Benevento, D’Alessandro: “Se non sono rimasto a Roma è solo colpa mia”

Alessandro Tagliaboschi
10/02/2018 - 17:33

Benevento, D’Alessandro: “Se non sono rimasto a Roma è solo colpa mia”

BENEVENTO D’ALESSANDRO ROMA – Domani per Marco D’Alessandro sarà una sfida dal sapore speciale. L’esterno d’attacco del Benevento infatti, prima di arrivare in Serie A, ha fatto tutta la trafila delle giovanili con la maglia della Roma, senza però riuscire a trovare fortuna in prima squadra. A poche ore dal match il classe 1991 si è espresso ai microfoni di Centro Suono Sport sulla sfida di domani:

A Roma sono circolate molto in questi giorni le dichiarazioni del presidente del Benevento Vigorito che ha parlato di Francesco Totti e del pensiero che ha avuto di portarlo al Benevento. Avresti avuto in questo caso la possibilità di giocare con Il Capitano.
“Penso sia più una provocazione del presidente che è una persona molto particolare che per il Benevento farebbe di tutto”.

Il presidente Vigorito ha anche preso posizione riguardo la vicenda Totti – Spalletti, che tra l’altro è stato il tecnico che ti ha lanciato in Serie A in quel Roma – Juve 1-4 nel 2009 facendoti entrare al posto di Menez. Che ricordo hai di Spalletti e che rapporto hai avuto con questo tecnico?
“E’ un allenatore di cui ho un buon ricordo, molto preparato tatticamente, ma con un carattere forte che magari a volte può risultare scontroso”.

Totti invece è stato il tuo idolo. Il fatto di vederlo fuori dal campo, che effetto ti fa?
“Totti è stato un qualcosa di incredibile per Roma e la Roma. Ho avuto la possibilità di allenarmi e giocare con lui. Ricordo la partita di andata dove ho avuto modo di salutarlo e vederlo in veste di dirigente fa sempre strano. Ha una personalità forte e solo vedendolo capisci che è un personaggio unico che ha un qualcosa di speciale”.

Spalletti però ha detto che quando faceva giocare Totti tutti gli altri giocatori si deprimevano. Tu cosa pensi di questo?
“Non so quanto possano essere vere certe parole, lasciano il tempo che trovano. Per quel che l’ho conosciuto io, Francesco è una persona positiva che può far solo bene”.

Immaginiamo che la partita contro la Roma sia per te speciale. Come ti stai preparando alla sfida?
“Avrò tantissime persone che verranno a vedermi allo stadio. Cerco di prepararla come tutte le altre, anche se quando arriva il giorno della gara provi tantissime emozioni. Quando esce il calendario, la trasferta all’Olimpico è una di quelle date che attendi di più”.

Quale giocatore temi di più nella Roma?
“Temerne uno solo sarebbe da stupidi, tutti sono un pericolo, sarà durissima per noi. Se proprio devo dirti un giocatore dico Dzeko”.

Quando vedi la formazione della Roma e trovi giocatori nel tuo stesso ruolo che non sono esplosi, viene da domandarti perchè non sei stato preso in considerazione dalla Roma?
“Non me lo sono mai chiesto. Se non ho avuto la possibilità di restare nella Capitale, la colpa è solo mia, è giusto che la Roma faccia le proprie scelte. Sto facendo la mia carriera e sono contento di questo. A me sono mancati tanto i gol ed è un difetto che sto portando avanti da inizio carriera. Ma sto lavorando per migliorare anche su questo aspetto.Potevo forse fare di più per avere una chance, ma sono contento della mia carriera”.

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