Cts, Nanni: “Caso Lazio? Le diversità sono strane, bisogna andare a fondo”

LAZIO NANNI – Gianni Nanni, responsabile del Cts per la FIGC (nonché medico del Bologna), ha rilasciato un’intervista a il Corriere dello Sport, nella quale ha parlato del caso tamponi che sta coinvolgendo la Lazio nelle ultime settimane. Queste alcune delle sue parole:
Le dichiarazioni di Nanni
“Un’autorità centrale sarebbe forse più equa per tutti. Come l’antidoping, una cosa del genere. Devi stare a quello che dice, che decide, e se poi c’è qualcosa che va a tuo sfavore puoi avere opportunità per difenderti. Ma in generale sai che c’è un’autorità che decide, verifica e controlla. Va bene se questa autorità centrale è un garante per tutti. Dobbiamo essere certi che questa autorità centrale faccia bene le cose, i test, i prelievi del secreto, che tutto venga letto in maniera uniforme e corretta, che sia uguale per tutti”.
Sul metodo e sui risultati diversi
“Penso che il Synlab, il laboratorio dell’UEFA, utilizzi gli stessi test che si usano qui. Mi risulta che facciano i test molecolari, e quindi mi viene da dire che quello adottato dovrebbe essere un parametro uguale per tutti. Però se si verificano costantemente queste diversità bisogna andarci a fondo. Risultati diversi? E’ molto strano. Credo che questa diversità vada sanata, noi non possiamo avere un arbitraggio che adopera una regola o l’altra, dobbiamo essere certi dell’arbitraggio e basta. Io credo che ci siano delle sensibilità diverse da laboratorio a laboratorio –ma sinceramente non puoi sbagliare tutti i tamponi che fai. Su uno o due, ok, ci può stare, possono esserci delle incertezze. Ma dobbiamo arrivare a una soluzione definitiva”.