• Consob, massima allerta sulla Roma

    04/09/2009 - 0:00

     
    (MF/Milano Finanza) – Sarà anche uscita dalla black list, ma sulla As Roma resta il bollino rosso di massima allerta da parte della Consob. I riflettori della commissione guidata da Lamberto Cardia non sembrano volersi spegnere quando si tratta della Roma. Da quando il magnate statunitense George Soros mise gli gli occhi sulla squadra di Francesco Totti nell’aprile del 2008 (l’esito dell’indagine avviata all’epoca dalla Consob non è ancora stato reso noto) si sono susseguite notizie, indiscrezioni, rumors e voci di ogni genere sulla possibile cessione del club giallorosso.
     
    Molto spesso si è trattato di notizie “price sensitive”, in grado cioè di alterare l’andamento a Piazza Affari del titolo e per questo continuamente sotto il monitoraggio della Consob. Non è sfuggito al faro di Cardia l’imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, cioè l’ultimo che in ordine di tempo si è detto seriamente intenzionato a presentare una manifestazione di interesse per il club. Nella sua intervista rilasciata al Corriere dello Sport lo scorso 25 agosto, Angelini ha ribadito non solo il suo interesse a diventare proprietario del club sostituendosi alla famiglia Sensi, ma ha anche parlato di cifre: 130 milioni per il 67% delle azioni in mano ai Sensi, più i fondi necessari a lanciare un’Opa, per un’operazione complessiva da 220 milioni di euro. Le sue parole non hanno lasciato indifferente nè il mercato nè la Consob, che ha immediatamente inviato una lettera di richiamo, un warning, nel quale si ribadisce l’obbligo di utilizzare la massima prudenza sulle esternazioni in merito a una società quotata come la As Roma.
     
    Ma Angelini non è stato l’unico a essere stato avvertito. Anche all’amministratore delegato della società giallorossa, Rosella Sensi, la Consob ha inviato, sempre a stretto giro, una raccomandazione a seguito delle dichiarazioni rilasciate, in risposta a quelle di Angelini, il 26 agosto sulla Gazzetta dello Sport. Anche in questo caso la Consob ha chiesto maggiore prudenza nelle esternazioni. Una par condicio chiara e trasparente per evitare rischi di manipolazioni informative o ancora peggio di aggiotaggio. D’altra parte gli uomini di Cardia sono stati chiamati direttamente in causa nella vicenda da Angelini da qualche organo di informazione. Senza alcuna conferma è stata infatti fatta circolare l’ipotesi che nell’audizione di luglio davanti alla Commissione di controllo sulla borsa l’imprenditore farmaceutico avesse fatto retromarcia circa le proprie intenzioni di acquistare il club calcistico capitolino.
     
    Un’ipotesi inverosimile visto che alle audizioni viene apposto il segreto e visto soprattutto che Angelini ha confermato qualche settimana più tardi lo stesso medesimo intento di acquistare il club. Un desiderio che potrebbe essere più che un semplice sogno. Ieri sera secondo quanto risulta a MF/Milano Finanza, c’è infatti stato un incontro interlocutorio proprio tra l’imprenditore romano e i vertici di Unicredit, azionista al 49% di Italpetroli, la holding che controlla la As Roma. Oggetto di discussione: il futuro del club. La banca di Piazza Cordusio si è detta interessata ad esaminare il progetto di Angelini e anche ad appoggiare eventualmente la sua candidatura all’acquisto.

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