Bologna-Roma. L’ultima partita di Manfredonia nel gelido Dall’Ara
ROMARCORD – Bologna-Roma resterà per sempre nei ricordi di Lionello Manfredonia. L’ex calciatore proprio contro i rossoblù giocò l’ultima partita della sua carriera. Allo stadio Dall’Ara il 30 dicembre 1989 la temperatura era scesa sotto lo zero, cinque minuti dopo dal fischio d’inizio il giocatore che vestì sia la maglia giallorossa sia quella biancoceleste cadde a terra. In seguito a una normale azione di gioco il difensore perse i sensi. Immediatamente compagni e staff medico lo soccorsero, in particolare il dottor Gianni Nanni del Bologna e il dottor Ernesto Alicicco per i capitolini. Manfredonia in sette minuti fu portato all’Ospedale Maggiore con l’ambulanza, che sostava nella pista di atletica. Nel tragitto ebbe il secondo arresto cardiaco, il primo gli venne proprio quando si accasciò. Sottoposto al defibrillatore, appena arrivato al pronto soccorso fu portato in rianimazione. Successivamente il libero non seppe mai davvero cosa gli fosse successo in campo. Si parlò d’infarto, di una piccola lesione coronarica e infine anche di un malore dovuto all’eccessivo freddo. Il medico sociale della Roma parlò di un episodio totalmente inaspettato. Furono attimi convulsi, e nonostante la situazione, la partita tra Bologna e Roma continuò con la preoccupazione per le sorti del numero 5 giallorosso. Il match terminò in parità. Il risultato di 1-1 arrivò con l’autogol di Sebino Nela al 52° al quale rispose Ruggiero Rizzitelli all’89°. In seguito a quell’episodio Manfredonia, dopo aver trascorso tre stagioni nel club capitolino, fu costretto ad abbandonare prematuramente il calcio giocato.
Sabrina Redi
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un grande personaggio che ebbe il coraggio di venire a giocare alla roma dopo la sua appartenenza alla lazio e alla juve. una parte dei tifosi lo martellarono indecorosamente dal suo arrivo fino al pomeriggio di bologna, ma mostrò di avere la scorza oltre che del campione soprattutto di uomo vero.
onore e rispetto a lui.