Fermo Immagine, Bologna-Roma: Gallo, non ci (C)resta che piangere
Il primo appuntamento con la rubrica "Fermo Immagine". Ogni post-match Paolo Marcacci propone ai lettori un tema della partita
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BOLOGNA ROMA MARCACCI – Continua l’appuntamento con la rubrica di Paolo Marcacci al termine delle partite della Roma. Ogni post-gara un commento su quanto mostrato dagli uomini di Josè Mourinho.
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Gallo, non ci (C)resta che piangere
Gli si vuol bene, perché in effetti i tifosi della Roma continuano a volergliene. L’impegno da lui profuso lo merita: si butta nello spazio, non si tira indietro nei corpo a corpo, mai; sappiamo che ha giocato con un’infiltrazione dopo il dolorosissimo infortunio alla costola e potremmo continuare, a proposito della soglia agonistica sempre raggiunta da Andrea Belotti.
Noi però giudichiamo i calciatori in base alla specificità del ruolo e dei compiti che questo sottintende: un centravanti non possiamo non giudicarlo in base al numero delle reti, messe o non messe a segno. Lo zero del Gallo nella casella di segnature in Serie A è impressionante, perché era semplicemente impensabile al momento del suo arrivo nella Capitale, anche contemplando il ritardo di preparazione e ogni altra attenuante.
L’atteggiamento dei tifosi, come già sottolineato, non potrebbe essere più benevolo; la sua generosità e la voglia di accontentare questo pubblico, sono indiscutibili. Ma allora dov’è il problema?