CONFERENZA STAMPA MONTELLA: ‘Non mi sento un traghettatore’ (FOTO)

22/02/2011 - 13:59


CONFERENZA MONTELLA – La conferenza stampa di Vincenzo Montella alla vigilia di Bologna-Roma:

LE PAROLE DI ROSELLA SENSI

Complimenti, in bocca al lupo. Hai detto ‘Accetterò consigli però deciderò io’. La prima cosa che dovrai fare per questa Roma che ha bisogno di rialzarsi…
“Mah  fa piacere che le cose che dico si sappiano subito, perchè non sono parole dette alla stampa ma  detteinternamente. Questo non è una novità , non mi dà nemmeno più di tanto fastidio sinceramente. Ho accettato con entusiasmo perché sono convintissimo e lo dico sinceramente perché ho una grossa fortuna., di allenare nella Roma giocatori molto forti che adesso stanno attraversando un momento, secondo me, psicologico non idoneo, ma questo perché sono giocatori, persone per bene, sensibili che sannoa affrontare questa situazione. Talvolta sarebbe meglio avere il carattere un po’ più spigoloso, sono ragazzi sensibili. Credo molto nella loro voglia di rivalsa. anche per se stessi non sollo verso la situazione o verso qualcuno. Per me sarà importante parlare  soprattutto con ognuno di loro, cosa che sto facendo,  anche individualmente. Poi credo molto, ripeto, nelle loro potenzialità sia umane ma anche tecniche”

Si è parlato di Roma sul genere spallettiano. E’ verò? Cambierai molto? Ti ha lasciato molto Spalletti?

“Mi ha lasciato la panchina (ride, ndr)

Sarà una Roma molto diversa rispetto a quella che ha lsciato Ranieri?

“Io credo che in 2 giorni sia difficilissimo poter impostare  un sistema di gioco, poter insegnare un sistema di gioco. Credo che questi giocatori abbiamo bisogno di altro in questo momento.  Però credo di poter dire di andare avanti con un’idea unica per quanto è possibile con il sistema di gioco e anche  di rendere piccole variazioni perché c’è poco tempo e c’è bisogno di capirsi subito in questo senso. Credo al contempo che i giocatori migliori , che io adesso reputo i migliori, debbano giocare nelle loro posizioni dove possono esprimersi al meglio. Quindi questo posso dire adesso in più sul sistema di gioco non dico perché c’è un’avversaria che ci studierà, studierà anche quello che dico io e non voglio dare e non voglio dare assolutamente vantaggi all’avversaria”

Parallelismi con i Giovanissimi?

“Parallelismi non è giusto farli, i ragazzi sono ragazzi e gli adulti sono adulti . Come ho detto prima la squadra deve mettere i giocatori migliori nelle condizioni di esprimersi al massimo poi c’è la fase di possesso, la fase di non possesso palla e quella va fatta. Soprattutto per me sarà importante trasmettere che tra le due fasi quella più importante è quella di transizione il che vuol dire che bisogna passare il piùù  veloce possibile passare da una fase all’altra e questo fa la differenza”

I nomi dei componenti del tuo staff sono quelli che sono circolati?
Eravate bene informati”

Il problema più grande di questo gruppo?
“Da esterno sicuramente un blocco psicologico. In questo sono contento giochiamo subito dopo il Genoa e sono contento che giochiamo in trasferta. Perchè come hoo detto prima questi sono ragazzi che, la maggior parte di loro, sono sensibili, che si tengono dentro questo malessere che vivono che sentono anche a livello generale per cui  devono liberarsi  di questo e credo sia il primo passo per farli esprimere in base a quelle che sono le loro potenzialità”

Hai parlato con Ranieri?
“Sì”

Secondo lui non tutti avevano espresso il senso d’appartenenza nelle ultime settimane. Pensi di migliorarlo?
“Io con Ranieri, voglio precisare, l’ho chiamato per 2 motivi: una per ringraziarlo perché è una delle prime persono che quando ho deciso di fare l’allenatore l’ha saputo per una coincidenza che eravamo insieme e m’ha dato dei consigli, perché lo stimo e perché penso che è giusto così. Non sono andato nel dettaglio perché penso che io mi debba fare la mia idea, da dentro da oggi, da ieri non da quello che è successo, non ho chiesto altro, è stato un saluto non di circostanza”

Tu hai giocato con alcuni dei giocatori che adesso allenerai. Credi che possa essere un problema per te quanod dovrai fare delle scelte

“Questa domanda me la sono posta prima di accettare, e mi sono anche risposto che per me è stato più difficile lasciar fuori dei ragazzini che avevano voglia di giocare, per me la domenica, ho fatto una finale scudetto, è stato il giorno più triste”

Si sono fatti paragoni con Guardiola. Quando hai deciso di accettare hai pensato potesse essere salto troppo grande?

“Sinceramente il mio programma personale era leggeremente diverso, però c’è stato un entusiasmo con sicurezza. Mi sono preso un po’ di tempo, qualche ora ma ho accettato con molta sicurezza. Sono sicuro e consapevole a cosa vado incontro, basta vedervi oggi. Sono  convinto e sono sicuro che non si può, anche vincendo tutte le partite, avere l’unanimità mediatica e non solo, anche da parte dei giocatori, sono perfettamente consapevole a che vado incontro e ho accettato con molta serenità”

Hai già deciso il portiere titolare della tua Roma?
“Credo che sarà uno nel senso che chi sceglierò giocherà. Il portiere deve essere sicuro. Avere il posto a meno che non ci siano cose clamorose. Ho già parlato con i portieri, con entrambi e stasera  al massimo domani comuicherò loro chi ho scelto, domani sceglierò”

Hai già una formazione tipo, con un’idea base degli altri 10?
“Sì sinceramente penso di avere la mia idea, ma questo non significa che giocano 11 e gli altri no o chein detrminate partite non possa partire chi precedentemente è stato in panchina. Ho la fortuna di avere rosa ampia di alto livello., almeno 16 giocatori che potrebbero giocare in una squadra di alto livello come la Roma.  Penso di avere l’imbarazzo della scelta. Però questo non significa pesare il minutaggio, so benissimmo che dovrò scegliere”

Ti senti traghettatore o pensi di sfruttare la vetrina per affascinare anche la nuova proprietà…

“Sinceramente sono discorsi che non mi toccano. Io ho accettato mettendo a disposizione la mia serietà, il mio impegno, spero la mia competenza. Poi il resto non mi interessa, così come non mi interessa che voi ne parliate, non mi interessa che qualche allenatore si presenti, si promuova, non mi interessa che  si parli di Ancelotti., tra l’altro una persona che stimo moltissimo, un allenatore preparatissimo. Tutto ciò non mi disturnerà, l’ho messo in preventivo.  Non mi sento un traghettatore. Vi do il titolo perchè il mio obiettivo è da qui alla fine dell’anno.  Fare bene da quia alla fine dell’anno. Poi si sa che fa calcio sa che le cose cambiano, cambiano continuamente, per cui non si può parlare di qualcosa di domani perchè può cambiare, loo so benissimo,  nel calcio le cose mutano”

Condividi parole di Mazzone su inesperienza, che ti può dare un vantaggio?

“Intanto lo saluto e lo ringrazio, ha aggiunto anche qualcos’altro, dei consigli. Rispondo con una battuta che non è assolutamente rivolta a Mazzone, una battuta a questa domanda: io credo di avere più molte più panchine in Serie A di molti allenatori di Serie A. (Applauso della sala, ndr). Forse domani sarà l’unica volta che andrò in panchina veramente contento. “

La Roma cercherà di gestire il parco attaccanti. Chiedo a te da ex attaccante, magari qualche problemino lo avrai…

“Credo che un giocatore di alto livello per ambire a una grande squadra come la Roma come altre debba avere un alto profilo. Anche giocando mezz’ora si può essere decisivi. Anche giocando non tutte le partite si può essere amati.  Se io oggi sono qua è per questi requisiti penso. Per cui è la qualità di come si fa il minutaggio, non la quantità. Io  credo molto  al giocatore che si deve incazzare, però non deve venire meno ai suoi dovere, doveri di professionista, di allenamento, ma non deve essere di disturbo agli altri giocatori. Poi se si incazza sono contento, vuol dire che ha qualcosa dentro. Nel momento in cui mi sono incazzato meno ho smesso. L’importante è che il giocatore abbia la voglia di prepararsi  a vincere. Significa anche ingoiare qualcosa”

Domani ci dirai ufficialmente cosa pensi del Campionato…
“E’ un campionato molto equilibrato però  se si guardano  le squadre in testa, sono con merito sì,  ma rispetto aglia ltri campionati hanno perso molto di più”

L’obiettivo di questa stagione? Cosa ti farebbe dire di aver fatto un buon lavoro alla fine di questo campionato…
“Non possiamo guardare a lungo  temine, noi dobbiamo guardare domani. Ambiamo al massimo perché questa squadra può fare il massimo,  ha le potenzialità per fare il massimo, quindi basta fare il massimo che va bene”

Come pensa di intervenire sul problema di concentrazione?
“Bisogna darci dei principii, delle linee guida, come stiamo facendo, vediamo insieme, poi scegliere una strada.  MA bisogna essere tutti consapevoli e convinti. Naturalmente sui principi espressi oggi, sottoscritti dai giocatori, siamo tutti abbastanza d’accordo. Se si prende gol non è tutta esclusivamente colpa dei difensori”

Hai avuto tanti allenatori. Ce n’è uno a cui vuoi ispirarti
“Una dellecose che mi sono chiesto, prima di accettare, dovrò assolutamente riuscire ad essere me stesso.  Se riuscirò ad essere me stesso, va bene così. Prenderò qualcosa da ognuno ma se non sono cose tue non avranno mai lo stesso valore anche per chi le ascolta, l’importante è essere se stessi…”

Trovi delle analogie con la situazione difficile nella stagione dei 4 allenatori?

“Una cosa la vedo, ci sono molti più giornalisti, molte più telecamere e questo vuol dire che la  Roma è cresciuta molto”

In questa stagione ci sono state manifestazioni di insofferenza di giocatori che sono rimasti in panchina o al momento delle sostituzioni. Come pensi di gestirle alla luce della tua esperienza…
“L’ho detto prima. Il giocatore può manifestare, sempre rimanere nei limiti, ma si deve trasformare in spirito di rivalsa, che talvolta può essere anche nei confronti dell’allenatore,  però il rispetto per i compagni e per i ruoli non deve mai venire meno”

Di quanto tempo hai bisogno perché questa sia la tua Roma?
“Intanto non è mia e non sarà mai mia,  la Roma è di chiè, dei proprietari, no ci tengo a questo, dei tifosi, è di tutti, non potra mai essere… Se parliamo sul piano puramente tecnico-tattico ci vorrà del tempo, ma penso di avere giocatori a disposizione molto evoluti che ci vorrà veramente poco….”

“Ci tenevo a ringraziare la famiglia Sensi, Rosella qui in persona, ma lo dico con molta sincerità. Poi un inciso per rispetto per i dirigenti  di questa società che io stimo molto e di Ranieri, io sono stato contattato solo dopo che il Mister si è dimesso. Per una correttezza e per un rispetto che nutro verso i nostri dirigenti. Credo che questo sia opportuno”

(Fine)


TESTO A CURA DI
CLAUDIA FRASCHETTI

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