Il pareggio con il Torino è una resa, i tifosi non possono accontentarsi e la passerella finale si trasforma in una contestazione alla squadra con tanto di scuse di Belotti alla Curva Sud per il rigore sbagliato.
Il tecnico portoghese ancora una volta si ruba la scena e accende i fari su di sé dando il via alla caccia alle streghe. Chi è il “Giuda” che ha tradito? Non è un gran segreto perché il nome emerge fin dai primi minuti successivi alle dichiarazioni dell’allenatore.
Per lo Special One è una sconfitta pesante, che dovrà cercare di gestire prima della lunga pausa. Dovrà interrogarsi sulle motivazioni nascoste dietro la fiera delle palle perse a cui hanno dato vita i suoi, a cominciare da quella di Ibanez per il gol dello svantaggio.
Capitan Pellegrini sale in cattedra con due calci di rigore trasformati con la freddezza di un ghiacciaio del Polo Nord. Un inarrestabile Zaniolo, entrato nella ripresa tornato bello di Coppa, cambia il match e completa l’opera siglando il 3-1 dopo essersi procurato i due preziosi penalty.
Mourinho la vince con la fame, la personalità e la sana pazzia dei suoi giovani talenti, o bambini come usa chiamarli lui stesso. La settimana del derby, i giallorossi la vivranno dunque guardando la Lazio dall’alto in basso in virtù del sorpasso riuscito.
La cornice di quello che la Roma ha fatto contro il Napoli è racchiusa nelle parole di Mourinho: “Abbiamo fatto il possibile per non perderla”. E’ vero, la squadra si è difesa bene concedendo pochissimo all’avversario. Ma così le partite non si vincono.
Ogni marcatura ha generato 1,8 punti negli ultimi 270 minuti di Serie A, 1,7 punti in 10 giornate con 13 reti totali. La Roma continua a essere avara davanti alle porte altrui
Camara entrato nel secondo tempo della sfida con gli andalusi con un grande impatto sul match, è stato tra i migliori. Ha dato velocità e dinamismo al centrocampo e confezionato l’assist decisivo per il gol del pareggio.