Coronavirus, Locatelli (Cts): “La temuta impennata non c’è stata, nessun impatto negativo sul rallentamento dei casi”
CORONAVIRUS LOCATELLI – Franco Locatelli, membro del Comitato tecnico scientifico, ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera degli ultimi dati riguardanti l’emergenza Covid-19 in Italia. Queste alcune delle sue parole.
Dati ok in vista delle riaperture
“I dati dell’ultimo bollettino della Protezione civile sono belli, i migliori dall’8 marzo ad oggi dal punto di vista della mortalità. Si è ulteriormente ridotta la pressione sulle terapie intensive. Solo due regioni, Lombardia e Piemonte, presentano numeri di positivi a tre cifre. Le misure di contenimento hanno impedito all’epidemia di dilagare al centro, al sud e nelle isole. Cominciamo ad avere dati di un certo interesse che danno respiro, a 12 giorni dalle prime riaperture. La temuta impennata non c’è stata, nessun impatto negativo sul rallentamento dei casi. Ottima premessa per la prossima fase. Con un approccio di riaperture graduali i livelli di rischio si sono mantenuti bassi”.
Regioni da tenere sotto controllo
“Siamo su livelli tranquillizzanti, significa che non c’è una preoccupazione particolare. Le tre Regioni da tenere sotto controllo sono Lombardia, Molise e Umbria dove il rischio viene considerato moderato anziché basso come nel resto del Paese. Se in Lombardia, Lazio o Campania che hanno milioni di abitanti in più fosse successo quello che è accaduto in Molise (un funerale non autorizzato ha dato il via a un focolaio, ndr) sarebbe stato un vero problema”.
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