Bologna, Mihajlovic: “Arbitri? In Italia c’è la cultura del sospetto, ma serve equilibrio”
BOLOGNA MIHAJLOVIC ARBITRI – Sinisa Mihajlovic è intervenuto in conferenza stampa di vigilia alla partita contro la Fiorentina. Il tecnico del Bologna, fresco di vittoria contro la Roma per 1-0 al Dall’Ara, torna anche sulla questione arbitri: “Dobbiamo crescere molto in Italia. C’è sempre la cultura del sospetto. Si pensa sempre male. Irrati è di Firenze? Non c’entra. Gli arbitri possono sbagliare così come posso sbagliare io, spesso non so nemmeno chi arbitra e lo chiede solo quando arrivo allo stadio. Non possiamo perdere energie sulle cose che non possiamo controllare.”. Proprio nel match contro gli emiliani, i giallorossi non hanno accettato di buon grado i discutibili cartellini gialli di Pairetto a Zaniolo e Abraham, con l’inglese che, diffidato, salta l’Inter. Il fischietto, in questo turno, non è visto nelle designazioni di Serie A, ma è stato ‘spedito’ in Serie B.
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abbiamo la cultura del sospetto perche’ abbiamo la cultura dell’imbroglio
e la storia recente enon purtroppo lo conferma
. C’è sempre la cultura del sospetto. Si pensa sempre male. solo quando ti fa comodo.
Detto da uno che ha sempre rotto i cosiddetti agli arbitri……
Non si tratta di sospetto ma di certezza.
Che il calcio sia come il wrestling è stato ampiamente dimostrato dai fatti, dalle intercettazioni e dalle sentenze.
Questo non è altro che un goffo tentativo dì “allisciarsi” la classe arbitrale.
Fortunatamente siamo rappresentati da un allenatore dì ben altra caratura, che non si prostra servilmente davanti il potere.
Siamo tutti buoni quando si vince , anche con gli albitri, poi parlano di buonismo proprio quelli che no dovrebbero parlare. Che ipocriti! E poi se esiste il sospetto è perché i fatti e la storia insegnano e solo chi non vuol vedere non vede o a chi fa comodo così. Vergogna! Anche te Mihajlovic.
Magari fosse solo la cultura del sospetto i fatti parlano ci sono solo certezze