Canovi: “Fa male vedere Totti in panchina. Strootman? Con Mariani ho la certezza di rivederlo in campo”

Redazione RN
03/09/2015 - 14:15

ESCLUSIVA ROMANEWS.EU“La Roma ha azzerato il distacco con la Juve, anzi ora sono proprio i bianconeri ad avere un gap nei confronti dei giallorossi, queste le parole di Dario Canovi in esclusiva per Romanews.eu. Con il mercato a porte chiuse, l’agente Fifa analizza le operazioni di Sabatini e delle altre big della Serie A e si sofferma anche su altre tematiche legate al mondo Roma. In più è convinto delle forti possibilità della squadra di Garcia di passare il girone di Champions League. Ecco le sue parole:

Il mercato si è concluso da poco, come giudica l’estate di Sabatini: la Roma si è rinforzata o ha ancora qualche reparto scoperto?
“Ha fatto un ottimo mercato. A mio avviso manca solo un difensore centrale che possa sostituire Castan e Manolas. Rudiger è bravo, ma tre sono pochi anche perché la Roma ha tre competizioni importanti. Non bisogna mai sottovalutare la Coppa Italia, è comunque un trofeo prestigioso, senza dimenticare che i giallorossi con la nuova gestione non hanno ancora vinto nulla.”.

Bertolacci e Romagnoli al Milan, quasi 50 milioni alla Roma, secondo lei chi ci ha guadagnato di più?
“Innanzitutto bisognerebbe fare un monumento a cavallo a Bruno Conti. Ci dimentichiamo quanti giocatori abbia portato in Serie A. Se la Roma ha incassato 50 milioni, che sono una gran cifra, gran parte del merito è proprio suo. Dire di no a certe cifre è sempre difficile. Bertolacci è un ottimo giocatore, ma non è un campionissimo. Valutato venti milioni è per me un grande affare. Romagnoli è sicuramente un difensore di cui sentiremo parlare. Se pensiamo poi che Benatia è stato venduto addirittura a meno, la questione fa riflettere. Bisogna valutare il valore di Romagnoli in questo momento e non quello che sarà, fermo restando poi che lui e Rugani saranno i difensori della Nazionale dei prossimi anni”.

L’infortunio di Strootman ha portato i giallorossi a cercare un centrocampista. Nella Capitale è arrivato Vainqueur, lo conosce? Che tipo di giocatore è?
“E’ un giocatore fisicamente molto forte. Non è Strootman, ma nella rosa della Roma può starci e serve come il pane. La vera notizia però è che l’olandese è finito finalmente nelle mani giuste. Adesso ho la certezza, o quantomeno la fondata speranza, che in 5 mesi lo rivedremo in campo. Reputo Mariani il miglior chirurgo ortopedico del mondo. Ricordo quando gli portai Nesta. Fui criticato e attaccato da Cragnotti e dalla dirigenza della Lazio, ma dopo cinque mesi era di nuovo in campo. Stesso discorso si può fare per Insigne lo scorso anno. Tornando a Strootman sono molto ottimista, almeno il girone di ritorno lo faremo con lui e sarà lui il grande colpo del mercato invernale”.

Un’analisi sul mercato delle altre, chi si è rinforzato di più?
“L’Inter ha fatto una squadra per poter competere alla vittoria finale ed insieme alla Roma sono le due squadre che meglio hanno operato quest’estate. I nerazzurri hanno agito, a differenza di altri, con logica e competenza. Il mercato della Juventus non mi ha fatto impazzire. La partenza di Vidal, Pirlo e Tevez non può non sentirsi. Sostituirli è quasi impossibile, soprattutto Pirlo. Io ho l’esperienza diretta con mio figlio, quando il Psg non ha voluto sentir ragioni sulla cessione di Thiago Motta. Sono giocatori che danno ritmo e ti cambiano la squadra. E’ chiaro poi che i bianconeri con la difesa che si ritrovano saranno sempre lì a lottare per vincere. Rispetto gli anni scorsi non c’è più il gap con le altre squadre, anzi in questa stagione sono Roma e Inter a essere un pizzico avanti”.

Dopo Roma-Juve di domenica è presto per dire che i giallorossi sono i favoriti per lo scudetto?
“Purtroppo a Roma c’è questo problema, dopo una partita vinta già si pensa allo scudetto. Magari, ma purtroppo non è così. Ci sono ancora 36 partite, poi la prima gara di campionato della Roma è stata bruttissima. Con i bianconeri invece si è vista la prima Roma di Garcia. E’ troppo presto per dire se i giallorossi saranno i favoriti, ma sicuramente leggendo le formazioni sarà una corsa a tre con Inter e Juventus”.

Con  la Juve Florenzi è stato confermato terzino, mentre De Rossi è stato proposto centrale di difesa. Possono essere due soluzioni valide per tutto il campionato e magari anche in Champions League?
“Sono un grande ammiratore di Florenzi. Ha una grande dote, sa fare tutto. Tanti anni fa assistevo Mandorlini e si lamentava perché l’allenatore dell’Inter gli cambiava sempre ruolo e io gli ripetevo che era la sua fortuna perché così il mister avrebbe cominciato sempre da lui. Laddove mancava veniva inserito e così è per Florenzi. Chiaro che la fisicità, soprattutto in Champions, non l’aiuta. Questo potrebbe essere un handicap per il numero 24 giallorosso, ma mi auguro che Maicon riesca a giocare almeno le coppe europee. Se il brasiliano recupera la Roma potrà dire di avere due uomini importanti in quel ruolo. Per De Rossi invece la posizione di difensore potrebbe essere la soluzione per allungargli la carriera. Certo serve la volontà del calciatore e a me risulta che lui voglia giocare da regista. E’ un giocatore importante, però in quel ruolo potrebbe fare benissimo perché ha uno stacco notevole e non gli mancano i piedi per fare il regista difensivo. Potrebbe colmare la lacuna della Roma in difesa. Deve però esserci la volontà di giocare in quel ruolo”.

Prime due partite di campionato e zero minuti per Totti. Può diventare un problema la gestione del capitano per Garcia?
“Sono un tale ammiratore di Francesco che vorrei sempre vederlo in campo. Insieme a Rivera è stato il giocatore più forte del dopo guerra. Fa male vederlo in panchina, ma è una decisione che bisogna accettare soprattutto quando si vince. Non ho capito invece perché nella partita con il Verona non è stato utilizzato. Totti è una grande persona e non credo creerà mai problemi al club per cui ha sacrificato una carriera che poteva essere molto più importanti. I romanisti non devono dimenticare che se fosse andato via da Roma avrebbe vinto molto di più di un pallone d’oro e che economicamente avrebbe guadagnato cifre molto più importanti. Il problema Totti nella Roma non c’è mai stato. Non l’ho mai sentito criticare o attaccare un allenatore anche con chi, come Bianchi o Luis Enrique, non trovava spazio. Poi non ho dubbi, Francesco saprà trovare la giusta collocazione anche quest’anno”.

Contro la Juve Garcia ha dimostrato di poter guidare questa squadra, ma molti tifosi prima del match per tutta l’estate chiedevano la sua testa. Secondo lei il francese è l’allenatore giusto per portare trofei a Roma?
“Il primo anno di Garcia è stato entusiasmante. Gioco e risultati arrivavano di pari passo. L’anno scorso invece da Roma-Bayern in poi si vedeva una brutta squadra. Con la Juve si è rivisto quanto di buono avevamo ammirato i primi tempi e gli va riconosciuto il merito di aver cambiato qualcosa. L’allenatore importante non ha uno schema prefissato in testa, ma sa adattare il suo gioco in base ai calciatori a disposizione e spero che possa confermare quanto di buono visto contro i bianconeri. In Italia, rispetto a quanto si dice, abbiamo dei grandissimi tecnici come Ventura e Gasperini. Basta vedere cosa sono capaci di fare con il Torino e con il Genoa. Ad esempio Cairo ha investito in giocatori funzionali al progetto, mentre l’allenatore del Genoa, nonostante gli smantellino ogni anno la squadra, riesce sempre a ottenere risultati importanti. Tra l’altro io ho sempre detto che l’acquisto migliore di Sabatini è stato Iago Falque. Abbina qualità, quantità e sapienza tattica e questo non è cosa da poco. Oltretutto segna e fa molti assist”.

Finite le due settimane per le nazionali si torna in campo e inizierà la Champions? Quante possibilità ci sono per la Roma di passare il turno quest’anno?
“Si assolutamente, anche se spesso non ci rendiamo conto di quale sia la differenza tra campionato ed Europa. Sono comunque convinto e ottimista che il girone si possa passare. I problemi cominciano dopo quando si incontrano squadre attrezzate per vincere e la Roma ancora non lo è quest’anno. Tutti parlano dell’Atletico Madrid, ma gli spagnoli hanno alle spalle Jorge Mendez che gli fornisce giocatori fenomenali a costi irrisori e poi ci guadagna cifre pazzesche sopra rivendendoli. Dimentichiamo che i colchoneros vendendo i propri talenti hanno rinforzato le squadre di mezza Europa e poi hanno un direttore italiano bravissimo nel calcio internazionale e parlo di Andrea Berta. Tornando alla Roma, ha le qualità per passare il girone, ma occhio a sottovalutare il Bayer Leverkusen”.

Dario Marchetti
@dariomarchetti7

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  1. Dicono al mio paese, “Che ti possa fiorir la bocca”.
    Ormai è ufficiale, hanno detto e ridetto, scritto e sottoscritto, lo citerà anche renzi nella finanziaria 2016, la roma ammazzerà il campionato.
    Di analisi del ns organico non ne farò più, se no poi mi danno del laziale, o del criticone seriale, ma attenzione potrebbero rimanerci male in molti. Di sicuro possiamo lottare per i primi tre posti, ma da li a dire che vinceremo lo scudo sul velluto, ce ne vuole………..anzi……….a gennaio si tornerà sul mercato.

  2. A luca della roma, co totti no vinci…senza totti volevo proprio vedere dove eravamo finiti in questi anni…logico che ormai è a fine carriere ma ste frasi idiote so solo strumentali e irrispettose verso il giocatore che roma mai avrai in futuro come lui. Ma vergognateve un po tutti, ebbeti

  3. Senti, Diego della Lazie, una squadra seria che vince come il Real Madrid ad esempio, non si è tenuta Zidane, Raul, Ronaldo e Roberto Carlos fino a 36 o 40 anni!!!!! Ebete (semmai con una “b”) lo sei tu e tutti quelli che vogliono in campo ex calciatori come Totti e DDR. Il Romanista tifa SOLO la maglia giallorossa perché a differenza dei giocatori che vengono e poi vanno… quella resta SEMPRE!

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