato subto

19/03/2009 - 0:00

Che la Roma debba programmare il suo futuro senza l’obbligo di dover costruire la squadra attorno a Totti, lo dimostrano i numeri. In questa stagione Totti ha saltato 14 partite di campionato. L’anno scorso idem, tre anni fa idem. Negli ultimi 4 campionati la Roma ha potuto contare sul suo totale apporto soltanto nella stagione 2006/07, anno dei 26 gol e della scarpa d’oro. Se tre indizi fanno una prova, siamo alla resa dei conti. Non si puo’ correre il rischio di gettare al vento un’altra stagione costruendo la Roma attorno a Totti. C’è poco da meravigliarsi dunque delle dichiarazioni di Spalletti che anche quest’anno si è ritrovato a dover fare miracoli e salti mortali per allestire una squadra in grado, senza il suo faro, di poter competere per determinati obiettivi. Totti, tatticamente, è insostituibile. Impossibile trovare un giocatore che possa garantire il suo apporto dal punto di visto tecnico-tattico. In Italia non esiste, e lo dimostra il fatto che neanche Lippi sia riuscito a trovarlo. Totti sostiene di poter giocare ad alti livelli per altri 2-3 anni? Sarebbe fantastico ma chi di voi oggi sarebbe pronto a scommetterci mille euro? Per un Totti al top della forma, senza più problemi al ginocchio, senza più ricadute muscolari, sempre a disposizione, per campionato e Champions League, trovereste un milione di brockers sparsi per il mondo pronti a bancare i vostri mille euro, forse anche 10 a 1. E’ un dato di fatto che tutte le operazioni di mercato degli ultimi anni, sul fronte offensivo, siano purtroppo ruotate attorno alle esigenze di Totti, giocatore fantastico, straordinario, inimitabile, unico, ma purtroppo, a quasi 33 anni e con tanti infortuni alle spalle, non più affidabile dal punto di vista numerico, quantitativo (presenze e gol). Dai voleri di Totti, parliamoci chiaro, sono dipese le cessioni di Cassano e Mancini che oggi, assieme a Vucinic, potrebbero comporre un trio d’attacco da sballo. Al loro posto e alla stessa cifra la Roma oggi si ritrova con Baptista e Menez. Fate le vostre considerazioni. Gli ultimi due scudetti della Roma sono stati vinti non solo grazie alla genialità di giocatori come Falcao e Totti, ma anche grazie ai gol dei centravanti: Pruzzo, Batistuta e Montella. Il messaggio che Spalletti ha voluto lanciare è probabilmente questo: urge un nuovo leader in zona-gol, con o senza l’assenso di Totti. Ogni squadra di serie A ne ha almeno uno: Ibra, Amauri, Milito, Gilardino, Floccari, Di Vaio, Quagliarella, Rocchi, Pellissier, etc. Perche’ la Roma no? Date un bomber a Spalletti, e vedrete che l’anno prossimo si divertiranno tutti, Totti compreso.
Giulio Delfino
(Radio RAI)

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