LEGGERI: “Chiedo pubblicamente la rimozione di questa proprietà”, D’UBALDO: “Gli infortuni preoccupano Fonseca”

SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.

Giuseppe Giannini a Centro Suono Sport: “Sento parlare di stadio, come condizione necessaria per competere, so benissimo che sarebbe importante per la Roma ma non mi sembra che Inter e Napoli abbiano un impianto di proprietà, eppure hanno allestito squadre sempre più competitive. Che la Roma si stia ridimensionando è chiaro da mesi, basta elencare i nomi dei calciatori importanti ceduti nell’ultimo biennio. Apprezzo che si facciano certi discorsi che poi arrivano tramite i media ai tifosi, però probabilmente per correttezza si potevano fare ad inizio giugno, prima dell’apertura della campagna abbonamenti. Non a caso Totti aveva parlato di assenza di chiarezza e limpidezza relativamente alla comunicazione e alla gestione sportiva di questo club”.

Max Leggeri a Centro Suono Sport: “I nostri avi avrebbero detto ‘mala tempora currunt’. Ieri la società ha chiarito la pianificazione della Roma da qui ai prossimi anni.”Senza stadio, la Roma diventerà il Sassuolo d’Europa”. Diventeremo? Non mi sembra che siamo il Barcellona o il Manchester United. Si continua ad utilizzare lo stadio come un alibi rispetto ad una programmazione sportiva potenzialmente vincente. Basta! Decine di club in Europa vincono senza stadio. Ieri i giornalisti hanno ascoltato il testamento funebre delle ambizioni sportive della Roma declamato da Fienga e Petrachi, che quanto meno sono apparsi al contrario di Pallotta, il presidente più latitante della storia della Roma. La situazione è tragica: senza Champions ci sarà un ulteriore ridimensionamento. Non si può rimanere indifferenti a tutto ciò. Si sta perpetrando una sorta di tradimento nei confronti del pubblico romanista. Io non mi accontento di vivere alla giornata, non posso compiacere il progetto TAC ‘tiramo a campà’. Chiedo pubblicamente la rimozione di questa proprietà, perchè dopo 8 anni è stato certificato un futuro mediocre per la Roma”.

Stefano Agresti a Radio Radio Pomeriggio: “L’organico della Roma ha troppi giocatori offensivi e pochissimi difensivi. Perché se hai Koulibaly e Van Dijk allora puoi avere tutti i calciatori che vuoi davanti, ma con la coppia Mancini-Fazio e davanti gente come Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan e Under c’è da farsi il segno della croce ogni volta”.

Luigi Ferrajolo a Radio Radio Pomeriggio: “Il problema degli infortuni è preoccupante. Si sta riproponendo come lo scorso anno quando la Roma ha chiuso con 50 stop muscolari. Mancini? E’ stato comprato, non in prestito, quindi mi aspetto che sia in grado di giocare contro il Sassuolo”.

Guido D’Ubaldo a Radio Radio Pomeriggio: “Smalling ha poche possibilità di giocare visto l’affaticamento muscolare. Il problema degli infortuni sta preoccupando molto Fonseca che aveva preso tutte le precauzioni del caso”.

Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “L’infortunio di Smalling non cambia troppo le carte in tavola, dato che Mancini ha giocato già due anni di Serie A, rendendosi anche protagonista. Dzeko e Mkhitaryan sulla carta possono tener testa quasi tutte le coppie offensive della Serie A”.

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “La gestione americana ha portato la Roma in un deserto che non finirà mai. L’unica speranza è arrivare ad un cambio di proprietà. Lo stadio non potrà cambiare tanto le sorti della Roma, dato che i soldi li dovrebbero tirare fuori sempre i tifosi e con una squadra non all’altezza è difficile che si presentino in massa nel nuovo impianto. La riunione di ieri mi sembra una disperata richiesta d’aiuto. Prima o poi Pallotta dovrà decidere se rimanere o no. Difficile iniziare una stagione, mettendo già sul mercato
Under e Zaniolo”.

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “La Roma sta decrescendo a livello tecnico, dato che la proprietà sta curando molto di più l’aspetto aziendale. Il discorso stadio non permetterà alla Roma di prendere Messi, ma, al massimo, potrà concedere alla Roma di non andare in Champions un anno. Le parole della dirigenza di ieri le vedo come una richiesta d’aiuto”.

Marione a Centro Suono Sport: “Ieri vi abbiamo detto che ci sarebbe stato questo incontro tra la Roma e i giornalisti, ci abbiamo anche scherzato su. Ecco, quello che emerge da questo incontro è sconcertante. Sono cose che noi diciamo da anni, ma sentirlo dalla Roma fa sempre un certo effetto. Sostanzialmente ci è stato detto che le decisioni le prende Baldini perché Pallotta non ha le competenze sportive e che bisogna diminuire il monte ingaggi, i giocatori over 27 verranno presi solo in prestito. Ah, e un’altra cosa è stata detta: la Roma senza lo stadio diventerà come il Sassuolo. Sbugiardando quello che il vice-presidente Baldissoni dice da tempo, ovvero che la Roma ha una proprietà ricca e solida che mette i soldi quando servono. La mossa di ieri è una resa: fanno capire che non hanno i soldi per gestire la Roma. Durante la riunione sono stati utilizzati termini come ‘prodotti a scadenza 24/36 mesi’ quando parlavano di calciatori come Zaniolo o Under…siamo ufficialmente un’azienda, non più una squadra di calcio.”

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Stadio? Questa storia sta uccidendo il futuro della Roma. Mi rifiuto di pensare che la società abbia buttato tutti questi anni. Si racconta che la Roma vende giocatori senza rendersi conto che tutti vendono giocatori. È un insieme di fattori che a giudizio della società non creano le condizioni adatte a vincere le partite. Qualcuno a Trigoria pensa che anche gli infortuni siano dovuti a questo. La Roma è vittima delle aspettative che lei stessa crea. L’aspetto psicologico è importantissimo, servono giocatori più forti della pressione”.

Marione a Centro Suono Sport: “Ieri vi abbiamo detto che ci sarebbe stato questo incontro tra la Roma e i giornalisti, ci abbiamo anche scherzato su. Ecco, quello che emerge da questo incontro è sconcertante. Sono cose che noi diciamo da anni, ma sentirlo dalla Roma fa sempre un certo effetto. Sostanzialmente ci è stato detto che le decisioni le prende Baldini perché Pallotta non ha le competenze sportive e che bisogna diminuire il monte ingaggi, i giocatori over 27 verranno presi solo in prestito. Ah, e un’altra cosa è stata detta: la Roma senza lo stadio diventerà come il Sassuolo. Sbugiardando quello che il vice-presidente Baldissoni dice da tempo, ovvero che la Roma ha una proprietà ricca e solida che mette i soldi quando servono. La mossa di ieri è una resa: fanno capire che non hanno i soldi per gestire la Roma. Durante la riunione sono stati utilizzati termini come ‘prodotti a scadenza 24/36 mesi’ quando parlavano di calciatori come Zaniolo o Under…siamo ufficialmente un’azienda, non più una squadra di calcio.”

Xavier Jacobelli a Radio Radio Mattino: “Mkhitaryan per la Roma e Verdi per il Torino sono due giocatori che potranno dare contribuiti importanti. L’armeno l’abbiamo visto anche in Nazionale, in attacco può dare un grande contributo con la sua duttilità. Il Sassuolo non è l’avversario ideale, lavora per la salvezza, ha ritrovato il suo leader Berardi e il calcio che ama De Zerbi è votato all’attacco. Sarà un’importante banco di prova per la difesa della Roma. Partita delicata per Fonseca, la Roma cerca una vittoria che garantisca tranquillità”.

Franco Melli a Radio Radio Mattino: “Mkhitaryan lo abbiamo visto, ma immagino che dopo queste due partite viste possa fare grandi cose nel campionato italiano. Se la Roma non vince è crisi”.

Roberto Renga a Radio Radio Mattino: “Mkhitaryan sta molto bene, la Roma ha bisogno di un giocatore così, per questo partirà titolare. E’ da lui che mi aspetto di più. La Roma può essere in difficoltà con una squadra che si chiude come il Sassuolo”.

Furio Focolari a Radio Radio Mattino: “Sono cauto su tutte le riserve che vengono qui, penso alla Roma… da verificare l’intesa Dzeko-Mkhitaryan, se dovessero trovarla sarebbero una grande coppia”.

Daniele Lo Monaco a Tele Radio Stereo: “Contro il Sassuolo? Non so chi sia favorito in difesa, penso e spero che possa giocare Smalling dall’inizio perché significherebbe che la fiducia di Fonseca nei suoi confronti è già al 100%. Qualsiasi scelta non significherebbe una bocciatura o una promozione. Smalling è destinato ad essere il miglior rappresentate della difesa di questa squadra, un titolare. Mancini ha lavorato bene magari, ha già esordito… Fonseca credo si stia facendo un’idea personale dei giocatori a disposizione. Sta trapelano qualcosa sui piani della Roma. Si può parlare di rinascita dopo questa estate”.

Mario Mattioli a Radio Radio Mattino: “La Roma secondo me riparte dopo la sosta come un’altra Roma, più forte e importante. Ora mi piace, prima no. Sull’inserimento di Smalling, giocatore di esperienza, non ci sono dubbi. È una Roma rigenerata. Mkhitaryan all’estero ha fatto cose molto belle, all’Arsenal ha fatto un biennio ottimo. La Roma ha fatto bene a fare questa operazione in prestito. È ben messa, ci aspettiamo tanto. Farà benissimo col Sassuolo che ne uscirà con le ossa rotte”.

Nando Orsi a Radio Radio Mattino: “La Roma deve uscire dal torpore delle prime due giornate. Gli inserimenti sono positivi, ma farne tre in una partita non è semplice. Voglio  vedere l’impronta dell’allenatore. È una partita dove deve esserci un cambio di marcia, mi aspetto una Roma vincente”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Non so se in due o tre partite si può cambiare modulo. Siamo in un cantiere aperto. Col Sassuolo può essere una partita facile che si può facilmente complicare. La mia curiosità aumenta nel cercare di capire che tipo di Roma vedremo. Dzeko è troppo importante per questa squadra, se gira lui girano tutti. mi aspetto una Roma accorta che stia sul pezzo, ma un po’ di tempo ci vorrà”.