´Delfino in rete´:** Scudetto solo con il turbo in avvio

19/06/2008 - 0:00

 
MERCATO. In questi europei ho avuto modo di seguire parecchie partite dal vivo e di giocatori che non sono fuoriclasse ma che fanno esaltare il collettivo ce ne sono tanti. La Roma senza troppi fenomeni e con Totti a mezzo servizio, ha appena vinto 3 coppe consecutive contro l’Inter multimilionaria e ha totalizzato 82 punti in campionato, solitamente sufficienti per vincere lo scudetto. Il percorso può tranquillamente essere ripetuto con un paio di innesti all’altezza della situazione. Peccato che andrà via Mancini perchè al di là del suo muso lungo è un vero fuoriclasse, come mi disse un giorno Fabio Capello sul volo per Lisbona. La Roma di fuoriclasse ne aveva tre, ora ne restano due (Totti e De Rossi). Capitolo Aquilani. Mi fanno davvero ridere quelli che mettono in giro voci che riguardano una sua possibile cessione, per giunta alla Juve. Aquilani sarà della Roma a vita, come Totti e De Rossi. Su questo non si discute. PIANO-SCUDETTO. Confermati intoccabili i vari Totti, De Rossi, Aquilani, Perrotta, Mexes e Panucci (che assieme formano l’ossatura di una Roma di altissimo livello europeo) e una volta ritoccata la rosa (Riise è un bel colpo ma non basta), va pianificata una tabella di marcia che, alla luce dello scorso campionato perso al fotofinish, devà essere preparata e studiata a tavolino, assieme allo staff tecnico. Sarà infatti fondamentale programmare una preparazione mirata al raggiungimento della forma migliore già per la fine di agosto (il 31 inizia il campionato), sacrificando, se necessario, anche i primi due impegni di Champions. ROMA TURBO. Al di là degli episodi arbitrali e della scandalosa composizione del calendario, il motivo della perdita dello scudetto da parte della Roma è imputabile alla falsa partenza. Fabio Capello, nell’anno dello scudetto, ebbe un grande merito: quello di far decollare la  sua Roma a razzo, facendo subito il vuoto in classifica, e gestendo poi il vantaggio fino alla fine. Proprio come ha fatto l’Inter di Mancini, turbo per 4 mesi e diesel nei restanti 5. La Roma, prima nel girone di ritorno, deve ripartire a tutta e ritrovarsi subito in testa, come ha fatto l’Inter negli ultimi due campionati. Settembre e ottobre vanno percorsi a pieni giri. Pensarci e crederci sin da oggi, che siamo appena a fine giugno, dovrà essere una dimostrazione di forza, un segnale di rabbia e cattiveria che va messa nel recinto di leoni, nella piscina di squali, sin dal primo giorno del ritiro.
 
Giulio Delfino (Radio Rai)

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...