19 Febbraio 2023

O’ SOLbakken nostro!

Il norvegese classe ’98 alla prima da titolare decide il match con un super gol e un messaggio anche al Salisburgo per il ritorno di Europa League.

Foto Tedeschi

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COMMENTO ROMA VERONA – O’ Solbakken nostro. Il terzo norvegese della storia romanista, dopo John Carew e John Arne Riise, ha messo la firma sulla sua prima da titolare in Serie A. Ha sbloccato un match subito in salita per l’infortunio al volto di Tammy Abraham che ha costretto Mourinho al primo cambio dopo 15 minuti.  Il numero 18, arrivato a Roma a novembre dopo essere stato la bestia nera dei giallorossi la scorsa stagione nel doppio confronto con il Bodo Glimt, è diventato così il nuovo beniamino dei tifosi che anche contro l’Hellas hanno fatto sold-out e hanno potuto accompagnare lo speaker dell’Olimpico dopo il gol con l’atteso “Sol – ba – kken”.

Roma – Verona nel segno di Solbakken

Il classe ’98, nato lo stesso giorno di Piedone Manfredini, il 7 settembre, non poteva presentarsi meglio dinanzi ai 61.000 sugli spalti: al di là del gol, ha convinto per il suo essere sempre in partita e per il grande impatto sul match. Bravo a reagire anche ad alcuni degli errori tecnici che ha commesso, e a proporsi in occasione del gol. Una rete di precisione e cattiveria, un diagonale fulminante all’angolino su cui nulla ha potuto il pur bravo Montipò.  

E se sui social c’è già chi mette a confronto la prolificità del norvegese – un gol ogni 51’ – contro quella di Nicolò Zaniolo – un gol in 896′ – a sorridere è anche Josè Mourinho. Soltanto pochi giorni fa, a inizio febbraio, il portoghese aveva pungolato Solbakken per non essere ancora entrato dentro le dinamiche della squadra. “Non conosce la differenza tra 3-5-2 e 3-4-1-2, deve imparare a giocare con noi”, diceva il tecnico. Il 18 ha risposto da grande giocatore in queste settimane, tra fugaci apparizioni in campo e lavoro a Trigoria, e si è preso la maglia da titolare nel giorno in cui la Roma ha dovuto fare a meno di Dybala e Pellegrini.

Spinazzola e Belotti, segnali di fumo a Mourinho

Il nuovo e il vecchio. Ola ha potuto festeggiare il gran bel gol di mancino grazie a un super assist di un super Spinazzola che ha dimostrato di essere in salute e, quando è in salute, l’azzurro non è secondo a nessuno in Italia. Autentico fattore nel primo tempo, Leo ha giocato con spensieratezza, tenendo alto il volume delle incursioni sulla sinistra e ricamando un assist (il secondo in stagione) di tacco che è merce rara nel suo repertorio.

Sugli scudi anche il Gallo Belotti, partita dalla panchina ed entrato per sostituire Abraham, ha giocato una delle sue migliori partite da quando è a Roma, pur senza segnare. Si è messo a disposizione della squadra, si è sacrificato prendendo botte da orbi dai veronesi e dandone anche, senza mai perdere di vista la via del gol. L’unica cosa che gli è mancata.

Josè può guardare all’impegno di coppa di giovedì con il Salisburgo con più serenità avendo puntellato il terzo posto in coabitazione con il Milan.  Serenità dovuta non soltanto ai tre punti, ma anche alle risposte convincenti avute dalle seconde linee, Solbakken e Belotti, insieme a Bove e allo stesso Wijnaldum.


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12 commenti

  1. Marco65 ha detto:

    Da fare giocare molto piu’ spesso lo dicevamo di fare giocare lui come Belotti finalmente si sono messi in mostra.

  2. Giorgio ha detto:

    Mou veramente non lo capisco ti ritrovi un calciatore come Solbakken veloce fisicamente eccezionale tecnico e non lo fai mai giocare?
    Mah boh

    • Danifisarmonica ha detto:

      Forse doveva prima assimilare gli schemi della squadra no?

      • Marco ha detto:

        Certo, schemi che contro il Lecce non aveva ancora assimilato (quella partita ce la poteva svoltare, visto mai) ma che magicamente ha assimilato una settimana dopo :’D

      • mark_69 ha detto:

        E se a lecce toglieva Dybala o Abraham per Solbakken…tutti contro Mou … maddai suuuuu
        Lui è l’allenatore se non lo reputa all altezza non lo fa giocare, una settimana può far tanto a livello di conoscenza e fisico… e poi a Lecce la partita te la doveva far svoltare Abraham… ma neanche con le mani gli riesce di segnare quest’anno…ùtrovo assurdo questo tiro al piccione Mou… sei terzo con una rosa ristretta e scarsa… a meno che non tifa per altre squadre e qui si scrive per fomentare veleno….
        La realtà è una, è il tecnico più forte che c’è in Itali, ha la squadra più corta rispetto a dicembre, sei terzo a pari punti col milan, un turno di Uefa ancora all’altezza…. ma dico io perchè certi attacchi? capisco alcune radio romane che sono palesemente Laziali e altre romaniste che sono contro l’attuale presidenza e allenatore perchè con Pallotta ci mangiavano e anche bene… ma i tifosi no??
        Non puoi essere tifoso e criticare Mou perchè non fa giocare Solbakkone….. maddai!!!!!!!!!

      • Mohamed ha detto:

        Rosa scarsa…ok.

  3. Vincent Vega ha detto:

    Luci e ombre. Un gol molto bello (azione ed esecuzione) ma anche diversi errori banali, stop, appoggi semplici. Comunque da preferirsi in ogni caso a Belotti.

  4. elconde ha detto:

    Ma mi sono perso qualcosa? Io sono rimasto alla vittoria striminzita contro il verona (terzultimo in classifica). A leggere i commentindei P-boys sembra che abbiamo vinto la champions. Belotti tanto impegno ma zero gol e tanti sbagli (voto 5 di incoraggiamento), Solbakken sembra un giocatore di calcetto (voto 5.5 media tra 7 per il gol e 4 per la prestazione davvero scarsa). Bene solo ElSharawi (ovviamente i P-boys non se ne sono accorti) ed un monumentale Cristante (nemmeno una parola dai soliti). Speriamo rientrino presto Dybala e Pellegrini

  5. Romanibus ha detto:

    Solbakken ha giocato un’ottima partita oltre al gol. Speriamo che Pellegrini non rientri

  6. barca ha detto:

    il ragazzo e forte mi aveva impressionato col bodo con il verona e stata una partita che da anni non vedevo ,intensita corsa scambi veloci inserimenti quasi mai palla indietro ,secondo me senza calciatori che camminano in campo e un altra storia

  7. Mikele ha detto:

    Con Spina in gran spolvero a sinistra, Zalesky potrebbe fare il trequartista veloce e inventivo di cui abbiamo bisogno, magari interfacciandosi con la Gyoia!