Corriere dello Sport, Zazzaroni su Roma-Cremonese: “Alla sagra dell’errore”
Il commento del direttore del Corriere dello Sport in merito alla caduta della Roma in Coppa Italia contro la Cremonese
Foto Tedeschi

Una Roma irriconoscibile, soprattutto rispetto alla trasferta di Napoli, cade in casa contro la Cremonese ai quarti di finale e saluta la Coppa Italia. “Paghiamo un primo tempo orribile” – ha dichiarato José Mourinho nel post gara. E a proposito della prestazione dei giallorossi, ne ha parlato anche il giornalista e direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni.
“Alla sagra dell’errore”
“Tutto il buono di Napoli a Napoli è rimasto – esordisce il pezzo – Tre giorni dopo, contro la Cremonese in un quarto di coppa più che accessibile, la Roma ha mostrato il suo volto peggiore sbagliando tutto quello che era possibile sbagliare. Troppo povera la formazione iniziale e troppi gli errori che hanno portato al rigore realizzato da Dessers e all’autogol di Celik. È stata sfortunata anche, ma non può valere come attenuante, dal momento che non si contano i passaggi fuori registro, le incertezze, gli arretramenti, i grigiori, le confusioni mentali.”
È stata una Roma a lungo imbarazzante – continua l’autore – particolarmente nella prima parte: a un certo punto, sullo 0-2, è sembrata una partita segnata. Dal primo minuto Mourinho ha voluto mostrarci l’altra Roma: fuori Smalling, Matic, Zalewski, Dybala, Abraham e dentro – tutti insieme – Kumbulla, Tahirovic, Celik, Volpato e Belotti. Una rinuncia alla qualità (per questioni di sopravvivenza fisica), un azzardo che la squadra ha pagato pesantemente. Sono così emersi tutti i limiti della rosa, più volte segnalati dal tecnico stesso.
“Ciò che ha maggiormente impressionato – chiude – è stata la mancanza di coraggio e precisione di Cristante, dei giovani Tahirovic e Volpato, la scarsa lucidità di Mancini, sempre in guerra con qualcuno e con se stesso; di Celik abbiamo ormai fatto la radiografia: ha solo la corsa, i piedi a quello gli servono. Però si impegna.”