Cori razzisti: cosa rischiano Roma e Lazio
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CORI RAZZISTI ROMA LAZIO – I cori di stampo razzista intonati da alcuni tifosi potrebbero costare cari a Roma e Lazio. A rischiare di più, scrive gazzetta.it, sarebbero i biancocelesti, a causa dei cori antisemiti reiterati nel tempo da parte dei propri sostenitori. Ad essere finiti nell’occhio della Procura Federale sono le frasi antisemite rivolte ai rivali giallorossi durante lo scorso derby della Capitale.
La posizione della Lazio
Il Giudice Sportivo si era riservato di decidere entro domani, 4 aprile, dopo aver predisposto un ulteriore approfondimento in merito all’accaduto. Adesso però, è possibile che venga richiesto, come fatto in precedenza, un ulteriore approfondimento alla Procura Federale prima di pronunciarsi. Secondo il rapporto redatto dagli ispettori federali presenti all’Olimpico durante la stracittadina, il coro è stato cantato per tre volte nel pre-partita e per altre tre durante la gara dall’intera Curva Nord, occupata da circa 7.500 persone. Ad aggravare ulteriormente la posizione del club di Lotito, si aggiunge il comportamento tenuto da alcuni tifosi del settore ospiti durante la sfida disputata a Monza, dove sono stati chiaramente uditi i medesimi cori antisemiti.
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La posizione della Roma
La Roma, invece, potrebbe incorrere in una pesante sanzione o, nel peggiore dei casi, in una giornata di squalifica della Curva Sud. Gli ispettori federali presenti ieri allo Stadio Olimpico per Roma-Sampdoria, hanno segnalato il coro di discriminazione razziale rivolto a Dejan Stankovic, evidenziando peraltro come José Mourinho abbia tentato “invano” di stoppare il coro con un gesto rivolto alla curva giallorossa. Il coro è stato attribuito alla Curva Sud (6.302 presenti) senza indicare la percentuale di tifosi che lo hanno intonato.