CESARI: “La rettifica mi fa pensare che la Roma non abbia gradito le frasi di Zeman”

13/09/2012 - 20:15

SENTI CHI PARLA…ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” diventa quotidiana. Ogni giorno, in questo spazio, potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano, raccolti dalla nostra redazione.

(AGGIORNA)

Graziano Cesari a Rete Sport: Quello che pensa un allenatore come Zeman, che ha esperienza e che ha visto confermate alcune sue accuse del passato, è un’opinione che va sempre presa in considerazione. La rettifica però mi fa pensare che la società non abbia gradito le dichiarazioni. Questo “Palazzo” che lui critica, vuoi nella figura di Abete vuoi in quella più generale del sistema calcio, è un “Palazzo” vecchio, primitivo. Ha abitanti che andrebbero fatti sloggiare“.

Patrick Vom Bruck a Rete Sport: “E’ giusto che Zeman dico quello che pensa, ma sono sicuro che ci saranno ripercussioni”

Stefano Piccheri a Tele Radio Stereo: “L’allenatore bravo sposta il giocatore nel ruolo in cui si esprime meglio, trova il modo di farlo funzionare”

Alessandro Paglia a Tele Radio Stereo:Secondo me, se Zeman avesse tutti a disposizione schiererebbe la squadra di Milano, con a centrocampo De Rossi-Tachtsidis-Florenzi

Paolo Assogna a Tele Radio Stereo: Il ruolo di Pjanic lo mette in discussione. Il calcio di Zeman ha bisogno di specialisti. Il bosniaco ha problemi di collocazione, penso si possano risolvere spostandolo più avanti perchè lui è un trequartista. Io lo proverei intermedio destro

Enrico Maida (2) a Rete Sport: Ci sono alcuni giornalisti di Milano che stanno scandagliando la storia di Zeman per dire ‘anche Zeman ecc ecc’. La rettifica è stata voluta dalla società, Zeman non è il tipo che rettifica. Nel suo interesse farebbe bene per un pò a stare a fari spenti, qualunque cosa che dice può essere usata contro di lui. Ma capisco anche il carattere di una persona di 65 anni che si ritrova di nuovo in copertina dopo esser stato in passato rifiutato dal mondo del calcio

Matteo Roscioni a Rete Sport:Zeman sta diventando un pò schiavo del suo personaggio. Dice che le società non devono avere contatti con la Finanza, poi però firma con una squadra quotata in borsa e controllata in parte da una banca. Quando gli fanno sempre le stesse domande dovrebbe mettere un punto e non rispondere più

Roberto Pruzzo a Radio Radio: Il Bologna potrebbe essere una trappola. Con il Milan ha perso per una papera del portiere. Ci saranno pochi spazi come con il Catania. Ci saranno delle difficoltà”

Francesco Balzani (2) a Rete Sport: “Su Totti c’è un’aria molto positiva, è stata solo una botta e siamo ancora a giovedì. Zeman? La rivista di domani svelerà parole che faranno ancora più discutere. A me piace il personaggio Zeman, ma quella battuta non l’avrei fatta. Abete non è una mosca bianca del calcio, non ci voleva Zeman per dirlo. Certo, se sarà diferito allora mi chiedo perchè non sono stati deferiti altri in passato

Gianluca Piacentini a Radio Manà Manà: “Zeman? Che scenario dobbiamo aspettarci? Un deferimento, episodi spiacevoli in campo, non so. Alla Roma sono arrabbiati per le sue dichiarazioni, hanno cercato di mettere una toppa ma hanno fatto peggio. Che la Juventus abbia avuto dei vantaggi nelle prime igornate di campionato è innegabile, così come innegabile che la Roma si stata danneggiata. Ma non ci vedo un nesso con le dichiarazioni di Zeman”.

Matteo Pinci a Radio Manà Manà: “Per la prima volta Zeman e la Juve hanno detto le stesse cose: entrambi so il nemico numero uno della Figc ora. A me Zeman è piaciuto perché sa quale è il rischio, ne è consapevole, come si fa a non essere d’accordo. E l’unico che ha il coraggio di dire quello che tutti pensano. Il condizionamento degli arbitri? Voglio pensare che non ci sia. Ma inevitabilmente ci sarà attenzione nei confronti della Roma”.

Guglielmo Timpano a Radio Manà Manà: “Baldini deve scendere in campo con Zeman. Se Baldini è qui a Roma è grazie a quelle battaglie che aveva fatto e che alla piazza piacciono perché erano giuste. Ora bisogna vigilare su quello che avverrà dal punto di vista delle decisioni arbitrali, del giudice sportivo ecc. la Roma con quel comunicato ha fatto 0-0: dire che Zeman non ce l’ha con Abete ma col sistema, equivale a dire che non ce l’hai con nessuno”.

Fabrizio Aspri a Radio Radio:A meno di clamorose sorprese, Totti dovrebbe assorbire questa botta ricevuta oggi e domenica dovrebbe esserci contro il Bologna, questo è quanto dicono a Trigoria. Se non dovesse esserci Totti credo possa giocare Pjanic, con un ruolo un po’ atipico per lui ma ugualmente efficace per le sue caratteristiche. Tecnicamente era il più bravo dopo De Rossi, ma con Zeman Pjanic, legato forse a un gioco alla Luis Enrique, ossia più orizzontale che verticale e quindi più lento, potrebbe avere meno spazio a favore di Marquinho, che il tecnico ritiene invece un giocatore fondamentale“.

Fabio Maccheroni a Radio Manà Manà: “Zeman? Io non lo volevo alla Roma, lui non ha mai vinto nulla. Finora mi sembra che abbia vinto solo le pagine dei giornali. Lui non vince perché pratica un calcio molto dispendioso. Le sue esternazioni andavano fatte a fine stagione, con un primo o un secondo posto e con la gente che lo osanna. Lui sta parlando tutti i giorni, della Juve di Conte… Conte si sta sfracellando da solo, non ha bisogno delle parole di Zeman”.

Max Leggeri a Radio Manà Manà: “Sto con Zeman, semplicemente perché dice la verità. Chi dice che non dovrebbe parlare in quel modo perché si temono ritorsioni, non fa altro che certificare le denunce del boemo. Ma dove è Franco Baldini, quel dirigente che io ho amato tanto: ieri sera è stato fatto un pastrocchio con quella rettifica imposta da una società che mi dicono infastidita. Franco, dove sta l’elmetto e la trincea da dove hai combattuto tante legittime battaglie? Io non ci sto e mi appello ai tifosi romanisti”.

Paolo Condò a Radio Radio: “Zeman ha delle caratteristiche che non cambiano mai e che lo fanno molto apprezzare. In alcuni casi però, ho già espresso il mio fastidio per alcune polemiche che apre senza alcun bisogno, in assenza di fatti nuovi a una domanda sulla Juve dovrebbe rispondere ‘ho detto abbastanza’ perché queste cose non servono al calcio. Anche io di Abete penso che sia una brava persona e credo che sia un dirigente abituato al buon senso comune ma che forse non cerca di essere innovativo o rivoluzionario. Forse questo intendeva dire, ossia che c’è stato in questi anni al vertice un ‘don Abbondio'”.

Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Mi chiedo se Zeman con queste cose non possa fare male alla Roma e creare un effetto boomerang. Mentre lui porta avanti la sua battaglia, che forse dovrebbe essere un po’ più circostanziata, la Roma potrebbe risentirne. Secondo me c’è stata qualche pressione della società o della banca per ritrattare quanto detto”.

Franco Melli a Radio Radio: “Le parole di Zeman? Mi sembra un’uscita completamente fuori luogo, fuori tempo, gratuita, che determina un’atmosfera non propriamente propizia. Poi non si capisce, prima ha detto che Abete è suo nemico, poi che è il sistema. Io per Abete non ho una predilezione, l’ho criticato su molte cose, come sulla relazione Palazzi, ma al di là di questo, è chiaro che tutti vorremmo un sistema calcio migliore, più responsabile e con più personalità, ma come tipo di accusa mi pare generica e non capisco il perché”.

Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “La polemica di Zeman? Non è un tema che mi appassiona perché mi sembra un tema già masticato e digerito che ogni tanto viene fuori, non mi sembra ci sia nulla di nuovo, tranne la personalizzazione contro Abete che io non condivido. Abete è criticabile per tante cose, ma che sia nemico del calcio è una cosa che io non condivido perché fino a prova contraria è un’ottima persona, uno che ama il calcio e che ha attraversato calciopoli dove sono arrivati dappertutto schizzi di fango e lui ne è rimasto immacolato”.

Alessandro Angeloni a Rete Sport: “Le dichiarazioni di Zeman? Non ce la faccio più… Abete non è il mio presidente della Federcalcio ideale, ma non mi sembra il male del calcio. Non lo vedo come un responsabile. La mia paura è che Zeman finisca per diventare il grillo parlante, e non se lo merita. Io dico semplicemente che Zeman è ripetitivo. Ma Zeman, a parte Totti, ha mai parlato bene di qualcuno? Di un avversario, di un giocatore…”.

Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Uno va a intervistare un personaggio e lui risponde come gli pare, in questi casi non va data la colpa al giornalista che fa solo il suo mestiere, sta all’intervistato la scelta di rispondere o meno. Ieri poi c’è stata una corsa alla rettifica e mi chiedo: ma non c’era nessuno ad ascoltare l’intervista di Zeman? Quando io ho intervistato Balzaretti c’erano due addetti dell’ufficio stampa della Roma per controllare se poi io mettevo tutto quello che mi diceva. Detto questo, Zeman è prendere o lasciare. Quando hanno preso Zeman, i dirigenti sapevano che sarebbero andati incontro a queste situazioni, sapevano che è un ‘picconatore’, adesso sono molto preoccupati dopo questa sua ultima uscita su Abete e visto tutto quello che accade ogni volta che parla”.

Ugo Trani a Rete Sport: “Alla gente fa piacere che Zeman attacchi. La dirigenza è seccata, quantomeno infastidita dal continuo riproporsi del boemo sulle questioni juventine. Ma la cosa brutta è stata la rettifica di ieri sera che non è nello stile di Zeman e si capisce che gli è stata imposta. Fa più rumore quella rettifica che le sue dichiarazioni a Sette. Quando sento queste cose mi sento vecchio: sono le stesse cose di 13 anni e per cui Zeman ci ha rimesso i soldi, tanti, e la carriera. La forza mediatica di Zeman alcuni all’interno della Roma credevano di poterla gestire”.

Massimiliano Palombella a Rete Sport: “Le parole di Zeman mi sembrano una vicenda molto seria che causerà delle conseguenze. E non mi riferisco agli arbitri, perché se fosse così avrebbe ragione Zeman. Quando un rappresentante della Roma dice particolari cose, e mi viene in mente Totti che fu deferito, tutti criticano e pensano che potrebbe ritorcersi contro. Perché questo non accade se certe dichiarazioni le fanno squadre come la Juventus?”.

Francesco Balzani a Rete Sport: “Se Totti ce la farà, Pjanic va in panchina domenica. E credo che Totti ce la farà. Balzaretti? Se fosse Roma-Juve scenderebbe in campo. Essendoci il Bologna, per non rischiarlo, verrà risparmiato e giocherà Taddei. Ma Balzaretti ha bruciato davvero i tempi”.

Enrico Maida a Rete Sport: “Per il bene della Roma sarebbe meglio che Zeman navigasse sul basso profilo. C’è bisogno dello Zeman battagliero, ma esiste una componente del calcio, ancora massiccia, che non vede l’ora di sparare su Zeman, una componente che ha contribuito ad emarginarlo e Zeman deve tenere conto di questa ostilità che potrebbe avere anche nome e cognome. Alla prima sconfitta di Zeman vedrete cosa accadrà… Mi risulta che ci sono dei giornalisti che stanno preparando una sorta di dossier anti-Zeman, vedrete che uscirà qualcosa”.

Marco Cherubini a Tele Radio Stereo: “In questo momento Zeman coagula il desiderio di vedere qualcosa di diverso nel calcio italiano. Queste sue esternazioni, che nello specifico non mi trovano neanche d’accordo perché secondo me Abete non è un nemico del calcio, ma un succube del calcio, sembrano voler dire che lui vuole tornare a essere un personaggio controcorrente, il personaggio che gli è stato appiccicato. Ho la sensazione, ma potrei sbagliarmi, che ci sia la ricerca della battuta, della frase a effetto, del titolo; in questo momento della sua carriera non ha bisogno di queste cose, lo striscione di San Siro dimostra che il calcio italiano ha bisogno di un uomo in cui identificarsi”.

David Rossi a Tele Radio Stereo: “Zeman ha espresso la sua opinione. La mia domanda è: dov’è la Roma? Se Zeman una volta a settimana ne dice uno su tutto e tutti, alla fine si perde la credibilità e la forza di quel messaggio. Io non parlo della Roma società e di come gestirà Zeman, ma dei tifosi. Io vorrei si facessero innanzitutto gli interessi della squadra, da tifoso mi auguro che Zeman si dedichi al 90% alla squadra e 10% a queste battaglie, ma non mi sembra sia così“.

Paolo Franci a Rete Sport:Quando Abete, interpellato, spiega che tra la Figc e la Juve non c’è alcun problema, Zeman deve essersi chiesto: ma non c’è una causa di risarcimento tra i bianconeri e la federazione? La rettifica di Zeman sembra la scena di gatto Silvestro quando cerca di inseguire Titti, si è arrampicato sugli specchi. Zeman può dire tutto quello che gli pare, ma va fatto nel contesto giusto. Gli atteggiamenti da predicatore non mi piacciono“.

Luca Valdiserri a Rete Sport: “Quando Zeman dice che il calcio deve uscire dalla farmacie e dalle banche, dice cose giuste. Mi stupisce il comunicato fatto uscire dopo dalla Roma. Può esser stata una frase semplicemente sfuggita quella su Abete. Per cui o tieni il punto, oppure chiarisci. Questa volta non sono felice, non mi metto dietro Zeman questa volta“.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: Adesso se Zeman dice una cosa che tutti pensano si scatena un caos. Zeman non ha fatto nient’altro che ricordare chi è Abete. Senza odio  verso il ‘povero’ Abete. Non c’era astio nelle sue parole. Tutti sappiamo che il presidente della Figc è inviso alla maggior parte degli uomini di calcio veri. E lui lo dice”.

Roberto Renga a Radio Radio: “E’ riduttivo parlare solo di Abete. Zeman ha anche parlato di temi finanziari e di Borsa. Lui ha spiegato che sarebbe meglio uscire dalla Borsa. Dicendo questo ha fatto contenta la Roma, perchè la Roma ha intenzione di uscire dal mercato finanziario. Certo chi prende Zeman, prende il pacchetto. La Roma sapeva perfettamente quale tipo di allenatore aveva preso”.

Furio Focolari a Radio Radio: “Le dichiarazioni di Zeman su Abete? D’altronde la Roma se lo doveva aspettare da Zeman tutto questo. Zeman è questo. Credo che la Roma non sia contenta perchè è un film già visto. Credo che, a suo tempo, la sua avventura a Roma con la Roma la storia fini’ proprio perchè la società non ne poteva più di queste sue esternazioni. Alla Roma queste cose non fanno certo bene. Zeman è un picconatore, spara sul mucchio. Queste sue uscite portano solo guai alla Roma”. 

Carmine Fotia a Rete Sport: “Ma perchè stupirsi di ciò che ha detto Zeman? Non mi sembrano cose cosi’ gravi e non capisco perchè la Roma abbia bisogno di rettificare. La società scegliendo Zeman sapeva a cosa andava incontro. Il boemo lo conosciamo tutti e sappiamo che è un uomo sincero e senza peli sulla lingua”.

Angelo Di Livio a Radio Manà Manà Sport: “Ma perchè continuare a confrontare la Roma alla Juve? Basta con questa storia. Conte ha fatto di tutto per difendersi da una storia, per me, assurda. E’ giusto se Conte vuole anche difendersi. Leggendo le dichiarazioni di Zeman, io eviterei queste cose. E’ già da un pò che Zeman tira fuori situazioni un pò particolari. Lui parla di miglioramenti del sistema? C’è sempre da migliorare qualcosa, è normale, però bisogna avere pazienza”.

Emanuela Valente a Radio Manà Manà Sport: “Nonostante la rettifica, intanto, Zeman le sue bordate l’ha date. Il mister ce l’ha avute un pò per tutti, come è sua abitudine. Zeman deferito? Ci sarebbero però due pesi e due misure, perchè Conte in conferenza stampa ne ha sparate tante e ne ha avute per tutti: nessun provvedimento per lui”.   

Gianluca Scarlata a Radio Manà Manà Sport: “Le parole di Zeman hanno suscitato grandi critiche ancora una volta. La Roma se l’è vista brutta, perchè qua ci scappa il deferimento. Sappiamo tutti che Zeman è un uomo libero, la Roma scegliendo Zeman ha scelto anche un certo tipo di politica: quella della trasparenza, quella di un uomo libero. Zeman parla, dice la sua e non deve essere imbavagliato”.

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