Coronavirus, ipotesi sulla Fase 2: si allenta la morsa sulle attività all’aperto, graduale ritorno alla socialità
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CORONAVIRUS FASE 2 – Cosa succederà il 4 maggio? E’ la domanda che si sta ponendo la maggior parte degli italiani negli ultimi giorni, curiosi di sapere se ci sarà un ritorno alla vita di tutti i giorni. Secondo quanto riporta La Repubblica, non si avrà un ritorno alla piena normalità, per quello si dovrà ancora attendere. Evitare gli assembramenti resta l’imperativo, ma ci sarà qualche novità. L’intenzione del Governo, infatti, è di riaprire parchi e ville all’aperto anche se con ingressi controllati e contingentati che garantiscano il distanziamento anche tra i bambini, che dovranno essere sempre accompagni dai genitori o da una persona adulta. Da evitare attività di gruppo come le partite di calcio. Per i più grandi, ma sempre minorenni che escono da soli, oltre all’obbligo di mantenere la distanza di un metro c’è allo studio l’ipotesi di limitare gli incontri a 3-5 persone.
Jogging e amici
La morsa sulle attività motorie sarà allentata. Resterà naturalmente il divieto di andare in palestra e di fare sport di gruppo all’aperto, ma c’è sul tavolo l’ipotesi di fasce orarie riservate ai runner. Non è escluso che possa essere consentito riprendere l’attività in impianti sportivi all’aperto (ad esempio il tennis) vietando l’uso di docce e spogliatoi. Un altro capitolo è senza dubbio la vita sociale. “Se poche persone e in spazi e condizioni che garantiscono le distanze potrà essere consentito. Non si comprenderebbe perché posso stare in ambienti chiusi con altre persone in ufficio o su un mezzo pubblico e non a casa mia. Bisogna fidarsi ed educare le persone e gli italiani, fino ad ora, hanno dimostrato di rispettare le regole” dice il sottosegretario alla Salute Zampa. “Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini e la soluzione possibile è questa, considerando anche il senso di responsabilità delle persone” aggiunge il sottosegretario Pierpaolo Sileri. Dunque gradualmente si tornerà ad una ripresa della socialità, con la raccomandazione di attività e incontri ristretti e sempre a distanza.