Dagli scudetti sfiorati ai flop stagionali: ecco cosa succede quando la società è in vendita

Alessandro Tagliaboschi
03/12/2019 - 10:52

Foto Getty
Dagli scudetti sfiorati ai flop stagionali: ecco cosa succede quando la società è in vendita

ROMA SOCIETA’ – Nonostante la trattativa in corso tra il presidente Pallotta e Dan Friedkin, la Roma sul campo si sta comportando bene, visto che ha vinto 5 delle ultime 6 partite in campionato. Ma non è stato sempre così. Negli anni più recenti, infatti, col club sottoposto a voci societarie i risultati sono stati oscillanti.

Ecco cosa succede quando la Roma è in vendita

Iniziamo dal 2003-04 quando la Naftva Mosca provò ad acquistare la società: Capello perse terreno sul Milan e guadagnò un buon secondo posto. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, dinamica simile quando interessato a rilevare le quote di maggioranza del club era George Soros. Lo Scudetto è stato perso con l’Inter all’ultimo secondo, ma grazie a Spalletti arrivò la vittoria in Coppa Italia. Rendimento diverso, invece, quasi opposto, nel corso della lunga trattativa per il passaggio alla cordata Usa, all’epoca guidata di DiBenedetto, mentre Unicredit prendeva il controllo del club. Se il 2010 fu stellare, con lo scudetto sfiorato da Ranieri, il 2011 fu da dimenticare, visto che – nonostante l’arrivo di Montella – la squadra non andò di nuovo oltre il 6° posto. Impossibile poi dimenticare l’assurda e grottesca storia – primavera 2013 – della trattativa con Adnan Al Qaddumi, che fu soprannominato «lo sceicco di Perugia». La stagione terminò con il 6° posto e l’avvicendamento tra Zeman e Andreazzoli.




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