Bologna, Mihajlovic: “La formazione non la dico, chiedetela a Fonseca. Per noi Ibanez sarebbe stato un giocatore importante”

Redazione RN
12/12/2020 - 13:30

Foto Tedeschi
Bologna, Mihajlovic: “La formazione non la dico, chiedetela a Fonseca. Per noi Ibanez sarebbe stato un giocatore importante”

BOLOGNA ROMA CONFERENZA MIHAJLOVIC – Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma. Queste le sue parole.

Come ha visto Vignato? Può giocare titolare?
L’ho visto bene, può giocare. Siamo quelli, non abbiamo l’imbarazzo della scelta davanti. Gioca lui, anche perché si sta allenando bene, quando è entrato ha sempre fatto bene e domani partirà dall’inizio. Sansone è fuori.

A che punto è Skov Olsen?
Ieri si è fatto male, perciò si riparte da zero. È uscito ieri dall’allenamento, non so se si è stirato perché oggi fa gli esami e poi si vedrà. Domani non è neanche convocato.

Ha la tentazione di rifare la difesa a tre oppure la squadra ha più sicurezze col 4-2-3-1?
Voi giornalisti siete così. Dite che prendiamo gol e dobbiamo mettere un difensore in più, poi lo mettiamo e prendiamo tre gol. Ho spiegato anche ai giocatori il perché di questa scelta. La sconfitta con l’Inter è stata colpa mia, ma ho anche fatto capire il perché di queste scelte. Non potevo lasciare 50 metri di spazio a Lautaro Martinez e Lukaku con Tomiyasu e Danilo, sono più forti fisicamente e più veloci. E ho preferito mettere un difensore in più. Ma anche perché se cominciavo col solito modulo non avevo cambi durante la partita. Potevamo sicuramente fare meglio, non eravamo né carne né pesce, ma è stata colpa mia. Il messaggio è stato recepito male, pensavano che andassimo a Milano cercando di non perdere e non cercando di vincere. Anche se la partita è stata preparata in modo diverso. Ho chiesto scusa ai giocatori, mi prendo le colpe. Ho capito che noi non possiamo giocare con quel modulo lì. È vero che abbiamo preso gol per 40 partite, ma il mio obiettivo è sempre stato quello di fare un gol più dell’avversario. Se imposto la partita per non prenderlo, poi lo prendo. Ma è difficile che lo faccia. Non c’è un modulo che ti fa vincere o perdere una partita, ma quando abbiamo attaccato siamo andati 4-2-3-1. In difesa abbiamo fatto 5-4-1, ma sono numeri che non servono a nulla. Vista la forza dei loro attaccanti e visto che noi non avevamo i cambi, abbiamo fatto il meglio possibile. Abbiamo perso meritatamente, ma potevamo far meglio. Giocheremo col modulo mio e con la mentalità mia, nonostante i cambi.

Ha già scelto il portiere tra De Costa e Ravaglia?
Volete che dica tutta la formazione? Ho scelto, ma non lo dico. Chiedete a Fonseca chi gioca in porta, chi in difesa e chi davanti. È la stessa cosa. Per voi la cosa più importante è sapere la formazione.

Cambierà qualcosa visto il Covid nello staff?
Lavoriamo e facciamo quello che abbiamo fatto sempre. Siamo in quarantena domiciliare, ma tanto non cambia niente. Si fa allenamento e si va a casa, l’importante è che finora siamo stati infortunati perché nessun giocatore è stato positivo. Prima o poi capiterà pure a noi. Speriamo di recuperare anche presto gli infortunati.

Il presidente ha confermato che i progetti non cambiano, che a gennaio non c’è un extra budget e che potrà arrivare una punta.
Non spero né più né meno degli ultimi due anni. Sono pienamente d’accordo a metà col presidente. Il nostro obiettivo sì è migliorare la stagione scorsa, ma dovevamo prendere i giocatori per lottare per l’Europa. Gli investimenti col Covid non si possono fare, allora abbiamo cercato di fare la squadra più giovane d’Italia, prendendo i ruoli che ci mancano. Hickey ha 18 anni, non era previsto che giocasse subito ma con l’infortunio di Dijks ha giocato subito. L’ha fatto bene, poi si è perso. Vignato è un ragazzo giovane, è stato tra i migliori in B l’anno scorso e ora sta crescendo. De Silvestri gratis ci serviva, dovevamo spostare Tomiyasu centrale. L’obiettivo minimo è la salvezza. Una volta salvati vediamo quante partite mancano e cerchiamo di prendere quei 52 punti.

Dijks come sta?
Si sta allenando, ha ancora un po’ di paura. Ci vuole tempo per riaverlo fisicamente e mentalmente, ma ogni tanto si allena con noi e sta recuperando bene. Da qui a dire quando sarà disponibile, vediamo…

Come si ferma Dzeko?
Se facciamo come con Lukaku non si ferma. Speriamo non sia in giornata. È un grandissimo giocatore, uno che fa reparto da solo. Magari col Covid non sta bene fisicamente e ci concede qualche distrazione in più. Non è solo Dzeko però, è un’ottima squadra con giocatori forti, una squadra completa. Sarà dura per noi ma anche per loro, giocheremo per fare un gol di più. Sappiamo che prima o poi un gol lo prenderemo, anche se faremo di tutto affinché non succeda. Ma l’obiettivo è farne uno in più. Nel calcio vince chi è più disperato, chi mette più voglia di vincere una partita, quest’anno ci manca una vittoria con una big. Ci sarà una prima volta, speriamo sia domani.

Le dispiace che Ibanez abbia scelto la Roma anziché il Bologna?
Si vede che avevamo scelto bene, per noi sarebbe stato un giocatore importante. Ha deciso per la Roma, posso anche capirlo. Giocare titolare al Bologna e alla Roma… è meglio alla Roma. Sono contento per lui e per noi che ci avevamo visto bene. Abbiamo fatto tutto il possibile per portarlo qui, è stata una sua decisione andare lì. Si sta dimostrando quello che pensavamo di lui.

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