De Sisti: “Vicenda Serra-Mourinho? Non mi schiero, ma serve rispetto. E su Zaniolo…”

DE SISTI INTERVISTA ROMA – Giancarlo De Sisti, che domani compirà 80 anni, ha rilasciato una lunga intervista all’AGI. Da ex giallorosso, tra i temi trattati c’è proprio la Roma, visto che alcuni dei suoi ricordi più belli sono legati a Trigoria. E poi un commento sulla squalifica di Mourinho, su Zaniolo e il mondo procuratori.
L’intervista
La squalifica di Mourinho
“Io non prendo la parte di nessuno perché non c’ero e non ho percezione delle parole che sono volate – commenta De Sisti – però penso che chiunque, arbitro o allenatore, debba improntare il rapporto sempre nel rispetto ed educazione perché i giovani ti guardano, sei un esempio e devi ricordartelo sempre. Ne sono sempre stato convinto e ai miei tempi sono stato uno dei più educati – racconta – e quando mi rivolgevo ai direttori di gara li chiamavo ‘signor arbitro’ o col cognome. Cristante mi assomiglia? Non particolarmente.
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I ricordi con la Roma
“La mia grande soddisfazione è di essere stato inserito nella Hall of Fame delle due squadre in cui ho giocato, Roma e Fiorentina – spiega – insieme alla consapevolezza di essere stato un esempio per i giovani. Tra i ricordi positivi certamente ci sono l’esordio con la Roma all’inizio degli anni ’60 e poi l’inserimento nel panorama del calcio professionistico – racconta – perché da bambino sogni di fare il calciatore, ma resta un sogno finche’ arriva l’esordio.
Su Zaniolo
“Resto alla mia convinzione di allora e credo che sarebbe meglio se i procuratori non ci fossero proprio”. In quanto a Zaniolo – aggiunge – è un calciatore bravo e fortunato, che ha giocato in nazionale prima ancora di giocare in serie A. E’ bravo, ma Roma è una piazza speciale ma certamente non facile”. E, fa intendere, la famiglia e il procuratore non l’hanno aiutato a fare le scelte giuste.