DE ROSSI: «Roma a vita»

18/06/2010 - 0:00

  
LE PAROLE DI DANIELE DE ROSSI DAL RITIRO DELLA NAZIONALE
 
LEADER – “Non dite che sono un leader perché era stato scritto anche in Germania e poi sappiamo quello che è successo…Come vivo la Nazionale? Mi ritengo fortunato perchè gioco con tutte e due le squadre per le quali tifo, la Roma e l’Italia. La nostra condizione? Continuiamo a migliorare, l’intesa in campo e la condizione fisica. Lippi comunque contro la Nuova Zelanda potrebbe anche cambiare qualcuno, ma dipende dagli infortuni. In ogni caso il modulo cambia poco, l’importante è l’atteggiamento. L’assenza di Pirlo? E’ il giocatore più talentuoso e forse questo spesso è dimenticato. E talento non vuol dire solo colpi di tacco o tunnel…”.
ASTINENZA ATTACCANTI –  “Abbiamo attaccanti che fanno tanti gol e l’ultimo Mondiale lo abbiamo vinto senza grandi goleador, lo abbiamo vinto lo stesso e nessuno si è lamentato. Le due amichevoli contro Messico e Svizzera fanno statistica, ma contano poco perché erano tappe di avvicinamento. La Nuova Zelanda? Ci sono squadre che dobbiamo battere a prescindere perchè siamo l’Italia, non dobbiamo snaturarci in base alle qualità della Nuova Zelanda. Perdere significherebbe comunque uscire dal Mondiale, quindi dobbiamo conquistare i tre punti. La speranza è chiaramente poi quella di arrivare almeno in semifinale”.
TOTTI – “Totti disse che dopo di lui avrei pagato la romanità? Ma forse io e lui paghiamo il fatto di essere schietti e diretti, ma ora non parlo perché siamo ad un Mondiale. Se ho sentito Francesco? No, perché è in vacanza. Sicuramente soffre un po’ di non essere qui, ma la decisione è stata presa insieme a Lippi”.
RADIO PADANIA – “Non è una cosa preoccupante, perchè è un’emittente così piccola….Vuol dire che quando la Padania farà il Mondiale, tiferemo contro”.
REAL MADRID – “Non è cambiato nulla rispetto a quello che ho detto al ‘Sestriere’ perchè solo due giorni fa la presidentessa ha ribadito che non accetterebbe nessuna offerta.  Problemi per il rinnovo? Non penso proprio perchè anche l’ultima volta abbiamo chiuso tutto in dieci giorni quindi ritengo che quando la presidentessa dice che io resterò a Roma, vuol dire a vita e non fino alla scadenza del contratto”.
 

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