Mourinho: “A Roma saranno in festa, ma non dimentichiamo l’Emilia Romagna. Questa è la mia squadra: attenta ai piccoli dettagli, lunedì merita un saluto speciale”
Tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso José Mourinho in occasione di Bayer Leverkusen-Roma, match valido per il ritorno della semifinale di Europa League
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BAYER LEVERKUSEN ROMA MOURINHO – Tutte le dichiarazioni del tecnico giallorosso José Mourinho in occasione di Bayer Leverkusen–Roma, match valido per il ritorno della semifinale di Europa League.
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Bayer Leverkusen-Roma, l’intervista di Mourinho
A Roma TV
“Per lunedì voglio vedere la gente che segue il viaggio da Trigoria allo stadio. È questo che i ragazzi meritano e che chiedo ai romanisti. Da Trigoria all’Olimpico quello che loro meritano”.
È stato bellissimo il saluto al settore ospiti.
“Conosco qualcuno che è lì. Conosco uno che anche tu conosci, Antonio lavora a Trigoria. Per essere qui ha fatto una cosa incredibile, ha preso il treno poi è andato a Bologna ed è andato a Colonia. Domani va ad Amsterdam, una cosa incredibile. Ho pensato ad Antonio e ho pensato che c’è tanta gente come lui che hanno fatto sacrifici per venire qua e stare con la squadra. Penso a loro ed è parte del mio lavoro come allenatore pensare a questa gente. Ho provato emozione per loro”.
A Dazn nel post partita
Un’altra finale europea con l’esperienza dei vincenti. È d’accordo?
“Con esperienza, con tutto quello che in quanto gruppo di lavoro abbiamo accumulato in questi due anni. I giocatori hanno imparato tanto dal punto di vista tattico ed emotivo, siamo arrivati qui in difficoltà estreme. Dal momento in cui Dybala, Smalling, Wijnaldum si fanno male e abbiamo dovuto fare un mese senza di loro, un mese di partite con Inter e Milan, dove era praticamente impossibile ruotare la squadra, giocavamo sempre gli stessi. Arriviamo qui oggi e si infortunato Celik e Spinazzola, non abbiamo più terzini. La squadra trova sempre nella sua forza umana soluzioni. Di solito gli allenatori dicono che è un piacere lavorare con questa gente, per me non è un piacere ma è un onore lavorare con questi ragazzi”.
Bove addirittura oggi ha finito da laterale destro. La rende orgoglioso arrivare in finale con un gruppo giovane ma unito?
“Incredibile. È incredibile anche che Smalling in una situazione estrema sia a disposizione per giocare. È incredibile. Devi parlare con loro, sono fantastici”.
C’è anche un modo per arrivare in Champions: batter il Siviglia.
“Non penso alla Champions, è una finale da giocare e in cui dare tutto quello che abbiamo come facciamo sempre. Non sto pensando alla Champions o no, c’è una coppa e vogliamo portarla a casa”.
Alla Rai nel post partita
Quanto si è accorto che i ragazzi le hanno dato la disponibilità totale per arrivare a questi risultati?
“Non ho mai parlato di obiettivi perché era veramente difficile, anche quando eravamo terzi in classifica. Ho sempre detto che dipende dal momento. La realtà è che il lavoro sul lato umano e tattico ha fatto crescere la squadra in una dimensione dove è veramente dura giocare contro la Roma. i ragazzi sono un gruppo fortissimo e se vedete abbiamo giocato contro squadre fortissime. Siamo andati con tutto nelle partite dell’Olimpico per ribaltare, quando dovevamo difendere i risultati l’abbiamo fatto. Posso solo ringraziare ognuno di loro, anche quelli che vanno in panchina o in infermeria che vogliono starci sempre. Meritano tutto. Spero che lunedì Roma possa dare qualcosa di speciale a questi ragazzi, mi aspetto un tragitto molto molto bello da Trigoria allo stadio.”
Sul futuro:
“Non è importante, l’importante è quello che abbiamo fatto e vogliamo fare. Andiamo a Budapest con quello che abbiamo, usciremo con la coppa o stanchi morti di aver dato assolutamente tutto. Noi siamo così, l’individuale non è importante, l’importante è la Roma.”
“I ragazzi meritano tutto e loro danno tutto, è veramente una cosa fantastica. Il mio lavoro è questo, aiutare i ragazzi a migliorare e vincere il più possibile. Se ho contribuito a una serata felice a Roma sono molto felice, ma noi in questo momento fantastico non dimentichiamo l’Emilia Romagna perchè li è dura e magari loro da noi possono trovare qualcosa da noi per avere forza.”
A Sky Sport nel post partita
Sulle squadre italiane nelle fasi finali europee
“Tre finali europee e tre squadre italiane, penso che è una cosa fantastica, nel nostro caso Juve o Siviglia sono due squadre fortissime. La mia preoccupazione è andare in finale. Siviglia sarà sicuramente difficile, ma ci pensiamo dopo, ora abbiamo Salernitana e Fiorentina.”
Stasera non hai corso dalla gioia, ti è mancata l’agilità?
“No, l’agilità ce l’ho ancora. In questi momenti qui la pressione si sente uguale, la gioia uguale. E’ per me molto difficile giocare contro i miei amici, durante la partita si dimentica ma dopo è dura. Non mi piace festeggiare. Xavi è uno dei miei, faccio un po’ di fatica, poi ovviamente festeggio e continuo a festeggiare.”
E’ una notte fantastica, uomini veri, una squadra che è un’anima…
“E’ un messaggio che vogliamo fare tutti: è forza ma ora è un momento di grande festa a Roma ma non possiamo dimenticare la tristezza dell’Emilia Romagna. Il pensiero va a loro. E’ questa la mia squadra, va dai piccoli dettagli, se non abbiamo Smalling in panchina magari non vinciamo questa partita. Quando perdi Spinazzola, poi inizi a muovere la panchina, poi perdi Celik, se non abbiamo Smalling è molto difficile. Anche i piccoli dettagli, come ha lavorato Smalling per cercare di recuperare.
“Questa partita è l’accomulazione del nostro lavoro, di stare nella partita, di prenderla nella direzione delle nostre forze e cercare di nascondere i nostri problemi. E’ una squadra incredibile, non so cosa potrei chiedere di più. Questi ragazzi meritano qualcosa di speciale lunedì quando partiamo da Trigoria per andare alla partita.”
Due finali in due anni…
“La mia preoccupazione è aiutare i ragazzi a fare cose importanti, a crescere e aiutare i romanisti che mi hanno dato tanto dal primo giorno e fare il massimo per portare gioia a questa gente.”